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piano di accumulo (PAC) – DaDaMoney https://www.dadamoney.com Un aggregatore di contenuti finanziari in formato video rivolto a risparmiatori, banker, promotori, consulenti finanziari e curiosi di finanza. Wed, 18 Dec 2019 11:25:05 +0000 it-IT hourly 1 https://www.dadamoney.com/wp-content/uploads/cropped-dadamoney_logo-32x32.png piano di accumulo (PAC) – DaDaMoney https://www.dadamoney.com 32 32 Mercati. Il punto di agosto 2018. Cautela e diversificazione sono le parole d’ordine | Arca Fondi SGR https://www.dadamoney.com/?p=25465 Mon, 06 Aug 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/mercati-punto-agosto-2018/ Luglio positivo per i mercati azionari e obbligazionari. In un contesto macro ancora favorevole permane lo scenario di ritorni attesi bassi e volatili. La strategia più adatta in questo momento? L’ingresso graduale sui mercati attraverso i PAC.
Il punto sui mercati è a cura di Alberto Zorzi, Vice Direttore Generale Direzione Investimenti.

Introduzione

Luglio positivo per i mercati azionari, saliti mediamente del 3 per cento circa. Il movimento al rialzo ha interessato tutte le aree geografiche, con poche eccezioni. Il momento favorevole alle attività rischiose è confermato anche dal mercato del reddito fisso, dove la riduzione degli spread ha supportato i titoli societari e soprattutto quelli dei paesi emergenti. Sui mercati valutari l’euro è stabile nei confronti delle principali valute.

Strategie delle banche centrali e consigli operativi sugli investimenti

L’aggiornamento trimestrale del fondo monetario internazionale conferma il quadro che abbiamo delineato il mese scorso. Crescita globale sempre solida, sia nell’anno in corso che nel 2019, ma si attenua la sincronia tra le varie economie. Le previsioni per alcune aree, sia paesi sviluppati che emergenti, sono state riviste leggermente al ribasso.
A luglio si diceva che il tema delle guerre tariffarie non si vede ancora nei numeri, ma potrebbe cominciare ad incidere nelle previsioni. Non lo abbiamo visto in questo outlook, ma il rapporto del fondo dice che c’è un rischio non trascurabile che ciò avvenga nella revisione del prossimo ottobre.

Intanto osserviamo che la valuta cinese nell’ultimo mese si è sensibilmente indebolita rispetto al dollaro. E’ un segnale che la Cina comincia a reagire ai segnali di debolezza e alle tariffe introdotte dagli Stati Uniti intervenendo sulla valuta, e dando liquidità  al sistema.

Un altro tema che fa discutere è l’appiattimento della curva dei rendimenti americana. Il rischio è che l’inclinazione diventi negativa. Rendimenti a lungo termine inferiori a quelli a breve termine implicherebbero attese di riduzione dei tassi ufficiali, cosa che normalmente avviene in un contesto di rallentamento dell’economia o addirittura di recessione.

Va però tenuto presente che in Eurozona ed in Giappone le banche centrali stanno continuando gli acquisti sui titoli governativi, e questo zavorra la parte a lungo termine delle curve; in qualche modo questo può riflettersi anche sulla parte a lungo termine dei rendimenti americani.

Uno degli effetti collaterali della presenza delle banche centrali sui mercati è ridotto contenuto informativo espresso dai prezzi delle attività  finanziarie. Vale a dire che i prezzi che esprimono una sintesi di ciò che gli operatori si attendono per il futuro, sono condizionati da attori, cioè le banche centrali, che hanno logiche e modalità operative diverse rispetto a quelle dei vari tipi di investitori. L’appiattimento della curva americana potrebbe essere un esempio di questi effetti collaterali.

Italia

Infine, uno sguardo all’italia. Il differenziale di rendimento con i titoli tedeschi rimane ben sopra i livelli di guardia. In queste settimane il dibattito politico ha riguardato temi che non hanno impatti sensibili sulle finanze pubbliche, ma sul finire dell’estate si comincerà  a delineare la prossima legge di bilancio. Viene facile anticipare che non sarà un percorso lineare.

Conclusioni

In conclusione, si reitera il messaggio di cautela espresso lo scorso mese. A fronte di uno scenario macroeconomico ancora favorevole, permane un contesto di ritorni attesi non solo bassi, ma anche più volatili. E’ utile ricordare che gli obiettivi di diversificazione e controllo del rischio si raggiungono anche attraverso l’ingresso sui mercati graduale, attraverso i piani di accumulo, nonché con soluzioni volte a consolidare i profitti reinvestendoli nei momenti di debolezza.

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PAC. Il Piano di Accumulo Capitale spiegato facile facile https://www.dadamoney.com/?p=24246 Tue, 27 Jun 2017 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/pac-piano-accumulo-capitale/ In questo video, un semplice esempio spiegherà come funziona il PAC, ovvero il piano di accumulo capitale; come poterlo usare efficacemente per accedere ai mercati più volatili anche con pochi soldi alla volta, con minor rischio e guadagnare anche quando i mercati scendono.

Cosè un PAC, e come funziona

Il PAC è uno strumento facile da usare, e può trovare spazio in ogni pianificazione finanziaria. Un facile esempio chiarifica molte cose,

Prendiamo un titolo X qualsiasi. Come tutti i titoli, sale e scende. Nel caso peggiore, si può uscire da un investimento anche in perdita, come in quello dell’esempio.

Cosa succede normalmente? Succede che tutti i soldi previsti per un investimento vengono investiti in un’unica soluzione. Questo può portare a guadagni, come si spera di solito, od a perdite, come nel caso in esame. Qui, per esempio, si sarebbe realizzata una perdita netta del 10%.

E se invece di investire tutto insieme, l’investimento venisse diviso in quote, ed effettuato un po’ per volta? In questo caso, cambierebbe tutto, anche nel caso peggiore. Perché? Perché si andrebbe ad acquistare sul mercato in fasi diverse dello stesso, sia in quelle di rialzo, che in quelle di ribasso. In termini pratici, si medierebbe il prezzo.

Questo fatto ha un fondamentale effetto sull’investimento: riduce le perdite, e l’esempio lo chiarisce in maniera facile e netta. Il risultato finale è che, nonostante nel lasso di tempo preso in esame il titolo X non sia andato bene, l’investimento invece ha realizzato una plusvalenza.

Il PAC è quindi uno strumento molto utile, che può aiutare, e molto, soprattutto nelle fasi di storno del mercato.

Le obiezioni al PAC

La prima e la più forte è di solito sempre la stessa: cosa succede in un mercato in salita?

Ed è vero: un piano di acquisti programmati attenua il guadagno quando il mercato sale. Ma una sana pianificazione finanziaria deve avere un obiettivo principale: preservare il capitale. Ed il PAC ci riesce benissimo, come visto.

I reali vantaggi

Il PAC aiuta a mettere da parte la soggettività dell’investitore, che è il più grande difetto a cui si possa andare incontro. Esso, infatti, elimina l’emotività dell’investitore, in quanto è un piano meccanico, che avviene indipendentemente da quello che possa pensare l’individuo in quella data fase di mercato.

E’ anche certamente la soluzione migliore per ridurre il rischio di portafoglio nel tempo. Nessuno consce il futuro; nessuno può prevedere la direzione dei mercati. Quindi, perché tentare se esiste uno strumento che può aiutare, e bene, a proteggere il capitale? E. nel frattempo,a  raggiungere gli obiettivi pianificati?

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