Ersel<\/strong><\/a>, in merito allo scenario macroeconomico globale e i riflessi sui mercati finanziari.<\/p>\nAnche nel mese di novembre il trend favorevole delle borse internazionali \u00e8 proseguito, con l’indice Standard&Poor’s che ha fatto registrare nuovi massimi assoluti proprio pochi giorni fa. I motivi sottostanti al trend di rialzo sono ancora una volta il comportamento favorevole delle banche centrali e un flusso di notizie favorevoli per quanto riguarda l’evoluzione della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina.<\/p>\n
L’ingrediente che per\u00f2 manca, e che avevamo gi\u00e0 sottolineato alcuni mesi fa \u00e8 una significativa svolta dei dati macroeconomici e micro. Infatti, anche nel mese di novembre, l’evidenza, sotto questo fronte, \u00e8 stata alquanto mista. Abbiamo ancora un settore manifatturiero che si colloca in una fase di recessione, e con segnali a macchia di leopardo, di moderata ripresa, soprattutto negli Stati Uniti e negli emergenti, e poi abbiamo un settore dei servizi che ha tenuto di pi\u00f9 durante tutta la parte prima parte dell’anno, ma che adesso sta mostrando qualche segnale di affaticamento, proprio perch\u00e9 continua la fase negativa nel settore manifatturiero, che si sta estendendo anche quello dei servizi.<\/p>\n
Guardando pi\u00f9 allo specifico le diverse aree, negli Stati Uniti abbiamo una buona tenuta del mercato occupazionale, anche a fronte di un calo degli investimenti. E proprio l’osservazione di queste due variabili potr\u00e0 decidere quello che sar\u00e0 lo scenario futuro per l’economia americana. Se le imprese limiteranno quello che si vede sul mercato occupazionale a non assumere nuovo personale, per\u00f2 senza evitare di fare noi dei licenziamenti, allora potremo dire che il peggio \u00e8 passato, per quanto riguarda l’economia americana, e ci assesteremo sul sentiero di crescita, magari moderato rispetto ai trimestri precedenti, per\u00f2 sempre di crescita. Se invece incominceremo a vedere anche nelle statistiche dei licenziati un aumento di questa metrica, allora la situazione per lo scenario americano si far\u00e0 pi\u00f9 delicata.<\/p>\n
Per quanto riguarda l’Europa, il malato in questo momento \u00e8 la Germania, e purtroppo seguita in questa statistica negativa dall’Italia. Anche qui il settore manifatturiero e quello pi\u00f9 esposto al commercio internazionale sono state le aree pi\u00f9 penalizzate, mentre i servizi a domanda interna hanno retto. Quello che stiamo vedendo \u00e8 una serie di statistiche prive di una direzione ben chiara. Sembra essersi arrestato il processo di deterioramento nella principale economia dell’area euro, e anche appunto nel settore manifatturiero, per\u00f2 non ci sono chiari segnali di una svolta verso il rialzo. Quello che si vede abbastanza nettamente \u00e8 un supporto positivo dato dagli aggregati monetari, a seguito anche del nuovo piano di stimolo voluto dalla Banca Centrale Europea. Per\u00f2 tardano queste metri che a scaricarsi sull’economia reale, ed a vedere una chiara svolta verso l’alto delle produzioni.<\/p>\n
Per quanto riguarda i mercati emergenti, in Cina si deve fronteggiare una volont\u00e0 di risollevare l’economia da quelli che sono gli effetti negativi della guerra commerciale con gli Stati Uniti, da un altro il bisogno impellente delle autorit\u00e0 cinesi che \u00e8 quello di non sollevare un’altra bolla speculativa sul mercato immobiliare o su quello dell’investimento. Ecco perch\u00e9 quindi le misure di stimolo varate dalle autorit\u00e0 cinesi sono fatte col contagocce, e volte a fronteggiare il calo dell’attivit\u00e0 produttiva senza anche qui imporre una decisa svolta verso l’alto agli indicatori di crescita.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Intervista ad Alberto Cattaneo, del team delle gestioni patrimoniali Ersel, in merito allo scenario macroeconomico globale e i riflessi sui mercati finanziari. Anche nel mese di novembre il trend favorevole delle borse internazionali \u00e8 proseguito, con l’indice Standard&Poor’s che ha fatto registrare nuovi massimi assoluti proprio pochi giorni fa. I motivi sottostanti al trend di […]<\/p>\n","protected":false},"author":62,"featured_media":26422,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[71],"tags":[58,159,87,93,68,125],"class_list":{"0":"post-26639","1":"post","2":"type-post","3":"status-publish","4":"format-video","5":"has-post-thumbnail","7":"category-mercati","8":"tag-come-investire-oggi","9":"tag-economia","10":"tag-macroeconomia","11":"tag-mercati-finanziari","12":"tag-mondo-della-finanza","13":"tag-view-di-mercato","14":"post_format-post-format-video"},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/26639","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/users\/62"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcomments&post=26639"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/26639\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/media\/26422"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fmedia&parent=26639"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcategories&post=26639"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Ftags&post=26639"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}