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OPEC. Che cos’è questa famosa organizzazione? | CNBC International

Il prezzo fluttuante del petrolio è in gran parte deciso dall'offerta e dalla domanda, e dalle azioni collettive dell'OPEC, un'organizzazione che fornisce il 40% del petrolio mondiale. Tom Chitty della CNBC spiega.

“L’ ottimista” – Ennio Doris su RTL 102.5 fornisce iniezioni di fiducia sul futuro

L' ottimista: la rubrica di Ennio Doris. L'ottimista è la rubrica di Ennio Doris che va in onda ogni lunedì mattina su radio RTL 102.5 all'interno della trasmissione "Non stop News" con Fulvio Giuliani e Giusy Legrenzi. https://www.bancamediolanum.it/ http://www.youtube.com/bancamediolanum https://www.facebook.com/EnnioDoris https://twitter.com/BancaMediolanum

Adesso riflettori su petrolio e OPEC. Filippo Diodovich di IG Italia

Video analisi di Filippo Diodovich www.ig.com Passata la settimana delle banche centrali l’ottava corrente è dominata dalle attese degli investitori sull’esito del meeting informale dell’OPEC in Algeria durante il Forum Internazionale dell’Energia. Secondo indiscrezioni ci sarebbero state nelle ultime ore delle negoziazioni con l’Iran per convincere il governo di Teheran ad avvicinarsi alle posizioni degli altri membri dell’OPEC, favorevoli a un congelamento della produzione. Noi crediamo che la debolezza del dollaro e i problemi alla produzione in Libia per il controllo delle piattaforme petrolifere di Ras Lanuf dovrebbero attenuare le pressioni sui membri OPEC per siglare un accordo nel brevissimo. La riunione ad Algeri come le trattative di Doha dovrebbero concludersi con un nulla di fatto. Ci aspettiamo, quindi, che i corsi dell’oro nero rimarranno nel trading range 43-50 dollari al barile ancora a lungo. Dal punto di vista macro la settimana non è particolarmente ricca di dati. Dagli Stati Uniti ordini di beni durevoli, vendite al dettaglio e stima finale sul PIL del secondo trimestre e soprattutto il primo dibattito Clinton-Trump in vista delle presidenziali di novembre. Da un punto di vista tecnico l’andamento del cambio eurodollaro è stato contenuto in un triangolo. Dopo aver testato il limite inferiore della configurazione possibile il raggiungimento di quello superiore. Una vittoria al di sopra della resistenza a 1,1250 getterebbe le basi per un allungo in direzione di 1,13. Discorso diverso in caso di cedimento di 1,12 preludio a un ritorno verso 1,1150. Il cambio dollaroyen continua ad avvicinarsi al supporto strategico di lungo periodo posizionato a 99,50. L’eventuale cedimento di tale sostegno darebbe ulteriore forza alle pressioni ribassiste, creando i presupposti per una estensione della discesa verso i target a 96. Segnali di crescita solo sopra 102. Il brent non ha evidenziato particolare volatilità dopo i forti movimenti registrati a luglio e agosto. Una violazione al ribasso dei supporti a 45 dollari sarà la condizione che permetterà ai prezzi di scendere verso 42. Indicazioni positive giungeranno, invece, con una vittoria di 48,50 per obiettivi a 50 dollari.
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