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come investire – DaDaMoney https://www.dadamoney.com Un aggregatore di contenuti finanziari in formato video rivolto a risparmiatori, banker, promotori, consulenti finanziari e curiosi di finanza. Wed, 13 Mar 2024 22:58:45 +0000 it-IT hourly 1 https://www.dadamoney.com/wp-content/uploads/cropped-dadamoney_logo-32x32.png come investire – DaDaMoney https://www.dadamoney.com 32 32 Ersel – Andrea Nocifora – Mercati Azionari Globali https://www.dadamoney.com/?p=48749 Thu, 07 Mar 2024 11:58:09 +0000 https://www.dadamoney.com/?p=48749 Intervista a Andrea Nocifora, team gestioni patrimoniali Ersel, sui mercati azionari globali e le strategie di investimento. La conclusione della reporting season ci mostra ancora una volta uno scenario di una certa solidità per i profitti delle società quotate in particolare di quelle americane, ma in realtà in media anche di quelle europee. Questo continua a supportare i rendimenti ancora positivi e un febbraio in particolare ancora decisamente buono per tutti i mercati soprattutto per quanto riguarda quelli sviluppati incluso il Giappone. Guarda il video per scoprire di più.

DISCLAIMER – Comunicazione di marketing. Il presente video è destinato esclusivamente a scopi informativi/ di marketing non sostituendosi al prospetto informativo o ad altri documenti legali di prodotti finanziari ivi eventualmente richiamati. Nel caso, si prega di consultare il prospetto dell’OICVM/documento informativo e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento che può essere effettuata solo previa valutazione dell’adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Solo la versione più recente del prospetto, dei regolamenti, del Documento chiave per gli investitori, delle relazioni annuali e semestrali del fondo può essere utilizzata come base per decisioni di investimento. Il presente video non costituisce né un’offerta né una sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di prodotti o strumenti finanziari o una sollecitazione all’effettuazione di investimenti. Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nel presente video e compiuto sforzi per garantire che il contenuto di questo video sia basato su informazioni e dati ottenuti da fonti affidabili, ma non garantisce della loro esattezza e completezza non assumendosi alcuna responsabilità. Ersel non si assume alcuna responsabilità circa le informazioni, le proiezioni o le opinioni contenute nel presente video e non risponde dell’uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Il presente video può fare riferimento alla performance passata degli investimenti: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli attuali o futuri. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell’investimento o disinvestimento. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione del presente video, non espressamente autorizzata.

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Ersel – Giorgio Bensa – Mercati Finanziari e programmi di investimento https://www.dadamoney.com/?p=48751 Tue, 06 Feb 2024 11:31:07 +0000 https://www.dadamoney.com/?p=48751 Intervista a Giorgio Bensa, Responsabile portafogli modello per le Gestioni Patrimoniali di Ersel, sull’andamento dei mercati finanziari e i programmi di investimento dei portafogli multiasset.

DISCLAIMER
Comunicazione di marketing. Il presente video è destinato esclusivamente a scopi informativi/ di marketing non sostituendosi al prospetto informativo o ad altri documenti legali di prodotti finanziari ivi eventualmente richiamati. Nel caso, si prega di consultare il prospetto dell’OICVM/documento informativo e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento che può essere effettuata solo previa valutazione dell’adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Solo la versione più recente del prospetto, dei regolamenti, del Documento chiave per gli investitori, delle relazioni annuali e semestrali del fondo può essere utilizzata come base per decisioni di investimento. Il presente video non costituisce né un’offerta né una sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di prodotti o strumenti finanziari o una sollecitazione all’effettuazione di investimenti. Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nel presente video e compiuto sforzi per garantire che il contenuto di questo video sia basato su informazioni e dati ottenuti da fonti affidabili, ma non garantisce della loro esattezza e completezza non assumendosi alcuna responsabilità. Ersel non si assume alcuna responsabilità circa le informazioni, le proiezioni o le opinioni contenute nel presente video e non risponde dell’uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Il presente video può fare riferimento alla performance passata degli investimenti: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli attuali o futuri. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell’investimento o disinvestimento. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione del presente video, non espressamente autorizzata.

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Investire con successo nei Mercati Emergenti: quarto e quinto insight | NN Investment Partners https://www.dadamoney.com/?p=25246 Wed, 13 Jun 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/investire-successo-nei-mercati-emergenti-quarto-quinto-insight-nn-investment-partners/

Continua la serie di video animati in cui NN Investment Partners condensa gli insegnamenti appresi in 25 anni di esperienza in qualità di investitore professionale.

