Sistema bancario italiano e bail-in: l’intervento di Giuseppe Romano, Consultique.
Il prezzo di un’obbligazione bancaria esprime una probabilità di fallimento. Più basso è il prezzo, maggiore è la chance che quella banca fallisca. Più rendimento offro, più è probabile che fallisca. Lo scenario probabilistico prezza un’obbligazione più chiaramente del valore spurio a cui viene “mandata” sul mercato.
Per vedere la solvibilità di una banca, di solito si usa l’indicatore CET1. Si è partiti dall’8%, si sta arrivando progressivamente al 10,5%. Il CET 1 rappresenta la patrimonializzazione di una banca. La cosa che non torna, tutta od in parte, è che il CET1, da solo, non indica la REALE salute di una banca. Quindi CET1 necessario, ma non sufficiente. Ci vuole quindi anche un insieme di altri indicatori. Meglio ancora degli indicatori, bisogna guardare alla redditività “core” della banca. Se la banca perde sul suo business tradizionale, posso avere tutto il CET1 che voglio, ma sono in crisi. Bisogna guardare anche a sofferenze ed inadempienze probabili. Quanto è il loro rapporto? Quanto ho svalutato le sofferenze? Quanto ho svalutato i crediti dubbi? Ho compensato con utili straordinari?
Romano approfondisce anche la questione in merito ad indicatori proprietari di Consultique. Il sistema bancario italiano vive una sorta di limbo, con alcune situazioni decorose e più che decorose, ed altre con possibilità elevatissime di entrare in crisi a breve.
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