Banche internazionali: quali hanno registrato le migliori e peggiori performance nell’ultimo anno? La consueta classifica stilata dall’autorevole rivista The Banker non lascia spazio a dubbi. Tra le prime 10 banche migliori al mondo c’è, per il quinto anno di seguito, la cinese ICBC. Le italiane invece guidano le perdite del fronte europeo.
Tra le circostanze più rilevanti per The Banker ci sono:
Guardando la classifica delle prime 10 banche internazionali, la cinese ICBC resta al primo posto per il quinto anno di seguito. Nella top 10 figurano altre 4 banche cinesi e subito dopo, all’11 posto, ce n’è un’altra, la Bank of Communications, che ha guadagnato posizioni grazie a un incremento di capitale del 10%. Se il trend continua, il prossimo anno potremmo trovare ben cinque banche cinesi nella top 10.
Tuttavia lo scenario per la Cina non è certo monocolore. Le cinque banche più grandi hanno registrato perdite di profitti a causa di un ambiente economico più ostile.
Più in generale, solo due delle banche internazionali presenti nella top 10 hanno registrato crescite di profitti. JP Morgan, terza, ha riportato una crescita di profitto del 12%, mentre la Bank of America del 14%. Nel complesso, le banche USA hanno registrato una crescita di profitti del 4%, contro quelle cinesi che sono scese del 5% e le giapponesi che sono scese del 12%.
Brasile, Russia e India stanno registrando performance migliori della Cina. In Brasile e Russia la ripresa economica ha permesso una crescita dei profitti bancari rispettivamente del 179% e del 369%.
In Medio Oriente si temevano pressioni sulle banche dovute alla diminuzione dei prezzi. Invece i risultati sono migliori del 2014, con la regione trainata dall’Arabia Saudita. Notizie positive per gli investitori, che possono ottenere buoni ricavi e al tempo stesso la sicurezza di una solida base di capitali.
I mercati stanno ancora crescendo e i margini sono in salute.
Il return on capital in Africa è del 27%. Un valore cui si avvicina solo l’America del Sud. Il resto del mondo, negli scenari più positivi, registra valori all’interno di un range tra il 13-16%.
Le banche che hanno registrato i peggiori risultati in termini di perdite sono tutte europee. Quattro sono italiane. La Unicredit ha perso quasi 11 miliardi di dollari. Complessivamente le banche italiane hanno perso 16.3 miliardi di dollari, il valore più alto in termini mondiali.
Le banche greche hanno ridotto le perdite da 14 miliardi a meno di 3, ma in Portogallo la situazione è peggiorata.
Tuttavia, non in tutta Europa le cose vanno male. Le banche francesi sono in salute: 6 di loro producono circa 14 miliardi di dollari di profitti, circa il 30% del totale in Europa.
La Germania ha 22 banche nella classifica generale che considera 1000 banche nel mondo. I profitti complessivi sono di 4.4 miliardi, circa il 10% della cifra raggiunta dai francesi.
I profitti del Regno Unito sono 17 miliardi, più bassi del 32% rispetto all’anno scorso, e notevolmente più bassi di quelli francesi. Il Regno Unito ha perso quindi 3 punti nella classifica dei paesi coi profitti più alti. Le banche UK sono state colpite dal rallentamento dell’economia e dalla caduta del valore della sterlina dalla Brexit.
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