Al centro della riflessione sono i Mercati Emergenti, che negli anni hanno visto una profonda trasformazione.

Quali sono le considerazioni importanti per investire in questi mercati?

NN Investment Partners nei video animati precedenti ha presentato le prime tre riflessioni da tenere in considerazione per investire con successo nei Mercati Emergenti:

    • Primo insight: la prospettiva degli investitori del Debito Emergente può cambiare di fronte all’interesse politico di tutelare i paesi indebitati;
    • Secondo insight: tenere monitorati i progressi della Cina nel lungo periodo;
    • Terzo insight: le economie nazionali meglio performanti sono quelle che si sono aperte al mercato globale.

 

Ecco le ultime due riflessioni:

Quarto insight: “La corruzione lascia cicatrici indelebili”

L’economia paga un prezzo salato per la corruzione: la crescita rallenta e si abbatte il morale degli investitori. La battaglia contro questo fenomeno sta aumentando globalmente, come evidenziano le lotte anti-corruzione in Brasile, Perù e Sud Africa.

I fattori ambientali, sociali e di governance sono fondamentali nel processo degli investimenti di NN Investment Partners che mette in luce la possibilità di influenzare e beneficiare di questa lotta. 

Quinto insight: “Pronto ad agire è chi è focalizzato”

I Mercati Emergenti possono essere volatili e in rapido mutamento, richiedendo un focus costante e stringente sugli alti e bassi di mercato. Molti investitori sono suscettibili alle notizie negative provenienti dai mercati e questa sensibilità può ingigantire le ondate di vendita dei titoli, causando spesso correzioni esagerate.

Queste rappresentano un’eccellente opportunità per NN Investment Partners per aumentare le posizioni in investimenti a forte convinzione. Ad una condizione però: essere attenti conoscitori dei mercati emergenti!

Vuoi scoprire di più?

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Investire con successo nei Mercati Emergenti: secondo e terzo insight | NN Investment Partners https://www.dadamoney.com/?p=25121 Wed, 30 May 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/investire-con-successo-nei-mercati-emergenti-insight-nn-investment-partners/ Continua la serie di video animati in cui NN Investment Partners condensa gli insegnamenti appresi in 25 anni di esperienza in qualità di investitore professionale.

Al centro della riflessione sono i Mercati Emergenti, che negli anni hanno visto una profonda trasformazione.

Quali sono le considerazioni importanti per investire in questi mercati?

Nell’articolo precedente NN Investment Partners ha mostrato il primo insight, in cui ha messo in evidenza come, in situazioni di elevata instabilità, l’interesse politico di tutelare i paesi indebitati possa cambiare la prospettiva degli investitori sul Debito Emergente.

Secondo insight: “Dragoni dormienti diventano tigri in attesa”

Per oltre due decenni, l’affermazione della Cina come superpotenza economica ha avuto un forte impatto positivo sullo sviluppo delle altre economie emergenti. Allo stato attuale, il tasso di crescita cinese potrebbe rallentare a causa del maturare dell’economia e dell’attuazione delle riforme necessarie. Una tale situazione potrebbe provocare un effetto a catena ben oltre i confini cinesi. Proprio per questo motivo, NN Investment Partners, in qualità di investitore attivo, tiene monitorati i progressi della Cina nel lungo periodo.

Terzo insight: “Non si va lontano con il freno a mano tirato”

Quando un Paese è vicino al declino economico si fanno avanti retoriche o politiche protezionistiche. Nell’esperienza di NN Investment Partners le economie nazionali meglio performanti sono quelle che si sono aperte al mercato globale, beneficiando di un clima dinamico e di investimenti stranieri.

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Salone del Risparmio 2018. Le soluzioni più interessanti secondo J. P. Morgan https://www.dadamoney.com/?p=24971 Tue, 10 Apr 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/salone-del-risparmio-2018-soluzioni-interessanti-jp-morgan/

Quali sono le soluzioni più interessanti in un clima che può surriscaldarsi da un momento all’altro?

Ne parla Lorenzo Alfieri, Country Head Italia di J. P. Morgan, al Salone del Risparmio.

«Dopo un 2017 che ha visto una fase di mercato molto tranquilla, siamo tornati, in questo 2018, in una fase di normalità costituita da una maggiore volatilità, da un’interessante crescita sull’economia, da un rafforzamento negli Stati Uniti, in Europa e Asia e anche sui Mercati Emergenti.

