Come si investe in diamanti? Puntata 4 del ciclo di video educativi sull'investimento nella materia prima più preziosa del mondo.
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Se un risparmiatore decide di investire una parte dei suoi risparmi in diamanti, deve considerare due aspetti peculiari di questo mercato: il prezzo di acquisto e il grado di liquidabilità.
Per comprendere questi aspetti è consigliabile rivolgersi ad esperti del settore in possesso delle necessarie conoscenze scientifiche e di una vasta esperienza commerciale.
Il prezzo di acquisto
Nel processo di acquisto, il prezzo aumenterà per ogni intermediario e commissione. I diamanti sono scambiati attraverso 28 borse diamanti, sparse in tutto il mondo connesse telematicamente: domanda e offerta determinano un valore di mercato. Più ci si allontana da questo valore, più sarà difficile una rivendita con profitto.
La rivendibilità
Se il prezzo d’acquisto è troppo alto, i diamanti andranno “fuori mercato” al momento della rivendita. Anche acquistare una qualità di diamanti non richiesta dal mercato, può causare problemi nel liquidare il bene al momento del bisogno. È un po’ come acquistare un’automobile: la facilità nel rivenderla, dopo qualche anno, sarà diverse se è un’utilitaria o una supercar ricca di optional esclusivi.
La domanda di diamanti è legata alla domanda di gioielli che, a sua volta, è influenzata dalle scelte ed i gusti dei mercati tradizionali e dei nuovi consumatori dei paesi emergenti. Il consulente che costruirà il portafoglio in diamanti dovrà adattarlo al profilo di rischio ed all’orizzonte temporale del risparmiatore, ma dovrà anche tenere in grande considerazione le dinamiche storiche e le previsioni dei consumi per i prossimi anni.
Come nel mercato finanziario esistono centinaia di migliaia di prodotti d’investimento, così nel mondo dei diamanti esistono circa 16.000 categorie qualitative, di cui ognuna possiede il proprio andamento di prezzo e il proprio grado di liquidabilità. Il risparmiatore può scegliere una categoria richiesta dal mercato oppure un diamante raramente trattato sul mercato. Quest’ultimo, sarà difficile da liquidare, ma al momento della rivendita può regalare grandi soddisfazioni, a condizione di trovare un compratore.
Investire in diamanti e diamanti di investimento non sono la stessa cosa. Puntata 3 del ciclo di video educativi sull'investimento nella materia prima più preziosa del mondo.
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I diamanti sono, insieme all’oro, il simbolo della forza e del potere.
Le differenze più grande tra le due materie è che il metallo giallo ha una una sola qualità e una quotazione ufficiale, mentre le categorie qualitative di diamanti sono oltre 16.000 ed ognuna presenta il proprio prezzo.
In Italia esiste il fenomeno dei “diamanti da investimento”, venduti anche attraverso le banche italiane (attenzione: è una cosa diversa dall’“investire in diamanti”).
I cosiddetti “diamanti da investimento” sono un eccezionale prodotto di marketing di alcuni operatori di mercato che, grazie ad inserzioni pubblicitarie di alcuni listini - fatti passare per quotazioni ufficiali - vendono normalissimi diamanti, di quelli venduti anche nelle gioiellerie. La clientela è indotta a credere che questi diamanti appartengano a speciali categorie certificate “investment grade”, non disponibili in commercio e che si rivalutano autonomamente ogni anno.
In realtà i “diamanti da investimento” non esistono ma, ovviamente, investire in diamanti si può. Nel prossimo video vedremo come.
Perché investire in diamanti? Risponde BForever, Ii primo sistema al mondo che permette di acquistare e possedere diamanti con la logica ed il rigore di uno strumento finanziario. Avrete sentito numerose volte di quanto sia elevato il debito pubblico italiano. Pensate: la ricchezza posseduta da tutti gli italiani è 8 volte maggiore. Un’enormità. Di questa ricchezza circa l’80% […]
Perché i diamanti valgono tanto? Puntata 2 del ciclo di video educativi sull'investimento nella materia prima più preziosa del mondo.
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Il prezzo dei diamanti è calcolato in migliaia di dollari USA per carato (1 carato equivale a 0,2 grammi). Non esiste un’altra materia al mondo con un valore così elevato in base al volume.
I diamanti, come ogni materia prima, sono una risorsa naturale. La particolarità dei diamanti è che sono molto rari, ecco perché sono così preziosi.
La resa media di un giacimento è di 1 grammo di diamante grezzo ogni 10 tonnellate di roccia estratta.
E solo 1 carato (quindi 0,2 grammi) di questo materiale sarà utilizzabile in gioielleria, il resto è dirottato all’industria per i più svariati usi.
Se ammettiamo, nella migliore delle ipotesi, che il carato di qualità gemmologica ricavato sia disponibile in un solo cristallo, otterremmo un diamante finito e tagliato di solo 1/2 carato, pari a 0,1 grammi (in realtà, solo il 5% di queste gemme estratte ha un peso superiore ad 1 carato).
Quindi per ottenere 0,1 grammi di diamante finito, tagliato, lavorato e pronto per realizzare un gioiello, bisogna estrarre 10 tonnellate di roccia!
Da un recente studio commissionato dalla Borsa diamanti di Anversa risulta che la vita media residua delle attuali miniere è di circa 25 anni e non vengono scoperti giacimenti importanti da almeno 15 anni. Quindi l’offerta è stabile, mentre la domanda cresce.
L’investitore più famoso del mondo, Warren Buffet, ha dichiarato che non si è mai pentito di aver acquistato diamanti. Se lo dice lui…