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Brexit. Una breve storia della sterlina | WEF

La Brexit ha posto l’accento del mondo sul Regno Unito, e sulla sua uscita dall’Unione Europea. Ma forse qualcuno non si ricorda che già la Gran Bretagna aveva uno status speciale in seno alla UE. Pur aderendovi, non aveva adottato l’euro, ma aveva mantenuto la sua valuta, la sterlina, che tra l’altro è una delle […]

L’impatto della Brexit sulle banche europee

Intervista a Chris Tinker, fondatore e partner di Libra Investment Services. Segui il nostro speciale sulla crisi delle banche http://www.ig.com/it/crisi-banche

Chi è Theresa May? Il Financial Times racconta il nuovo PM britannico

Theresa May sarà il nuovo PM britannico da oggi. Ma chi è, e quali sono/saranno le sue politiche? Lionel Barber, editor del FT parla con il giornalista Janah Ganesh della prima donna a Downing Street dopo 26 anni, sulla quale ci sarà sicuramente, almeno all’inizio, l’ingombrante ombra di una grande leader del passato quale Margaret […]

Dopo la Brexit. La dettagliata analisi di Morningstar (con slide)

The vote is official. The British people have decided to exit the European Union. And global markets instantly reacted, sending ripples across every asset class from equities to currencies. From its effects on US funds to on the ground coverage from our UK office we’ve got you covered. Watch our webinar to hear from a […]

L’unica vera vittima del Brexit finora? La sterlina. Ecco cosa è successo

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Ci aspettavamo forti ribassi nei mercati azionari per la decisione dei cittadini del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea e invece nonostante la forte volatilità le piazze azionarie sono riuscite al momento ad assorbire il colpo. Solamente la sterlina è stata la grande vittima dopo la vittoria del “Leave”. Contro la moneta unica ha perso 10 punti percentuali, contro dollaro 12 punti percentuali. Crediamo che la tempesta Brexit sia solo nelle prime fasi. Manca ancora tempo prima di osservare le conseguenze sulle economie del Vecchio Continente della scelta di lasciare l’UE. Da un punto di vista politico in UK si stanno scegliendo i candidati per sostituire a settembre David Cameron. Il nuovo primo ministro del Regno Unito dovrebbe essere uno tra Michael Gove e Theresa May. Attenzione al settore bancario che mostrerà una forte volatilità per tutta la settimana In settimana i riflettori saranno puntati sulla riunione della RBA, prima banca centrale a decidere su politica monetaria dopo il referendum nel Regno Unito, sulle minute della FED (meeting FOMC pre-referendum UK), sugli indici PMI in Europa e sui dati sul mondo del lavoro statunitense (tasso di disoccupazione e non farm payrolls). Dal punto di vista grafico il cambio eurodollaro ha abbandonato il canale ascendente che aveva contenuto i prezzi da dicembre 2015 fino al 24 giugno. Il cambio di tendenza porterà ribassi nel medio periodo anche se nel breve è possibile un ulteriore rimbalzo verso 1,1230, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci dai top del 23 giugno. Conferme sopra 1,1170. L’eurosterlina si attesta a inizio settimana appena al di sotto di 0,84. Nonostante i violenti rialzi della scorsa settimana crediamo che il trend positivo possa continuare. L’eventuale superamento dei picchi a 0,8406 getterebbe la basi per un’ascesa verso 0,8466, top del 17 dicembre 2013. Discorso diverso in caso di cedimento dei supporti a 0,82, preludio a un possibile calo in direzione di 0,80. Lo sterlinayen continua a mantenersi molto debole. La rottura del supporto a 133,15 creerebbe i presupposti per una estensione della discesa verso gli obiettivi ipotizzabili a 125,65, bottom del novembre 2012. Segnali di ripresa sopra 140, in tal caso possibile il raggiungimento di 145,40

#Brexit: cosa succede ora? In 180 secondi

Molti sono i contenuti realizzati negli ultimi giorni per spiegare le conseguenze della Brexit nel Regno Unito e nel mondo. Noi abbiamo pensato che, per il nostro pubblico a orientamento economico-finanziario, fosse utile anche un contributo un po’ diverso: ecco cosa ne pensa Fabio Sdogati, docente di International economics al Politecnico di Milano.
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