Criticità legate all’inflazione e ai temi geopolitici

Tuttavia sono evidenti alcune criticità legate all’inflazione e ai temi geopolitici che stanno portando ad un aumento di volatilità e che quindi ci rende cauti sulle scelte di investimento.

Crediamo infatti che, in un clima che può surriscaldarsi da un momento all’altro, rimangono interessanti le soluzioni flessibili sui mercati obbligazionari, dove prediligiamo soluzioni d’investimento come i fondi obbligazionari flessibili e i multi asset.

Inoltre, vista la positività dei dati macroeconomici e microeconomici legati ai risultati aziendali, pensiamo che per la prima parte dell’anno il trend possa essere sempre positivo.»

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Investire. Perché Ognuno di Noi DEVE diventare un Investitore | Marco Montemagno https://www.dadamoney.com/?p=24714 Sat, 13 Jan 2018 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/investire-diventare-un-investitore/ Il film “La Grande Scommessa” (con Brad Pitt e un cast stellare, sui temi della finanza e della crisi del 2008), uscito nel 2015, offre interessanti spunti di natura finanziaria. Si parla di come gira l’economia, di consapevolezza finanziaria, di investimento e sul perché ognuno di noi oggi DEVE diventare un investitore (all’alba dei vari scandali Banca Etruria e affini).

Il tema del film è la crisi finanziaria del 2008 e relativi scandali. Non si tratta di un documentario come “Inside Job” ma, seguendo le vicende dei protagonisti durante la Grande Crisi, fa scaturire due riflessioni.

Riflessione numero 1. Il banco

Il banco vince sempre. Può non guadagnare sempre ma, in finanza, vince.

Come dice una famosa frase, “chi controlla l’oro fa le regole”È semplice e veritiero.

Test pratico. Quanto si guadagna, a seconda del lavoro che si fa? Ognuno di noi lo sa, ma mai troppo (anzi…!).

Quanto guadagna una star, una celebrity? Leonardo Di Caprio, per esempio, fa 37.000 dollari all’ora (che poi sono 880.000 al giorno, quindi 321,2 milioni di dollari all’anno).

Quanto guadagna il top hedge fund manager al mondo? Nel 2015, faceva 2,4 milioni di dollari ALL’ORA.

Senza essere comunisti, e pur concordando sul fatto che se uno ti dà un ritorno del 42% annuo quando il mercato ti dà il 3% debba essere remunerato, forse c’è qualcosa che non va. Anche perché i soldi sopra nominati sono 3,7 miliardi di dollari all’anno.

Tutto questo gioco si verifica in una grande ipocrisia di sistema e non solo in Italia. Il sistema politico, finanziario, gli organi di controllo, i media, raccontano tutti la stessa storia, la stessa favola. Cioè, che il sistema finanziario abbia a cuore gli interessi degli utenti, dei risparmiatori, dei consumatori.

Quindi, dove sono gli yacht dei clienti? Dove sono ormeggiati a Portofino? Non in mezzo a quelli dei banchieri, degli imprenditori, dei broker, degli hedge fund manager. Risposta semplice: non ci sono, ovviamente.

Riflessione numero 2. Investire

Diventare investitori non è più una scelta, è una necessità. Il motivo è molto semplice: non è più come un tempo.

In Italia c’erano due sicurezze: la Chiesa e la banca. Qualunque cosa succedesse, sapevano che chiese e banche avrebbero resistito.

Oggi come oggi, tutti sanno (o possono sapere) che le banche sono solo un business che cerca di fare utili. Quando esagerano, falliscono, come tanti altri. Se ti devono rifilare dei prodotti spazzatura a iper alto rischio, come i subprime (o molti altri), non ci pensano neanche un secondo a non farlo.

I cittadini sono obbligati a sapere di finanza. Sono obbligati a diventare più smart. Come si fa? Documentandosi. Non fidandosi. Non facendosi influenzare.

Quando si va in banca non ci si trova davanti ad un dottore, quanto a qualcuno che vuole vendere un aspirapolvere o un’enciclopedia. Partiamo da qui: la fiducia bisogna conquistarsela con il tempo e con i risultati.

Un libro può aprire gli occhi, Money di Tony Robbins. Può essere utile per farsi un’idea di base su come funzionino tutti i trucchi della finanza. Basta pensare alle commissioni, sempre nascoste e MAI evidenti.

E poi, quanto rende un investimento? Basta pensare alla differenza con una fee dell’1% ed una del 3%. Dopo 20 anni, per via degli interessi composti, la differenza è gigantesca.

