Il 2016 è stato un anno ricco di sorprese, superato senza problemi dai nostri portafogli, ribilanciati al momento opportuno. Gli investimenti di Moneyfarm hanno fruttato.
Che impatto ha avuto il 2016 sui tuoi investimenti?
Il 2016 è stato un anno ricco di avvenimenti. E’ iniziato con un deciso crollo del mercato azionario dovuto principalmente al rallentamento della crescita cinese. Poi sono arrivate ancora una volta le scelte di politica monetaria. BCE e Bank of Japan sono infatti intervenute direttamente su mercato acquistando titoli. La FED ha rimandato il rialzo dei tassi di riferimento contribuendo a mantenere i rendimenti prossimi allo zero. Proprio al giro di boa del 2016 poi è arrivata la Brexit, che sebbene abbia avuto effetti di brevissimo termine, ha generator volatilità e vendite e soprattutto sui mercati azionari e valutari
La Brexit è stato un importante banco di prova per i portafogli di Moneyfarm. Nella giornata dell’esito del referendum i portafogli più rischiosi hanno perso soltanto l’1,1%. Queste perdite sono state recuperate nella settimana successiva, a differenza dei principali indici azionari. Nella costruzione dei portafogli Moneyfarm, siano stati molto quest’anno conservativi. Questo per gestire al meglio l’incertezza macroeconomica e l’elevato rischio politico. Quindi abbiamo preferito un’ampia diversificazione tra asset class. Abbiamo selezionato e ci siamo focalizzati maggiormente su titoli che generano rendimento, sia nelle obbligazioni che nelle azioni. E questo, visti gli andament dei mercati, ci ha favorito molto in termini di performance.
La seconda parte dell’anno è stata altrettanto sfidante per gli investitori, messi alla prova alla prova da tre principali eventi. il primo l’elezione di Trump negli Stati Uniti, ch ha ridato vigore al mercato azionario globale, grazie ad un’idea di politica fiscale espansiva. Il secondo, il raggiunto accordo dell’OPEC sul taglio della produzione di greggio, che ha favorito non soltanto il prezzo del petrolio, ma di tutte le materie prime in generale. Materie prime che ora sono positive da inizio anno. Infine, il 4 dicembre noi italiani abbiamo votato il referendum costituzionale, che non ha però scosso i mercati, che evidentemente avevano già nei mesi precedenti scontato una possibile vittoria del no.
esito del referendum costituzionale non alla generato particolari problemi per i portafogli di Moneyfarm. Questo grazie ai ribilanciamenti che abbiamo effettuato a settembre. Quindi anche la seconda metà dell’anno i portafogli sono stati in positivo. Volendo riassumere il 2016, è stato un anno caratterizzato da incertezza a livello macro ed a livello politico. Ed è stato un’ulkteriore conferma che l’asset allocation è l’elemento più importante per generare ritorni positivi sul medio-lungo termine.