Per la Brexit, in fondo a destra.
Sono passati più di 100 giorni dal referendum sulla Brexit, e non c’è stata apocalisse né caduta dell’Impero romano. Per il momento al limite minaccia un moderato temporale. Il premier inglese Theresa May dice Brexit “means brexit”. Prepara però il post Brexit come fosse un divorzio fastidiosetto e poco conveniente. Tipo quello di Angelina Jolie e Brad Pitt, per intenderci. La sterlina si è svalutata, l’inflazione è salita ma gli immobili non son crollati più tanto. Lla Banca d’Inghilterra pompa liquidità come un pazza. Per vedere gli effetti definitivi occorrerà attendere, ma la mancata apocalisse ha spinto altri partiti di destra Ue a farci un pensierino.
Cosa accadrà, quali saranno le ripercussioni anche di pressione fiscale sulla nostra economia? Francesco Specchia ne parla con Vito Lops, giornalista del Il Sole24 ore esperto di finanza, e Mario Spreafico, direttore investimenti di Schroders private banking, una lunga esperienza nel campo della gestione degli investimenti. Con l’intervento di Giuseppe La Scala e la storia del tartassato della settimana, dal titolo “La grande bolletta”, a cura di Valentina Valente.
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