Conclusioni

O si prende il controllo dei nostri soldi, o qualcun altro lo prenderà per noi. Apriamo gli occhi. Guardiamo bene. Anzi, guardiamo meglio.

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PIR. L’evento dell’anno nel 2017 | Mercati Che Fare https://www.dadamoney.com/?p=24666 Wed, 20 Dec 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/2017-effetto-pir/ Evento dell’anno, i PIR stanno cambiando radicalmente non solo il mondo del risparmio, ma anche le imprese. Con Massimo Doris analizziamo gli effetti e le prospettive di un mercato, che sta prendendo sempre più forma. Massimo Doris, Amministratore Delegato di Banca Mediolanum.

Perché si è tirato il carro ai PIR?

Perché venuti a conoscenza della normativa, si è capita subito la sua importanza per dare una spinta all’economia italiana. Si è vista anche una grossa opportunità di business nel collocare questi prodotti alla clientela. E lo sgravio fiscale dei PIR è certamente molto gradito dai clienti.

Questi prodotti, comunque, servono chiaramente ad aiutare le imprese italiane. I PIR consentono alle imprese di trovare capitali più facilmente, ed anche finanziamenti. Questo perché i PIR investono in strumenti emessi da aziende italiane. E strumenti significa azioni ed obbligazioni.

E non è necessario essere quotati per emettere obbligazioni…

Assolutamente no. L’azienda emette un’obbligazione che viene poi quotata sui mercati appositi, ma l’azienda che l’ha messa resta fuori dai mercati. Quindi, se l’azienda necessita di finanziamenti o di capitali, i PIR possono intervenire finanziandola od investendoci.

In altre parti del mondo, strumenti equivalenti ai PIR c’erano già da tempo

Il 2017 è stato l’anno dei PIR. Introdotti dal Governo a gennaio, e con aspettative per 1,8 miliardi di € nel primo anno, si prevede chiuderanno l’anno con una raccolta netta di 10 miliardi. Un successo insperato, ma prevedibile. Soprattutto se si guarda quanto accaduto con forme di investimento simile nel resto del mondo.

Iniziamo dal Regno Unito. Qui ci sono gli ISA. Esistono già dal 1999, ed hanno raccolto oltre 500 miliardi di sterline. In Francia esistono i PEA. Sono presenti dal 1992, ed hanno raccolto 120 miliardi di euro da allora. Esistono forme simili ai PIR anche in Giappone. Qui ci sono i NISA, che dal 2014 hanno raccolto 78 miliardi di €. In Canda ci sono i TFSA. Presenti dal 2009, hanno raccolto oltre 150 miliardi di dollari.

Per il 2018, il Governo continua a puntare sui PIR. La prossima legge di bilancio prevede l’ampliamento al settore immobiliare; la sottoscrizione anche da parte dei minorenni; importanti agevolazioni per le quotazioni delle PMI. L’obiettivo, adesso è di 70 miliardi di € in 5 anni.

Previsioni azzardate per il futuro, queste ultime, o realizzabili?

Non tutti gli operatori si sono mossi sul mercato. E’ quindi probabile che i 70 miliardi possano anche essere superati. Il vantaggio per finanziare le imprese è evidente.

I PIR arrivano proprio mente salta il sistema bancocentrico. E’ un vantaggio in più?

Sì. La dipendenza dalle banca sta calando ovunque, in tutta Europa. E c’è proprio il desiderio di far sì che questo trend continui. In Europa, attualmente, le imprese sono finanziate per un 70% dalle banche, e per il 30% dai mercati. In America è l’opposto.

Si vuole cambiare, ed andare verso trend americani, perché se si ripresenta una crisi economica, le banche possono riandare velocemente in difficoltà. Questo creerebbe un problema a tutti i governi, visto che i risparmi depositati in banca vanno tutelati. Se le imprese facessero più affidamento sul mercato, il problema si ridurrebbe moltissimo. Quindi, emissione di obbligazioni che verranno sottoscritte dai fondi. Ed in questi fondi ci sarebbero i risparmi degli italiani. Per cui, i risparmiatori investirebbero sì in uno strumento più ondivago del conto corrente, ma certamente più remunerativo.

In Europa si sta dicendo alle banche di avere più capitale a copertura di un singolo investimento, per far sì che questo fatto pesi sui bilanci, e costringa le aziende a rivolgersi al mercato, visto che la banca deve mettere parte dei propri capitali  al sicuro come riserve per i finanziamenti giù prestati. Non potendone concedere troppi, quindi, il rivolgersi al mercato delle imprese sarebbe praticamente obbligato.

