Intervista a Carlo Bodo, Responsabile Team Obbligazionario Ersel, con un approfondimento su obbligazioni e mercati valutari.
Punti nodali
Tassi saliti in America nel mese; decennale toccata la soglia del 3,25%;
Motivo principale: la politica monetaria della FED; rialzi dei tassi anche nel 2019. Forse la FED andrà anche oltre un tasso d’interesse considerato neutrale (brutta cosa);
Quindi, pretesto ai mercati azionari per aumentare i sospetti di un fine ciclo USA;
In Europa, anche in virtù della situazione italiana, il decennale tedesco ha avuto comportamenti diversi. Pressoché immutato intorno allo 0,40%;
Deficit sul budget italiano annunciato al 2,4%, in contrasto con i dettami europei;
Downgrade di Moody’s ad un solo scalino sopra la “spazzatura”. Più benevoleo Standard & Poor’s, che ha comunque rivisto in negativo il giudizio sul debito;
Senza le questioni italiane, probabilmente i tassi tedeschi avrebbero seguito più da vicino quelli americani;
Andamenti borsistici che hanno condizionato gli spread a livello mondiale;
Unico rilievo positivo viene da mercati già penalizzati prima dell’estate, come gli emergenti in valuta locale, che hanno avuto un andamento laterale;
Catalist positivi sono stati gli interventi monetaria in Turchia e Russia, il prestito dell’FMI all’Argentina, andamento posotivo del Brasile dopo la vittoria alle elezioni di Bolsonaro;