Kairos<\/strong><\/a>, ci spiega le motivazioni di questo rialzo e se durer\u00e0 ancora.<\/p>\nI fattori che non spiegano<\/h4>\n
Per capire se il rialzo azionario e il buon andamento del mercato obbligazionario continueranno, andiamo a vedere le ragioni di questo rialzo nell’ultimo anno, e cominciamo con tre fattori che sono stati enormemente al centro dell’attenzione di analisti ed economisti, e che per\u00f2, probabilmente, non spiegano questo rialzo. Il primo fattore,
\nnotissimo, \u00e8 la combinazione di Brexit e dei problemi tra Cina e Stati Uniti. Effettivamente il secondo di questi problemi, in particolare, hanno creato volatilit\u00e0 nei mercati, ma il loro peso lo possiamo quantificare in 4, 5 per cento all’ins\u00f9 o all’ingi\u00f9, a seconda di come sono andate le trattative. Al momento stanno andando bene, si suppone, e quindi abbiamo visto quest’ultima gamba di rialzo. Per\u00f2 certamente non si spiega un rialzo di quella portata che abbiamo visto, che \u00e8 del pi\u00f9 del 20 per cento. La seconda considerazione, il secondo fattore, \u00e8 che gli analisti erano, hanno guardato molto, \u00e8 la crescita economica. La crescita economica, in realt\u00e0, in questo anno \u00e8 scesa. Un anno fa, in quest’epoca, gli Stati Uniti crescevano ad una velocit\u00e0 superiore al 3 per cento. Oggi crescono a una velocit\u00e0 dell’uno per cento, e l’Europa era in stagnazione, quasi recessione, ed \u00e8 ancora oggi in stagnazione, quasi recessione, e l’Asia ha rallentato ulteriormente, quindi anche questo fattore non spiega. E quanto agli utili, gli utili in realt\u00e0, negli Stati Uniti, sono leggermente inferiori a quelli di un anno fa, in Europa sono di poco, di poco superiori, e quindi anche questo fattore non spiega il rialzo che c’\u00e8 stato.<\/p>\n
La vera ragione<\/h4>\n
In realt\u00e0, il vero fattore che ha creato le condizioni per il rialzo, \u00e8 stata la politica monetaria nei suoi due aspetti, il taglio dei tassi e la ripresa su scala globale del quantitative easing. Ricordiamo che un anno fa, a quest’epoca, non solo i tassi in America erano pi\u00f9 alti di tre quarti di punto, ma le attese erano per ulteriori rialzi di altrettanto, quindi un totale di un punto e mezzo, che invece oggi non abbiamo perch\u00e9 i rialzi temuti non ci sono stati, e invece abbiamo avuto tre ribassi dei tassi. In pi\u00f9 abbiamo avuto il quantitative easing ripreso in America, in forma leggermente diversa, ma \u00e8 pur sempre quantitative easing, mentre un anno fa eravamo ancora in quantitative tightening, cio\u00e8 la Fed ritirava dal mercato liquidit\u00e0, mentre oggi ha ripreso aggressivamente a immetterla. Quindi, questo fattore spiega ampiamente il rialzo che c’\u00e8 stato.<\/p>\n
Durer\u00e0?<\/h4>\n
Ci possiamo ora chiedere se questo rialzo durer\u00e0. Il fattore principale, la politica monetaria, non cambier\u00e0. Anche se l’economia dovesse riaccelerare, come tutti speriamo e come il mercato comincia a scontare, le banche centrali si sono impegnate per un lungo periodo a non alzare i tassi, mentre asimmetricamente, se l’economia dovesse ancora dare segni di debolezza, le banche centrali sono pronte ad abbassare ancora i tassi. Quanto agli utili \u00e8 prevista una modesta ripresa, cos\u00ec come una modesta ripresa \u00e8 prevista per l’economia globale. Quindi, questi tre fattori, messi insieme, ci indicano un mercato che dovrebbe tenere le posizioni che ha acquisito, e forse migliorare ancora nei prossimi mesi. L’unico fattore che il mercato ancora non sconta \u00e8 l’incertezza politica, che invece inizier\u00e0 a scontare probabilmente dalla met\u00e0 dell’anno prossimo, legata alle presidenziali americane, e la possibilit\u00e0 che il paese, ancora il paese guida dei mercati globali, cambi radicalmente politiche economiche, e questo creer\u00e0 volatilit\u00e0, e forse interromper\u00e0 il rialzo. Per\u00f2, per il momento le condizioni sono ancora favorevoli.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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