C’è un altro vantaggio in questo cambiamento. Le banche normalmente prestano a 18 mesi, perché questo pesa poco sui loro bilanci. Ma essere investiti a breve impedisce di fare piani industriali di ampio respiro. Se invece un’impresa emette un prestito obbligazionario di lungo respiro, per tutta la durata dovrà pagare solo gli interessi. Alla fine, rimborserà il debito.

E’ quindi bene per una azienda dividere il debito. Parte a breve con la banca, per finanziare il circolante; parte a medio-lungo con obbligazioni. Più care, ma certamente di maggior respiro. E, se possibile, quotandosi, anche con il capitale che proverrebbe dalla quotazione.

In questo modo il debito è molto più garantito e garantibile; la banca, inoltre, andrebbe subito ad abbassare i tassi d’interesse, visto che non sarebbe più l’unica a concedere soldi in prestito.

I PIR sono stanti importanti anche per la crescita delle Borse

Piazza Affari vale l’1% della capitalizzazione delle Borse mondiali. Nel 2000 era tra le prime 10 piazze del continente, e rappresentava il 68% del PIL; aveva 818 miliardi di capitalizzazione. Nel 2016, grosso ridimensionamento. Adesso rappresenta il 32% del PIL, ed ha solo 525 miliardi di euro di capitalizzazione. Ma nel 2017 si sono raggiunti i 631 miliardi, un trend che fa ben sperare per il futuro.

Se consideriamo Gran Bretagna, Francia e Germania, le cifre degli altri sono ben superiore. La prima ha 2880 miliardi di € di capitalizzazione; la seconda 2310; la terza 1844. La strada, per noi, è ancora lunga.

Il rapporto tra capitalizzazione e PIL offre un quadro sintetico del peso della finanza sull’economia reale di una nazione. Il divario cresce ancora se usciamo dai confini europei. In America siamo a 20624 miliardi, ovvero il 135,1% del PIL. In Giappone a 5036 miliardi, cioè il 1012% del PIL.

Per numero di aziende quotate, siamo ancora il fanalino di coda. Solo 313 aziende rispetto alle migliaia di USA e Giappone, al doppio della Gran Bretagna, ed alle centinaia in più di Francia e Germania.

La crescita delle Borsa rappresenta l’effetto PIR, con il maggior numero di nuove quotazioni dei tempi recenti…

Il vero effetto PIR si vedrà il prossimo anno. Le quotazioni aumenteranno il prossimo anno. Quelle di quest’anno sono l’effetto, ancora, solo di un’economia migliorata. Molte aziende si stanno interessando, fortunatamente, alla quotazione. Alcune sono pronte; molte lo saranno nel futuro prossimo. Anche i costi delle quotazioni, per esempio, sono adesso deducibili fiscalmente per il 50%.

E’ cambiato qualcosa nelle banche? Siamo alla fine dei problemi, o ci saranno altre sorprese?

I problemi più grossi sono stati risolti. Non sono risolti tutti. Ci sarà ancora una grande rivoluzione, con grandi accorpamenti. Ormai, per fare la banca, ci vogliono certe dimensioni. I costi da affrontare, infatti, sono parecchi. Per primi, quelli regolamentari. Poi ci sono quelli degli aggiornamenti tecnologici, richiesti in primis dalla clientela. Quindi, bisogna investire. Le aggregazioni, di conseguenza, saranno indispensabili.

Come ultima cosa, puntualizziamo che la tecnologia serve, e parecchio. Ma accanto ci vuole la persona. Questo per affrontare temi personali, di investimento. La maggior parte delel persone vuole vedere qualcuno negli occhi.

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Outlook 2018, crescita duratura e occhi puntati sull’azionario | NN Investment Partners https://www.dadamoney.com/?p=24684 Tue, 19 Dec 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/outlook-2018-crescita-duratura-nn-investment-partners/ Il 2018 sarà segnato da una forte crescita economica a livello globale e sarà un anno favorevole per l’azionario, asset class preferita da NN Investment Partners grazie a prospettive positive dal punto di vista macro e degli utili.

Outlook economico, una crescita globale ben sostenuta

Dopo due anni di rallentamento, dalla fine del 2016 la crescita globale ha intrapreso un percorso al rialzo. A favorirla è stata una combinazione di fattori: l’accelerazione della crescita degli utili, la maggiore fiducia delle imprese e l’aumento della spesa in conto capitale. La buona notizia è che è improbabile che la crescita vacilli, perché è sostenuta da un numero di fattori più alto rispetto a qualsiasi altro periodo a partire dal 2008. Ciò vale per tutti i settori e le aree geografiche, con i Mercati Emergenti che vestiranno un ruolo da protagonista.

