Mercati finanziari a maggio 2017: tutto positivo, preoccupa la “complacency”. Market view | Vontobel AM

Mercati finanziari a maggio 2017: il contesto globale è positivo, da un punto di vista sia macro che micro economico.

Le performance dei mercati sono buone nei paesi sviluppati come in quelli emergenti. A preoccupare è solo la “complacency“: l’assenza di volatilità creata ad arte dalle banche centrali. Il problema è che questa condizione causa una sorta di «effetto dopante» per gli investimenti.

In generale l’atteggiamento resta ottimista dice Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy per Vontobel, nella sua market view di maggio.

Azioni

Le principali economie, sia avanzate che emergenti, continuano a crescere. A iniettare fiducia sono i dati positivi sull’inflazione registrati da inizio anno. Parallelamente, passando dallo scenario macro a quello micro, i singoli operatori economici stanno andando altrettanto bene. Lo conferma, per quanto riguarda le azioni, la recente chiusura della reporting season in USA.

Le aziende hanno reso noti i dividendi, cioè la porzione di utile che viene data agli azionisti. I risultati? Si è registrata una crescita di oltre il 10%: un record assoluto dal 2014. Anche da questo lato dell’Atlantico, comunque, la crescita degli utili è estremamente positiva.

I mercati hanno registrato performance ampiamente positive. In USA hanno toccato più volte i nuovi massimi in un trend che è iniziato con l’elezione di Donald Trump a novembre scorso. In Europa l’andamento è stato buono anche nell’ambito delle strategie relative value, che sfruttano le discrepanze di prezzo tra due titoli o due segmenti del mercato, come azioni o obbligazioni, riuscendo a generare ricavi indipendentemente dal contesto macroeconomico e finanziario. Notizie positive anche dai mercati emergenti, che da inizio anno stanno sovraperformando quelli sviluppati di circa il 10%.

Obbligazioni

Risultati incoraggianti anche dal mondo obbligazionario. Si registrano rendimenti interessanti in tutta la parte a spread, in particolare i bond high yield e il comparto delle obbligazioni corporate.

Tutto positivo. L’unica preoccupazione è la “complacency”

Come abbiamo detto in apertura, l’assenza di volatilità crea una sorta di paradiso artificiale. Questo effetto dopante porta gli investitori a muoversi tutti nella stessa direzione e, cosa più grave, a sottostimare i rischi. Questo perché tendono a rimuovere il ricordo delle ultime batoste finanziarie. La «complacency» è quindi uno dei principali avversari da tenere a mente.

Conclusioni

Il giudizio complessivo è positivo, grazie a fondamentali estremamente buoni. Ok le azioni e le obbligazioni a spread – in particolare i corporate bond europei e l’emerging market bond in hard currency (espressi in una delle principali valute mondiali). Come rispondere alle preoccupazioni? Costruendo il portafoglio con cautela. Importantissima, come sempre, la diversificazione.

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