UE sotto shock dopo la sentenza della Corte costituzionale tedesca che giudica improprio l’acquisto di titoli di debito da parte della BCE.
La Commissione europea ha reagito ricordando la sua posizione apicale nella gerarchia giuridica. “Riaffermiamo il primato del diritto dell’Unione europea – ha comunicato un portavoce – e il fatto che le sentenze della Corte di giustizia europea sono vincolanti per tutti i tribunali nazionali degli Stati membri. La Commissione ha sempre rispettato l’indipendenza della BCE nelle sue decisioni di politica monetaria.”
La Corte di giustizia europea ha avallato il programma lanciato dalla BCE per iniettare liquidità nei mercati durante la crisi finanziaria.
I giudici tedeschi hanno ora specificato che la loro decisione non si applica al nuovo programma di Recovery Fund per superare la pandemia.
Ma la sentenza tedesca getta ombre sul futuro della moneta comune.
“La cosa davvero negativa è che se si tratta di un tentativo di legare le mani alla BCE siamo spacciati – spiega Luis Garicano, eurodeputato spagnolo liberale – perché questa è l’unica istituzione in grado di agire concretamente in caso di crisi, e se questo viene impedito allora l’unione monetaria è davvero sotto una grossa minaccia.”
La posizione condivisa a Bruxelles è che la BCE ha bisogno di spazio di manovra per aiutare i paesi in difficoltà.