Resta però qualche perplessità sul tasso di crescita nominale: salari e inflazione procedono a passo incerto, così come la crescita della produttività. Ecco perché, per NN Investment Partners, nel 2018 questi elementi rappresenteranno l’ago della bilancia.

NN Investment Partners ha fiducia nel fatto che la crescita del PIL globale si assesti leggermente al di sopra dei livelli registrati negli ultimi sei anni, grazie anche agli accenni di miglioramento del tasso nominale di crescita dell’economia, specialmente fuori dall’Eurozona.

USA, l’impatto dei tagli fiscali offusca l’outlook sulla politica monetaria

NN IP ritiene che si sia ancora in terreno positivo per quanto riguarda i rischi legati alla crescita negli USA. In particolare, il settore corporate ha un potenziale molto maggiore rispetto a quello dei consumi, grazie alla maggiore liquidità di cui dispone. A offuscare l’outlook sulla politica monetaria USA è però l’impatto di una probabile riforma fiscale e di tagli fiscali nella seconda metà del 2018 e nella prima metà del 2019, con effetti incerti su domanda e offerta, a cui si aggiungono le incertezze circa la misura in cui il piano fiscale aumenterà il disavanzo di bilancio e il grado di ripresa dell’inflazione.

Eurozona, lo slancio della crescita

Negli ultimi trimestri, l’economia reale dell’Eurozona ha ingranato una marcia in più: lo slancio della crescita sembra essersi assestato ad un’altezza di crociera del 2,5%, ben al di sopra del livello potenziale. Sia la spesa al consumo che quella di investimento crescono ad un ritmo piuttosto elevato, innescando un circolo virtuoso sostenuto da condizioni finanziarie positive e da una maggiore fiducia da parte dei consumatori. Inoltre, secondo NN Investment Partners, è improbabile che la politica fiscale metta il bastone fra le ruote.

C’è quindi ampio spazio per una crescita alimentata da fattori come la riduzione dei risparmi scaturita da una domanda limitata di beni durevoli, condizioni di credito più favorevoli, un basso costo del denaro, l’aumento della fiducia e la forte crescita dell’occupazione. Per quanto riguarda il tasso di crescita nominale dell’economia, NN IP si aspetta un aumento molto graduale nell’inflazione sottostante. La BCE darà avvio al tapering a gennaio, diminuendo gli acquisti di attivi da 60 a 30 miliardi di euro al mese da gennaio fino almeno a settembre 2018. Dopo quella data, probabilmente li ridurrà fino quasi ad azzerarli nell’ultimo trimestre, con un primo aumento dei tassi di deposito nella seconda metà del 2019.

Giappone, i benefici di una ridotta incertezza politica

Nell’universo dei Mercati Emergenti, la tendenza positiva della crescita è diffusa. I Mercati Emergenti partecipano alla svolta positiva che pervade l’economia globale. I flussi commerciali internazionali coi mercati sviluppati ma anche interni ai Mercati Emergenti sono aumentati, dato da cui trapela un importante miglioramento della domanda domestica dei paesi emergenti.

Le condizioni finanziarie sono diventate sostanzialmente più favorevoli, sostenute dal miglioramento degli afflussi di capitali, determinato dalla più accomodante politica monetaria dei mercati sviluppati, dall’indebolimento del dollaro USA e dalla diminuzione del rischio Cina.

Da marzo la crescita del credito dei mercati emergenti ha registrato un costante miglioramento, il che dovrebbe favorire la ripresa della crescita di consumi e investimenti dopo i minimi degli ultimi decenni nel periodo 2011-2016.

La Cina è riuscita a stabilizzare il rapporto debito/PIL e le riforme in corso hanno reso più resilienti le imprese pubbliche. La quota di consumi del PIL cinese è in chiaro aumento, con lo slancio nella crescita dei consumi impartito dalla diminuzione della disparità dei redditi e dal rafforzamento dell’e-commerce.

Outlook di mercato, azionario asset class favorita

L’attuale scenario di mercato è probabilmente il migliore da diversi anni grazie ai solidi dati macroeconomici e a una crescita a doppia cifra degli utili aziendali. Al contempo, il basso livello di inflazione dovrebbe evitare una rapida stretta dal punto di vista delle politiche monetarie. Inoltre, il sentiment politico di Eurozona e USA è migliorato negli ultimi mesi.

