Rocco Bove, Head of Fixed Income, e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos, commentano l’inizio 2020 sui mercati finanziari, analizzando i motivi della crescita, la dinamica dei tassi e la crescita economica. Infine uno sguardo al posizionamento dei portafogli di Kairos.
Punti salienti
2020 partito all’insegna dell’ottimismo (prima della crisi dovuta all’epidemia di coronavirus in Cina, ndr.);
Temi sono gli stessi di fine 2019: molta liquidità fornita dalle banche centrali e geopolitica;
Su quest’ultima cosa, bisogna dire che le guerre commerciali tra USA e Cina sono rientrate grazie all’accordo di fase uno recentemente firmato; ottime notizie, benché attese;
Mercati in salita nonostante le tensioni mediorientali. Il mercato continua a vedere il bicchiere mezzo pieno;
Operatori ancora abbastanza scarichi, con voglia di mettere sempre il cash al lavoro;
Mercato tonico sia nella componente corporate che in quella azionaria;
Rientrate subito le tensioni dovute alle preoccupazioni sull’Iran;
Mercato spinto dall’enorme liquidità sui mercati, come sempre soprattutto ad inizio anno;
Questo fattore è legato alla dinamica dei tassi; ci accompagnerà anche nei prossimi mesi;
I tassi rimangono, appunto, bassi, anche se inizia a vedersi qualche distinguo;
In America i decennali sono ancora abbondantemente sotto il 2%. In Germania, invece, il Bund ha fatto movimenti importanti verso un ritorno a rendimenti a zero o fors’anche positivi (eravamo a -0,70%, oggi siamo a -0,20%);
Per quanto riguarda l’economia, miglioramenti importanti più in Europa che in America, in questo momento;
Il bottoming out (venire fuori dal fondo) si vede, in Europa, soprattutto nei servizi ed in ciò che non è legato alla manifattura (soprattutto dell’auto);
Tra poco inizia la reporting season, e qualche preoccupazione nel settore manifatturiero, infatti, c’è; stessa cosa può dirsi negli altri settori più tradizionali;
Il posizionamento dei fondi obbligazionari di Kairos rimane abbastanza leggero di duration; sovrappeso del rischio credito verso il rischio tasso;
Grandissime soddisfazioni, ancora, dai subordinati finanziari; più cautela sul mondo high yield; sostanziale overweight di tutto quello che è credito e spread;
Nessuna sorpresa sui tassi almeno fino al prossimo semestre;
Sovraesposizione anche sui fondi equity Italia; molta attenzione sui settori e cercare di rischiare il meno possibile nella stagione del reporting;