Intervista a Carlo Bodo, Responsabile Team Obbligazionario Ersel, sulle strategie del nuovo prodotto tra i fondi di investimento, il Leadersel Flexible Bond. Un fondo flessibile che può investire in ogni tipo di obbligazione ed anche in ETF, e che può avere anche una ampia dose di liquidità.
L’obiettivo d’investimento primario del fondo è aumentare il proprio capitale; lo fa investendo principalmente (oltre il 50% del patrimonio netto) in obbligazioni o altri valori mobiliari della stessa natura. Questi possono essere tanto high yield quanto investment grade, emessi o correlati ad amministrazioni statali, enti locali, autorità internazionali, istituzioni finanziarie o società, di emittenti che provengono sia da paesi sviluppati che da paesi emergenti.
Il fondo ha un obiettivo di ritorno assoluto, con volatilità moderata ed un orizzonte temporale di riferimento di 2-3 anni. Per raggiungere questo obiettivo, adotta uno stile d’investimento di tipo discrezionale, in cui il controllo dei fattori di rischio è parte integrante.
Il mercato obbligazionario europeo, negli ultimi 15 giorni, ha avuto un forte riprezzamento. Ciò è accaduto in relazione allo speech di Draghi a fine giugno, quando il governatore della BCE ha reindirizzato il mercato creando una sorta di discontinuità. Per farlo ha fatto capire agli operatori che, nonostante l’inflazione sia ancora abbastanza bassa, la crescita nell’area euro continua. Ed è tale da supportare un lento e graduale riassorbimento del QE.
Questo ha creato un movimento importante sui tassi a livello globale, guidato soprattutto dall’area euro. Il bund decennale tedesco si è apprezzato di 30 centesimi, e tutto il mercato ha quindi riprezzato tassi più alti. Anche l’euro ha reagito a questo movimento dei tassi con un apprezzamento di 2-3 punti su tutte le principali valute.
Questo ha creato un po’ di preoccupazione a livello di portafogli obbligazionari. Ciò è dovuto al fatto che una rimozione, seppur lenta, del QE, potrebbe essere abbastanza pericolosa. Perché? Perché i tassi d’interesse ufficiali sono ancora ai minimi storici.
Si partiva da strategie corte contro benchmark in termini di duration. Il fondo in questione, in particolare, ha avuto ed ha una duration di poco sopra l’anno; la ha più di credito che di tasso; non ha esposizione al dollaro; possiede una struttura a protezione di un ulteriore rialzo sul bund costruita in opzioni per difendere il portafoglio quando quest’ultimo arrivasse a rendimenti oltre il 60%.