In Cina, il denaro non è più re. Perché? A causa del fenomeno Alipay. È la più grande piattaforma di pagamento mobile della Cina, con 622 milioni di utenti. Creata da Alibaba, gestisce più della metà del mercato di pagamenti di 15,5 miliardi di dollari del paese.
Quando Alipay fu creata, nel 2004, le carte di credito in Cina erano rare, ed il contante aveva più valore, essendo considerato più sicuro. Alipay è una creazione di Alibaba, il colosso di vendite online cinese. E’ stato creato per rendere più facile comprare e vendere sulla versione cinese di Amazon, Taobao.com.
Nel primo trimestre del 2018, più del 20% di tutte le vendite online cinesi sono avvenute online. Ciò fa dei cinesi i consumatori più digitalizzati del mondo. La Cina, infatti, è al top delle nazioni come percentuale di vendite online, rispetto al totale di quelle retail, con il 23,1%. La Gran Bretagna è seconda col 191,1%, la Corea del Sud terza col 16%. Solo quarti gli Stati Uniti, col 9% delle vendite retail complessive generate online, ma comunque sempre avanti a nazioni come Germania, Giappone, Brasile ed India.
I clienti preferiscono pagare con lo smartphone nei supermercati ed in altri negozi. A questo proposito, con Alipay una persona può comprare noodels, una macchina od addirittura investire in azioni ed obbligazioni.
Alibaba ha posto Alipay sotto il controllo di una nuova società, Ant Financial, nel 2014. Il valore di questa holding, adesso, è di 150 miliardi di dollari. Più grande di Goldman Sachs e di American Express, per dare un’idea.
Alipay fa pagare una microscopica commissione sulle transazioni, ma il vero proditto viene dalla vendita di altri servizi finanziari.
Per esempio, Yu’E Bao è il più grande fondo monetario al mondo. Huabei e Jeibei forniscono prestiti a clienti e piccole imprese. E queste imprese forniscono i servizi solo tramite Alipay.
Come fanno Facebook, Amazon e Google, Alipay raccoglie i dati degli utenti; asserisce che le informazioni dei medesimi siano tenute al sicuro. Ma, come ogni cosa in Cina, non è ben chiaro quanto lo stato cinese (presente in ogni azienda) possa accedere a queste informazioni.
La prossima grande sfida è l’espansione fuori dai confini cinesi. I turisti cinesi possono, al momento, usare Alipay in 70 nazioni. Ha provato a sfondare ad Hong Kong, ma finora con successo limitato. Questo perché i cinesi di Hong Kong sono molto più refrattari a condividere i loro dati con una società cinese al 100%, per paura di un eccessivo (appunto) controllo statale.
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