La consulenza nell’era della Mifid 2 | Mercati che fare

La consulenza nell’era della Mifid 2 | Mercati che fare

Il prossimo anno entrerà in vigore la Mifid2. Scopriamo, in questa puntata speciale da Consulentia 2017, con Maurizio Bufi e Andrea Cabrini come cambiano le regole sia per la consulenza finanziaria che per la pianificazione patrimoniale.

Mercati Che Fare è una trasmissione condotta da Leopoldo Gasbarro per TGcom24.

Una volta all’anno c’è Consulentia. Una volta all’anno anche noi siamo qui a Roma, alla manifestazione dove intervengono tutti i consulenti italiani. Siamo qui con Andrea Cabrini, direttore di ClassCNBC e vicedirettore di Milano Finanza, ed il padrone di casa, Maurizio Bufi, presidente di ANASF.

Andrea, hai diretto il panel degli interventi dal palco. Il tema principale è stato MIFID II. Cos’è? Cosa rappresenta e cosa sta arrivando?

Il 13 gennaio 2018 entrerà in vigore una nuova normativa. Regolerà chi fa consulenza, chi accompagna le famiglie el gestire i propri risparmi, ed i clienti stessi. Cambiano innanzitutto gli standard di tutela del risparmiatore, e di trasparenza. In poche parole, sarà più chiaro quanto costa la gestione dei patrimoni.

Questo farà emergere il reale valore della consulenza. Solo il 12% del capitale delle famiglie italiane, ricordiamolo, è gestito dai consulenti. Il resto rimane ancora in banca.

Inoltre ci saranno due categorie diverse di consulenza: quella dipendente, e quella indipendente. La prima è quella a cui siamo sostanzialmente abituati (ex promotori finanziari). La seconda si basa sul pagamento di una prestazione, appunto di consulenza.

Cosa sta emergendo? Che le più grandi organizzazioni si stanno preparando, anche se tenderanno a amantenere il modello della consulenza dipendente. Questo lascerà spazio ad altri poli e gruppi, che potranno fornire servizi misti o totalmente indipendenti. Il tutto, magari, intercettando i bisogni reali delle famiglie italiane.

E’ una svolta MIFID II. Consulenza, più trasparenza. Per gli ex promotori sarà un’opportunità, non certo uno svantaggio. Che ne pensa, Bufi?

E’ proprio così. La consulenza incomincia da lontano, e trova un rapporto definitivo con la MIFID II.  Ci sono due temi fondamentali. Uno è quello dell’innalzamento della tutela nel risparmio, che porta con sé trasparenza e costi della prestazione. L’altro è l’innalzamento nella qualità del servizio offerto, prestato e reso al risparmiatore, che è in capo agli operatori. Questo incremento del livello di qualità giustifica la prestazione della consulenza. Giustifica anche il modello distributvo sperimentato in così tanti anni, comprese le modalità di remunerazione.

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