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Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Aprile 2017 | Pictet Italia

Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia, illustra i diversi focus tematici che compongono lo scenario finanziario del mese di aprile. Come investire oggi? Quali sono i principali temi macro? A caldo delle tensioni che coinvolgono le grandi potenze sul fronte siriano, si presta attenzione sul dato del mercato del lavoro USA e sul […]

Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar

Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar Secondo Philippe Ithurbide (Amundi), potrebbe nascere una nuova alleanza franco-tedesca all’interno dell’Ue, e più in Europa in generale. Gli investitori che desiderano coprirsi possono puntare su dollaro, bond americani e oro. Nel corso del 2017 l’Europa dovrà affrontare una serie di appuntamenti elettorali ad alto rischio, […]

Piazza Affari ancora la peggiore in scia a tensioni per il Referendum. MarketUpdate di IG

Piazza Affari ancora la peggiore in scia a tensioni Referendum - MarketUpdate - 23/11/2016 Borse europee in calo questa mattina in una seduta che riserverà molti dati macro negli Usa alla vigilia del Thanksgiving day. Come consuetudine ormai nelle ultime due settimane, Piazza Affari rimane la peggiore tra le piazze finanziarie europee, con le banche che fanno ancora da capofila nelle vendite, dopo il tentativo di recupero di ieri. I timori di una possibile vittoria del NO continuano a turbare gli investitori, che vedono i maggiori rischi di un simile evento per le banche. Intesa SanPaolo rimane il termometro più attendibile per questo appuntamento. Il titolo è rimbalzato sui 2 euro e questo livello si sta dimostrando un vero e proprio supporto strategico al di sotto del quale il titolo potrebbe mettere nel mirino i minimi post Brexit. Sul fronte valutario, il dollaro congestiona in prossimità dei massimi verso le principali valute mondiali, in attesa dei dati importanti che arriveranno dagli Stati Uniti questo pomeriggio. Il cambio Eur/Usd rimane sulla soglia di 1,06 e i minimi di dicembre 2015 sono vicini. Tra i bond, le tensioni del referendum si ripercuotono stamane anche sui Titoli di Stato italiani, con lo spread Btp-Bund che si è ampliato a 190 pb, mentre quello con la Spagna è ai nuovi massimi da gennaio 2012.

Banche italiane sotto pressione, rimbalza l’Eur/Usd – WeeklyExpress di IG

http://bddy.me/2gBjRqI Banche italiane sotto pressione, rimbalza l'Eur/Usd - WeeklyExpress - 21/11/2016 Partenza di settimana contrastata sulle borse europee, con Piazza Affari che rimane la peggiore in scia ai timori sul Referendum costituzionale. Le banche guidano i cali, come accade ormai da quasi due settimane. Venerdì sono stati pubblicati gli ultimi sondaggi prima del periodo di black out che durerà sino al voto. Da quelle rilevazioni, il fronte del NO ha continuato a guadagnare consensi a scapito del fronte del SI. In proposito, la nostra opzione digitale che incorpora le aspettative dei nostri clienti sull'esito del referendum, segna ora una probabilità di vittoria del NO del 76%. Le pressioni sulle banche e sull'Italia dovrebbero proseguire anche questa settimana. Sul fronte macro, le indicazioni più interessanti arriveranno dagli Stati Uniti, dove saranno pubblicati gli ordini di beni durevoli e i dati sul mercato immobiliare. Nella seconda parte della settimana i volumi potrebbero risentire del clima festivo degli Usa, con Wall Street che rimarrà chiusa giovedì per il giorno del Ringraziamento e venerdì chiuderanno prima per il tradizionale Black Friday, che segnerà l'avvio alla corsa dei regali in vista del Natale. Sul fronte trading, il cambio Eur/Usd prova a rialzare la testa dopo il crollo avviato post elezioni statunitensi. La prima vera resistenza passa per area 1,07-1,0720, precedenti minimi di inizio anno, mentre il livello successivo passa per 1,0850, minimi di ottobre. Difficile andare oltre in questo momento e tale movimento verrebbe inquadrato come un rimbalzo in un contesto di debolezza. Il supporto di breve è collocato sui minimi di venerdì, a 1,0570, livello al di sotto del quale il cambio potrebbe cercare il terzo test a 1,0520, vero livello strategico al di sotto del quale le prospettive ribassiste si rafforzerebbero. Anche il cambio dollaro/yen dovrebbe continuare a dare seguito ai rialzi, con target verso la trend line che congiunge i massimi del 2013 con i minimi di inizio anno, ora in transito a 113. Il livello successivo passa a 116, importante resistenza oltre la quale è difficile andare al momento. Eventuali pull back potrebbero aprire a un ritorno verso 107,50, massimi estivi, e poi a 105,50, su cui il cambio potrebbe tornare a rimbalzare. Prosegue la sua marcia Wall Street, con l'S&P500 che si è portato ormai a un soffio dal nuovo record storico. Così dopo il Dow Jones, Nasdaq e Russell 2000, potrebbe essere il prossimo a rivedere i massimi storici dopo l'elezione di Trump. Il target più vicino è i 2.200 punti, livello psicologico, da cui potrebbe partire una fase di discesa verso i supporti a 2.170 punti e poi 2.150, minimo dell'ultima settimana.

Speciale Elezioni USA. 60 secondi con Johanna Kyrklund di Schroders

In un minuto, Johanna Kyrklund – Responsabile Investimenti Multi-Asset – analizza gli effetti sui mercati dell’elezione di Donald Trump.

La sterlina crolla sul Forex, nuovi minimi a 31 anni contro il dollaro. Il punto di IG Italia

Video Analisi di Filippo Diodovich www.ig.com/it Mercati azionari in leggera crescita con un lieve allentamento delle tensioni sul settore finanziario. In prima mattinata i movimenti più interessanti sono stati sul FOREX. Il cambio sterlina/dollaro anche chiamato il cable ha toccato nuovi minimi degli ultimi 31 anni a 1,2757 sulla scia dell'aumento dei timori degli investitori su una prossima decisione del governo di Theresa May di invocare l'articolo 50 del trattato di Lisbona per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Secondo le indiscrezioni il processo dovrebbe incominciare nel primo trimestre 2017. Le nostre aspettative sono ribassiste sul cable con un target di medio/breve periodo a 1,25. Forte ribasso anche per il cambio sterlina dollaro australiano sceso ai bottom degli ultimi 3 anni a 1,6661. Oggi c'e' stata la prima riunione del consiglio monetario della Reserve Bank of australia guidata dal neo governatore Philip Lowe. Poche sorprese nel meeting con la decisione di lasciare i tassi invariati all'1,5%. Anche per il cambio GBPAUD le nostre prospettive grafiche sono ribassiste.
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