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Fed e BoJ salgono in cattedra, mercati intanto rimbalzano

Fed e BoJ salgono in cattedra, mercati intanto rimbalzano. Vincenzo Longo di IG Italia introduce la settimana sui mercati finanziari. Apertura in rialzo per le borse europee con gli operatori che attendono con trepidazione le decisioni della Fed e della BoJ. Le indiscrezioni sulle prossime manovre della Banca centrale nipponica e le dichiarazioni contrastanti dei vari […]

Borse sotto pressione, Wall Street preda della volatilità

Borse sotto pressione, Wall Street preda della volatilità Proseguono contrastate le borse europee in scia all'incertezza sulle prossime manovre delle Banche centrali. Questa mattina un cauto ottimismo aveva dato spazio a un'apertura positiva legata alle indiscrezioni di possibili nuove misure in arrivo dalla Banca centrale giapponese la prossima settimana. L'incertezza sulla Fed e una Bce meno accomodante del previsto sembrano però aver scosso il mercato. Le vendite spaziano dall'equity al comparto dei titoli a reddito fisso, governativi in particolare. La volatilità si è impadronita anche di Wall Street, che dopo 43 sedute con variazioni comprese tra meno uno e più uno percento, ha inanellato tre sedute consecutive fuori questo range. Molti investitori si stanno riposizionando in vista dell'appuntamento Fed della prossima settimana. L'SP500 ieri è arrivato al test della media mobile a 200 giorni in area 2.120 punti, al di sotto della quale le vendite potrebbero accentuarsi. Stabile l'euro/dollaro, che contrappone alla forza del biglietto verde la chiusura di posizioni in carry trade da parte degli investitori. Tra le commodity, sfuma il rimbalzo del petrolio dopo il tonfo di ieri, legato alle indicazioni arrivate dall'Agenzia Internazionale dell’Energia secondo cui l'eccesso di offerta potrebbe durare per tutto il 2017. Ci aspettiamo una volatilità ancora sostenuta soprattutto per i dati macro che arriveranno nelle ultime sedute della settimana che aiuteranno gli operatori a ricalibrare le aspettative sulla Fed e in vista della scadenza del giorno delle 4 streghe, in cui scadranno future e opzioni su indici e azioni.

Errori negli investimenti: ecco i cinque da non fare | IG Italia

Oggi parliamo degli errori negli investimenti più comuni dei trader e degli investitori. Nessun trader o investitore è infallibile. Ma si può cercare di migliorare evitando gli errori più comuni. In questo video, il market strategist Filippo Diodovich di IG Italia spiega quali siano gli errori più comuni. Ecco i cinque errori negli investimenti che vengono commessi con più […]

Lo sguardo sui mercati con la riunione della BoE e gli NFP

Video analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Dopo la tanto attesa pubblicazione degli stress test dell’EBA venerdì notte i mercati possono tornare a guardare altri temi importanti soprattutto relativi alle politiche monetarie delle banche centrali. In settimana si riunirà il Consiglio Monetario della Bank of England. Avremo, infatti, quello che viene chiamato il Super Thursday con le decisioni della BoE e la pubblicazione dell’inflation report. Le nostre attese sono per un taglio dei tassi di 25 punti base dallo 0,50% allo 0,25%. Attenzione quindi alle coppie valutarie con sterlina che evidenzieranno forte volatilità. Settimana importante anche per la Federal Reserve. Molti dati macroeconomici saranno pubblicati in ottava che potranno dare informazioni sulle prossime mosse della principale banca centrale mondiale. Riflettori soprattutto puntati sui non farm payrolls di venerdì. In Europa le cifre macro più interessanti saranno quelle sugli indici prospettici PMI. Da un punto di vista grafico il cambio eurodollaro si è stabilizzato dopo il forte rialzo del 29 luglio. L'eventuale superamento della resistenza a 1,12 getterebbe le basi per un allungo in direzione della trendline ribassista partita dai top di maggio al momento in transito a 1,1260. Discorso diverso in caso di cedimento del supporto a 1,1070 preludio a una discesa in direzione di 1,096. Settimana importante per il cable, il cambio dollaro sterlina/dollaro statunitense potrebbe mostrare fortissima volatilità per la riunione della Bank of England. La violazione al ribasso del sostegno a 1,3060 creerebbe i presupposti per una estensione della flessione verso 1,28, minimi di luglio. Segnali positivi sopra 1,3482. Continua il movimento rialzista del Germany30 arrivato a superare i 10400 punti. L’indice tedesco sembra puntare i picchi degli ultimi 7 mesi a 10532 registrati il 21 aprile. Attenzione a una fisiologica correzione dei prezzi dopo aver toccato quella resistenza. Discese fino a 10200 resterebbero, comunque, compatibili con lo scenario rialzista di breve.

