Guardando al 2020, ricordiamo un anno dominato da una sconcertante perdita di vite umane in tutto il mondo. Ma è un mondo ancora pieno di coraggio, compassione e cuore.
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Il 2020 non è stato un anno gentile. E’ stato un anno che ha fatto preda dei deboli e dei malati. Un anno che ha fatto vittime e ha messo alla prova la fiducia. Un anno pieno di divisioni e sconvolto dal caos. È stato un anno dominato da una sconcertante perdita di vite umane in tutto il mondo. Ma è un mondo ancora pieno di coraggio, di compassione e di cuore. Le pandemie si verificano. Si sono sempre verificate, e si verificheranno.
Sarebbe davvero una vergogna se non imparassimo da quello che abbiamo passato. In mezzo alla tragedia abbiamo imparato che sappiamo come mettere gli altri prima di noi stessi. Nonostante la resistenza, nonostante tutto, abbiamo perseverato. Questo è un mondo di resistenza, un mondo spinto dalla convinzione che superare l’impossibile sia di fatto possibile.
Con l’ispirazione dell’innovazione, ci è stato ricordato ancora una volta che nulla è fuori dalla nostra portata e che dobbiamo puntare alle stelle. Di fronte a una sorta di nemico virale che il mondo non conosceva da generazioni, siamo stati testimoni ogni giorno del vero significato di ciò che significa essere un eroe. La società ha fatto i conti con la disuguaglianza, e la gente è scesa in strada e ha usato le proprie schede elettorali per far sentire la propria voce.
“Smettiamola di pensare che la nostra voce non conta e votiamo.”
Gli eroi hanno camminato tra di noi e lo faranno di nuovo. I record sono stati infranti, e le barriere sono state infrante.
“Anche se sono la prima donna in questo ufficio, non sarò l’ultima.”
Noi immaginiamo un domani pieno di unità, non di divisione. Un domani che porta l’uguaglianza, attesa da tempo. Un domani galvanizzato per affrontare le grandi sfide del mondo. Il 2020 ha innalzato le norme e la nostra comprensione della normalità. È stato un anno che nessuno poteva prevedere.
Ma abbiamo sopportato anni difficili prima. Abbiamo già vissuto una tragedia. Siamo usciti da quegli anni più forti, più saggi, migliori, e così sarà anche quest’anno.