“Perché il debito italiano è il grande problema dell’Europa”. Ecco titolo e traduzione in cifre della preoccupazione negli ambienti finanziari secondo l’analisi pubblicata da Bloomberg sulla base di dati dell’Autorità bancaria europea. Dai piani del trading della Borsa di Londra agli incontri dei leader europei a Bruxelles, c’è un problema che induce un brivido di paura finanziaria come nessun altro: il debito italiano.
A portarne il peso, circa un trilione e mezzo di euro, sono le banche italiane, in testa Unicredit, seguita da Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano e Monte dei Paschi di Siena, per citare gli attori principali. Ma particolarmente gravati sono anche importanti istituti di credito europei. In primis quelli francesi: BNP Paribas e Crédit Agricole, che hanno complessivamente un’esposizione verso il debito italiano di 285,5 miliardi di euro. Seguono quelli tedeschi con 58,7 miliardi di euro, e spagnoli con 21,4 miliardi di euro. Sono numeri aggiornati a giugno 2018.
Bloomberg ricorda anche che il fabbisogno di finanziamento dell’Italia esaurirebbe la capacità esistente del Meccanismo europeo di stabilità, pari a 410 miliardi di euro, in un solo anno. E che Mario Draghi, che ha inondato il mercato di liquidità, lascerà il vertice della BCE ad ottobre.