Banche italiane in crisi: ecco qual è la situazione

Segui il nostro speciale sulla crisi delle banche http://www.ig.com/it/crisi-banche

Indici PMI bene in Germania ma deludono in Eurozona e UK

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Oscillazioni sui mercati azionari e valutari dopo la pubblicazione degli indici PMI. In Germania gli indici sono stati particolarmente positivi e superiori alle attese. La Brexit e gli attentati terroristici in Francia non hanno colpito l'espansione delle attività economiche nel paese tedesco. In Germania le aziende hanno segnalato il più rapido tasso di crescita della produzione nel 2016, evidenziando uno dei maggiori aumenti dei liuvelli occupazionali degli ultimi 5 anni. L'ottimismo sulla Germania (ma in parte anche sulla Francia) è stato annullato da un deludente indice PMI su Eurozona che si è avvicinato sui valori minimi degli ultimi 18 mesi. Male anche l'indice PMI UK sotto i 50 punti e sui minimi degli ultimi 7 anni. Le attese erano comunque per un indice su vlaori bassi. Il Germany 30 è stato l'indice che ha evidenziato le oscillazioni più forti. Dopo aver toccato un massimo sopra 10150 è sceso rapidamente. Consideriamo il ribasso ancora fisiologico dopo le forti accelerazioni delle sedute precedenti. L'eurodollaro si attestato a 1,1034. Forte calo per il cable sceso fino a 1,3180.

Caos in Turchia, soffre la lira | IG Italia

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Ancora tensioni sui mercati. Gli investitori stanno guardando con preoccupazione agli sviluppi della crisi turca. Dopo il colpo di stato fallito venerdì il presidente Erdogan sta continuando operazioni di epurazione non solamente nei vertici militari ma anche nelle classi dirigenti della società civile turca. Operazioni che spaventano gli alleati occidentali e mettono in serie pericolo la stabilità politico-economica del paese. Male la Borsa di Istanbul ma forti perdite soprattutto per la lira turca. Il cambio USDTRY è salito fino a 3,04 vicino ai massimi di 3,07 segnati nel settembre 2015. Anche il cambio EURTRY è in crescita a 3,32. Attenzione anche a Piazza Affari ai titoli legati con rapporti commerciali con la Turchia come Astaldi Cementir e Unicreit. Salgono inoltre le attese per il meeting della BCE di domani. Come la BoE anche Draghi dovrebbe rimandare ogni azione nei prossimi meeting. Anche un possibile aggiustamento del piano di QE dovrebbe essere posticipato. L'EURUSD è leggermente debole sotto 1,10.

Forte ribasso per il lusso, attenzione vendite dettaglio USA

Video analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Dopo una partenza debole i mercati azionari hanno recuperato tornando vicino alla parità. Bene il comparto bancario forti vendite sul settore del lusso dopo il profit warning lanciato da Swatch. La celebre casa di orologi svizzera ha infatti annunciato che le vendite e i profitti mostreranno una flessione del 12% e del 50% rispettivamente nel primo semestre 2016. I dati ufficiali verranno pubblicati il 21 luglio. In Borsa il titolo è sceso ai minimi dai minimi da fine 2009 portando in forte ribasso tutto il comparto del lusso. A Milano vendite su Ferragamo, Yoox Net a Porter e Moncler. Bisogna anche sottolineare che la tragedia avvenuta ieri sera a Nizza abbia aumentato i timori degli investitori sul comparto legato notevolmente ai consumi dei turisti. Per quanto concerne le cifre macro in Europa sono stati pubblicati i dati finali sull’inflazione. L’indice generale dei prezzi al consumo ha evidenziato un incremento dello 0,1% in linea con le attese. Negli Stati Uniti nel primo pomeriggio sarà importante seguire le cifre macro sulle vendite al dettaglio di giugno, importante dato per capire l’andamento del PIL del secondo trimestre. Le attese sono per un debole incremento dello 0,1%. Saranno inoltre diffusi i dati sull’inflazione che dovrebbe mostrare un leggero recupero. Euro dollaro al momento si attesta a 1,1140.

Cosa farà Carney, decisioni BoE – Aggiornamento mercati

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Oggi i riflettori della comunità finanziaria sono puntati sulla Bank of England, il governatore Mark Carney presenterà, infatti, le decisioni del Comitato Monetario sulla politica monetaria. Da evento irrilevante è diventato uno dei principali appuntamenti del mese di luglio dopo la scelta della Brexit al referendum UK. I recenti commenti “dovish” di Mark Carney sono stati chiari, il governatore ha infatti annunciato che un allentamento della politica monetaria sarà necessario durante l'estate. Come e quando agirà? Ci sono ancora discrete possibilità che la BoE possa scegliere di mantenere i tassi ai livelli correnti, rimandando ogni decisione al meeting di agosto quando sarà pubblicato anche un importante inflation report che potrebbe dare ulteriori informazioni ai banchieri centrali sullo stato di salute dell’economia del Regno Unito. Dovesse realizzarsi tale scenario (No Taglio) dovremmo assistere a un apprezzamento della sterlina e a un calo degli indici azionari (FTSE100). Lo scenario più probabile è comunque quello di un taglio del costo del denaro nel Regno Unito di 25 punti base dallo 0,50% allo 0,25%. Il mercato ha già scontato tale scenario e la decisione potrebbe quindi avere un impatto non particolarmente forte sui mercati. Riteniamo che lo scenario più probabile sia quello di un taglio dei tassi di 25 punti base e di un nulla di fatto sul piano di QE. Crediamo che Carney abbia intenzione di avere ancora nella propria cassetta degli attrezzi ulteriori strumenti per allentare la politica monetaria in caso la situazione in UK dovesse peggiorare. Crediamo, quindi, che il bazooka del QE sarà usato in casi disperati se la Brexit dovesse riportare il Regno Unito in recessione.
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