Per le asset class più rischiose si registra una dinamica comportamentale positiva, nonostante i timori collegati alle valutazioni al limite influenzino alcuni investitori. Per NN Investment Partners, “il timore di una valutazione eccessiva del mercato è comprensibile, ma basare troppo l’approccio agli investimenti sui timori può far perdere di vista le opportunità e quindi erodere i ritorni potenziali”. Le condizioni del mercato azionario si avvicinano a quelle ideali. Oltre al buon quadro dei fondamentali, negli ultimi mesi sono migliorate in modo sostanziale le dinamiche di mercato. Perciò la SGR con sede in Olanda ritiene “sensato esporsi agli attivi rischiosi”, in particolare di Giappone, Eurozona e Mercati Emergenti.

Per quanto riguarda i settori, NN IP predilige l’esposizione ai ciclici. Una strategia sostenuta da tre elementi: solidi dati macroeconomici, rendimenti obbligazionari più alti a seguito di una politica monetaria sempre meno accomodante e prezzi delle materie prime stabili o in aumento. Se quest’ultimo aspetto avvantaggia i settori energia e materiali, è il settore finanziario quello favorito dagli analisti NN IP. Le ragioni? La sua bassa valutazione, le buone prospettive a livello di utili e la correlazione positiva con i rendimenti obbligazionari.

Reddito fisso, è necessario mantenere un approccio dinamico

Dopo anni di solidi rendimenti nei mercati globali obbligazionari e del credito, oggi il contesto per gli investitori in titoli a reddito fisso è diventato piuttosto sfidante. La politica monetaria è in via di normalizzazione e stiamo passando da un periodo di ricerca dei rendimenti a un contesto di reflazione.

NN Investment Partners prevede un aumento graduale dei rendimenti dei titoli di stato, accompagnato però a una certa volatilità nella normalizzazione dei rendimenti, dato che il mercato resterà concentrato sulla normalizzazione della politica monetaria.

Prevedendo che la Federal Reserve porterà avanti l’aumento dei tassi, mentre la BCE rimarrà attendista, NN IP si aspetta un ulteriore appiattimento della curva dei rendimenti USA e un certo (modesto) irripidimento della curva tedesca.

In conclusione, poiché il ritmo dell’aggiustamento della politica monetaria dipenderà in larga misura dall’evoluzione dei dati sulla crescita e sull’inflazione, è prudente mantenere una certa flessibilità in portafoglio. Solo così si potrà rispondere al variare delle condizioni macroeconomiche e di mercato.

Data la view di crescita globale, moderata inflazione e graduale normalizzazione della politica monetaria, sono i titoli di credito high yield, il debito dei mercati emergenti (EMD) e le categorie più specializzate come i senior loans bancari e le obbligazioni convertibili quelli che dovrebbero far registrare le performance migliori in termini di rendimento totale. Più a breve termine, NN Investment Partners preferisce, per ragioni tattiche, i titoli investment grade rispetto ai titoli high yield e l’EMD su base risk-adjusted.

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Risparmiare o investire? | Mercati che fare https://www.dadamoney.com/?p=24636 Mon, 04 Dec 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/risparmiare-o-investire-mercati-che-fare/ Risparmiare per investire. Per farlo nel modo corretto serve crescere in consapevolezza: obiettivi chiari, conoscenza dei prodotti di investimento, dai conti correnti ai PIR e la capacità di farsi consigliare dal professionista giusto. Nello studio di Mercati Che Fare , Mauro Meazza, Caporedattore Centrale de “Il Sole 24 Ore”.

 

Secondo definizione il risparmiatore è colui che abitualmente limita i consumi e le spese, sembra però che il risparmiatore rinunci a qualcosa.

Effettivamente la componente del sacrificio è insita in questa definizione di risparmiatore. Esso appare come colui che non si vuole concedere una spesa e decide di mette da parte. C’è però un’altra definizione da tenere in considerazione, ossia quella di investitore. Egli è una persona che investe il proprio denaro in beni e imprese fruttifere. Qui le cose cambiano: il risparmio ha un aspetto premiante perché finalizzato. Il risparmiatore, in quest’ottica non si priva, ma decide di allocare diversamente i propri risparmi confidando in un rendimento futuro.

1400 miliardi di accantonamenti sui conti correnti sono da investitore o risparmiatore? O meglio, sono sacrificio o obiettivo di crescita?

