sistema<\/strong> intorno di cui fidarsi. La fiducia del mercato italiano nei confronti del sistema \u00e8 ancora bassa.<\/p>\nLa ricerca identifica anche quei soggetti che vogliono “decidere pi\u00f9 avanti nel tempo”, cio\u00e8 procrastinare le scelte finanziarie…<\/h2>\n
E’ il retaggio storico dell’Italia: finch\u00e9 la barca va… Ma se si ferma subito ed affonda? E questo rischio \u00e8 molto forte. Le incognite e le insidie dei mercati di oggi sono tali che richiedono un’attenzione costante.<\/p>\n
Le potenzialit\u00e0 odierne dei mercati sono enormi; gli italiani hanno enormi risparmi<\/strong> da liberare per investimenti; si creerebbe cos\u00ec pi\u00f9 valore ed un effetto moltiplicatore della ricchezza. Purtroppo ci\u00f2 significa assumersi responsabilit\u00e0 verso la propria famiglia, e guardare avanti.<\/p>\nInfatti, welfare e posti di lavoro, come garanzia, sono venuti meno…<\/h2>\n
Esatto. Altro dato che deve far riflette \u00e8 la mancanza di diversificazione<\/strong>. Siamo ancora a solo uno, due strumenti finanziari per portafoglio medio degli italiani; per contro in Francia, ad esempio, siamo ad una media di cinque, sei.<\/p>\nC’\u00e8 quindi una panorama enorme, come opportunit\u00e0, dal punto di vista degli operatori. E dal punto di vista del mercato c’\u00e8 chiaramente un’offerta senza precedenti.<\/p>\n
C’\u00e8 quindi anche responsabilit\u00e0 di chi affianca il mondo finanziario? Quindi banche, assicurazioni, SIM?<\/h2>\n
In America prima, e poi in Europa, arriv\u00f2 una legge che si chiamava “conosci il tuo cliente”<\/strong>. Cio\u00e8, identificarlo. Oggi bisogna capovolgere il concetto, andando veramente a conoscerlo. Bisogna entrare nell’ottica delle esigenze<\/strong> e del servizio<\/strong> al cliente, non solo della mera conoscenza. E’ un vero salto culturale.<\/p>\nI clienti forse non si conoscono neanche da soli. Chi ha un grado decoroso di educazione finanziaria crede addirittura di saperne pi\u00f9 del proprio consulente…<\/h2>\n
E’ una falsa<\/strong> sensazione di sicurezza. Negli ultimi anni c’\u00e8 stata una diffusa sensazione che tutto andasse bene, e che tutto salisse, per dirla con gli americani, con la marea<\/strong>. Non \u00e8 cos\u00ec, chiaramente. Appena qualcosa cambia, le persone entrano in crisi, perch\u00e9 non hanno le basi per poter fare da soli.<\/p>\nNon \u00e8 pi\u00f9 il mercato dell’investitore fai da te. Chi pensa di aver capito tutte le dinamiche, in realt\u00e0 non ha capito niente. L’investitore che ha tutte le risposte non ha capito la domanda, come diceva Templeton.<\/p>\n
Nonostante tutto, il risparmiatore italiano ha una certa ansia finanziaria. Ognuno di noi vorrebbe trovare delle soluzioni…<\/h2>\n
Ci sono vari fattori. E’ la societ\u00e0 del benessere. Creare dei moltiplicatori<\/strong> di ricchezza \u00e8 fondamentale con guadagni cos\u00ec ristretti in tanti campi. L’ansia c’\u00e8, certamente, Quindi bisogna far lavorare il denaro ove sia possibile, perch\u00e9 non ci sono pi\u00f9 le soddisfazioni retributive di una volta. Una piccola quantit\u00e0 da investire nel risparmio spesso fa la differenza.<\/p>\nNon abbiamo pi\u00f9 le stesse certezze. anche nei confronti dei figli. Se non si pianifica, non si va da nessuna parte…<\/h2>\n
Studio<\/strong>, salute<\/strong>, pensione<\/strong>, lavoro<\/strong>, risparmio<\/strong>. Sono cinque punti di una mano invisibile che dovrebbe spingere il paese verso l’alto.\u00a0E passano tutti per gli oltre 4000 miliardi di risparmio degli italiani. Questo \u00e8 uno zoccolo duro che non \u00e8 stato intaccato da niente. Va preservato e coltivato.\u00a0Attraverso un percorso formativo che passi da informazione e formazione gli italiani devono acquisire sicurezza finanziaria<\/strong>.<\/p>\nChe sensazioni ci sono state leggendo questa ricerca in anteprima?<\/h2>\n
Purtroppo ci sono limiti<\/strong> nel rapporto tra italiani e mercati finanziari che continuano a riproporsi ogni anno. Il nuovo mercato finanziario \u00e8 fatto su misura per l’economia digitale<\/strong>. C’\u00e8 quindi il rischio che si allarghi ancora di pi\u00f9 il gap tra chi \u00e8 in grado di comprendere queste nuove dinamiche e chi non vuole, o non pu\u00f2, farlo. Quindi si rischia di farsi ingannare da false promesse, senza un’educazione finanziaria adeguata. Il mondo \u00e8 cambiato anche per la finanza.<\/p>\nNon c’\u00e8 il rischio di essere anacronistici volendo fornire un’eduzione finanziaria basata sugli stilemi del passato? Ha senso parlare ancora, per esempio, di assegni?<\/h2>\n
A volte si inseguono trend che sono gi\u00e0 in scomparsa. Oggi si parla di cashless society<\/strong>, ovvero societ\u00e0 in cui non si usa pi\u00f9 il contante. Basta pensare al Telepass<\/strong>. Oggi serve per le autostrade; in futuro ci pagheremo l’autogrill, il parcheggio, la benzina. E vorr\u00e0 dire che staranno cambiando gli strumenti di pagamento.<\/p>\nCosa si pu\u00f2 fare di concreto?<\/h2>\n
La prima responsabilit\u00e0 \u00e8 nei confronti della propria famiglia. La famiglia \u00e8 un patrimonio<\/strong>, ed il risparmio \u00e8 il patrimonio della famiglia. E’ importante che la famiglia sappia come viene amministrato il proprio patrimonio. Quindi devono esserci persone responsabili<\/strong> e competenti<\/strong> a gestirlo. Dei professionisti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Puntata speciale presso gli studi de “Il Sole 24 Ore” in cui viene presentata la nuova ricerca Consob sulle abitudini finanziarie degli italiani che sanno risparmiare ma non conoscono ancora il mercato degli investimenti. Manca l\u2019educazione finanziaria. Ospite Alessandro Plateroti, Vicedirettore de \u201cIl Sole 24 Ore\u201d.<\/p>\n
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