Lotta al Coronavirus: il “miracolo tedesco” | Euronews

Meno contagi, più tamponi. Germania virtuosa nella lotta al Coronavirus. Le chiavi di un successo, una struttura sociale che aiuta e il buon esempio di Angela Merkel: la Cancelliera si mette in quarantena dopo essere stata in contatto con un medico risultato positivo ai test

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Più tamponi, disciplina sociale e tanti posti in terapia intensiva: la ricetta tedesca contro il virus

Contagi e decessi in diminuzione, poche violazioni delle misure adottate e ora anche un’ulteriore stretta alla disciplina sugli spostamenti. Dalla sua una forte disponibilità di terapie intensive e una media di 160.000 tamponi effettuati a settimana, la Germania si conferma virtuosa ed efficace anche nella lotta al Coronavirus.

Il buon esempio della Cancelliera: “In quarantena dopo contatto con medico positivo”

A dare il buon esempio la stessa cancelliera Angela Merkel, che si è messa in quarantena dopo aver dichiarato di essere stata in contatto con un medico risultato positivo ai test. La decisione poco dopo l’annuncio di un’ulteriore stretta alle misure per il contenimento del contagio. “Negli spazi pubblici – aveva illustrato la Cancelliera – è autorizzata esclusivamente la circolazione di persone sole o accompagnate al massimo da un’altra persona, se estranea al nucleo familiare”.

Giovani più indipendenti: quando la struttura sociale limita contatti e contagi

E proprio in una struttura sociale caratterizzata da anziani più indipendenti e dall’abbandono della famiglia da parte dei giovani più precoce rispetto a paesi latini come l’Italia e la Spagna, potrebbe nascondersi un’altra ragione del “miracolo tedesco” nella lotta al virus: meno contatti con i soggetti più esposti, che a fronte di una quinta piazza mondiale per numero di contagi, hanno forse contribuito a contenere i decessi intorno al centinaio.

Limitazione degli spostamenti: linea dura di Baviera e Sassonia

Fra le misure annunciate domenica dalla Cancelliera anche la chiusura di ristoranti, saloni di bellezza e altri locali pubblici per almeno due settimane. Niente confinamento generalizzato, invece, a livello federale. Misure più strette sono state finora adottate dai Länder di Sassonia e Baviera, che hanno limitato l’autorizzazione agli spostamenti ai soli spostamenti professionali e casi di estrema necessità.

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