Sono segno della paura di questi anni di crisi che hanno portato fatalmente a fare delle scelte penalizzanti. Accantonare denaro sul conto corrente non permette una sana pianificazione delle nostre aspettative di investitori/risparmiatori.

Proprio questa settimana il Sole 24 Ore ha emesso il primo numero, di 12 uscite, di Dai conti correnti ai Pir. La collana spiega ai risparmiatori come trasformarsi in investitori orientati verso i propri obiettivi. La collana ribadisce uno sforzo di rendere il risparmiatore/investitore più consapevole. Spesso si lasciano soldi sul conto corrente o si decidono scelte di investimento senza valutazione e conoscenza, in modo causale. Bisogna invece informarsi e cercare informazioni.

Nella terza uscita di metà dicembre si parlerà della scelta de consulente, un tema che aiuta a indirizzare l’educazione finanziaria del risparmiatore che si appresta a diventare investitore. Il consulente deve aiutare a fare emergere gli obiettivi, a breve, medio e lungo termine dei propri progetti finanziari e guidare l’investitore tra i vari prodotti.

Informarsi significa anche comprendere in che direzione sta andando il mondo in cui viviamo.

Ecco il video dello Smart Lab di Abb che ci fa capire dove sta andando il mondo e cosa ci aspetta:

La quarta rivoluzione industriale sta avanzando anche in Italia e non può essere ignorata da coloro che vogliono scrivere il futuro dell’economia del nostro Paese. In Italia ci sono realtà che stanno correndo da diversi anni. Paolo Perani, Strategic Business Development Manager di ABB, racconta: «Abbiamo sviluppato molte tecnologie per il 4.0. Abbiamo dimostratori che mostrano i robot collaborativi, comandati da una telecamera che riconosce visivamente l’oggetto su cui sta lavorando. Yumi è un robot collaborativo a due bracci che consente di fare istallazioni, movimentazioni e assemblaggi che farebbe una persona»
In Italia non mancano esempi virtuosi di eccellenza capaci di distinguersi anche in ambito tecnologico e che stanno ponendo le basi per una digitalizzazione responsabile. Continua Perani, «iI know how implementato in componenti, servizi e sistemi, il modo di sviluppare nuovi prodotti, pensarli e testarli, ci danno un esempio di come sia vivo il made in Italy».
Conoscenza delle esigenze ed esperienza digitale: è la strada per creare valore, sulla quale è richiesto a tutti i protagonisti dell’economia mondiale di confrontarsi, sulla scia delle incentivazioni fiscali che consentono alle aziende che innovano di dedurre fino al 250% degli investimenti in tecnologia.

Spesso, parlando dell’Italia si parla delle bellezze del nostro Paese agroalimentare, del turismo, dei monumenti, ma non sappiamo che c’è anche tanta meccanica di precisione.

In questi anni difficili, dal 2007 in poi, abbiamo avuto la capacità di aziende piccole che, esportando e collocandosi ai vertici massimi dei loro settori di produzioni, hanno sostenuto con l’export i nostri conti. Si pensa che la liquidità può essere istintivamente posta in un conto corrente, ma in realtà quando il risparmio si trasferisce all’economia reale, attraverso eccellenze italiane, può essere di giovamento a tutti, non solo all’impresa, ma anche all’investitore che viene gratificato dai buoni risultati di quell’economia reale.

Ecco una bella storia che mostra come ‘Italia sia un Paese che funziona e che le città virtuose possono essere oggetto di investimento da parte di imprese. Questo crea mercati e opportunità di sviluppo diverse.

 

Savona è la prima città europea ad avere misurato la propria sostenibilità e ad avere ottenuto una pre certificazione dal Green Building Council, l’ente statunitense che ha lanciato il progetto Leed for Cities, leadership in energy & environmental design. Per ottenere la certificazione di città sostenibile il programma di valutazione si basa sull’analisi dei dati di cinque aree di gestione pubblica: il consumo energetico, il consumo idrico, la fruibilità di servizi di trasporto pubblico, la produzione di rifiuti e il benessere sociale. Grazie al raggiungimento della pre certificazione, Savona ha affiancato importanti realtà statunitensi ed asiatiche dimostrando di possedere la giusta visione amministrativa, lungimiranza politica e strategia imprenditoriale. Leed for City è importante perché offre sostenibilità ai cittadini e ha avviato il rilancio economico della città. Diventare una città sostenibile è un’ottima opportunità per aumentare la reputazione, rilanciare l’economia del territorio e per accrescere il senso di appartenenza della cittadinanza.

 

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