Idrogeno: come sfruttare un supercombustibile | FT

Ci sono grandi speranze che l’idrogeno, l’elemento più abbondante nell’universo, possa risolvere i problemi energetici del mondo. Ma come spiega Myles McCormick del FT, separare il gas in un combustibile adatto a produrre energia pulita per tutti rimane un processo complicato e molto costoso.

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Inodore e invisibile, l’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo. E ha il potenziale per fornire una fonte di energia pulita e quasi infinita. È già usato nella raffinazione del petrolio e nella fabbricazione di fertilizzanti. Ma nonostante gli sforzi e un sacco di pubblicità, non è mai decollato come combustibile. Questo potrebbe cambiare quando la necessità di affrontare il cambiamento climatico diventa più acuta.

Gli analisti concordano sul fatto che gran parte dell’economia globale può essere decarbonizzata a breve termine elettrificando le cose, come le auto e il riscaldamento, e utilizzando le energie rinnovabili per generare energia. Ma qualcos’altro sarà necessario per ripulire altri settori ad alta intensità di carbonio, come l’aviazione, la navigazione, il trasporto a lungo raggio e l’industria pesante, come il cemento e la produzione di acciaio. Inserite l’idrogeno. Il gas idrogeno non emette carbonio quando brucia. Ed è stato propagandato da alcuni come il sostituto ideale dei combustibili fossili in questi settori problematici.

Nonostante l’abbondanza dell’idrogeno come elemento, i suoi atomi non esistono da soli. Devono essere separati da altri elementi per essere utilizzati per fornire energia. Questo può essere fatto in un certo numero di modi diversi, ognuno codificato in base alle emissioni prodotte.

All’estremità più sporca della scala, c’è l’idrogeno marrone fatto dal carbone. L’idrogeno grigio si ottiene dal gas naturale. Un processo che crea ancora un sacco di rifiuti di carbonio. La varietà blu, più pulita, è fatta anch’essa da gas naturale, ma con una tecnologia di cattura del carbonio che immagazzina la CO2, piuttosto che riversarla nell’atmosfera.

L’idrogeno verde è in cima alla tabella ecologica. È prodotto dall’elettrolisi dell’acqua usando energia rinnovabile. Una corrente elettrica prodotta dal vento o dal sole scinde le molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno verde sta attirando l’attenzione degli investitori e dei politici, mentre il mondo si affanna a ridurre le emissioni. Ma c’è un problema.

I costi dell’idrogeno verde rimangono troppo alti, circa 5 dollari al chilogrammo. Per essere competitivo con i combustibili fossili, questa cifra deve scendere sotto 1 dollaro. Gli analisti dicono che questo potrebbe accadere entro i prossimi decenni, o anche prima, dato che agenzie come il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ci stanno dentro con la ricerca e lo sviluppo.

Se decolla, si stima che l’economia dell’idrogeno potrebbe valere fino a 2,5 miliardi di dollari entro il 2050.

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