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{"id":23740,"date":"2017-02-12T00:00:00","date_gmt":"2017-02-11T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.dadamoney.com\/economia-circolare-rivoluzione-arrivo\/"},"modified":"2019-12-18T12:27:24","modified_gmt":"2019-12-18T11:27:24","slug":"economia-circolare-rivoluzione-arrivo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.dadamoney.com\/?p=23740","title":{"rendered":"Economia circolare. Una rivoluzione in arrivo | TED Talks"},"content":{"rendered":"

Economia circolare. Una rivoluzione in arrivo | TED Talks<\/h2>\n

Che cosa si impara quando si naviga in tutto il mondo da soli? Quando il navigatore solitario Ellen MacArthur<\/a><\/strong> fece il giro del mondo – portando tutto ci\u00f2 di cui aveva bisogno con\u00a0lei – \u00e8 tornata con una nuova visione del modo in cui funziona il mondo. Un luogo di cicli di incastro e di risorse limitate, dove le decisioni che prendiamo oggi influenzano ci\u00f2 che resta per domani . Lei\u00a0propone un nuovo modo audace di vedere i sistemi economici del mondo: non come lineari, ma come una economia circolare,\u00a0dove tutto cambia.<\/p>\n

Ascoltiamola in questo video per la serie TED Talks<\/a><\/strong>, dove descrive come ha avuto l’idea che, gi\u00e0 da qualche anno, sta rivoluzionando l’economia.<\/p>\n

L’inizio<\/h2>\n

Da bambini,<\/span> ogni cosa \u00e8 possibile.<\/span> La sfida, molto spesso, \u00e8 continuare a crederlo una volta cresciuti.<\/span> A quattro anni,<\/span> ho avuto l’opportunit\u00e0 di andare in barca a vela per la prima volta.\u00a0Non dimenticher\u00f2 mai l’emozione di avvicinarci alla costa.<\/span> Non dimenticher\u00f2 mai<\/span> la sensazione di avventura mentre mi imbarcavo<\/span> e fissavo la minuscola cabina per la prima volta.<\/span> Ma la sensazione pi\u00f9 straordinaria fu la sensazione di libert\u00e0,<\/span> la sensazione che provai quando issammo le vele.<\/span> A quattro anni,<\/span>era il senso pi\u00f9 grande di libert\u00e0 che potessi mai immaginare.<\/span> Decisi in quel momento che un giorno, in qualche modo,<\/span> avrei veleggiato intorno al mondo.<\/span><\/span><\/p>\n

Gli sforzi<\/h2>\n

Feci perci\u00f2 il possibile per avvicinarmi a quel sogno.<\/span> A 10 anni mettevo da parte il resto dei soldi del pranzo a scuola.<\/span> Ogni giorno per otto anni, ho mangiato pur\u00e8 e fagioli stufati,<\/span> che costavano 4 penny l’uno, e la salsa era gratis.<\/span> Ogni giorno ammucchiavo il resto in cima al mio salvadanaio,<\/span> e quando la pila raggiungeva la sterlina, la mettevo dentro,<\/span> e facevo una croce su uno dei 100 quadrati che avevo disegnato su un foglio.<\/span> Alla fine comprai una piccola barchetta.<\/span> Trascorrevo ore seduta l\u00ec in giardino sognando il mio obiettivo.<\/span> Leggevo ogni libro che potevo sulla navigazione,<\/span> e poi, dopo che a scuola mi dissero<\/span> che non ero abbastanza intelligente per fare la veterinaria,<\/span> lasciai la scuola a 17 anni per fare pratica di vela.<\/span><\/p>\n

Il progetto parte 1<\/h2>\n

Immaginate cosa provai solo quattro anni pi\u00f9 tardi,<\/span> seduta in una sala riunioni<\/span> di fronte a una persona che sapevo avrebbe potuto far avverare il mio sogno.<\/span> Mi sembrava che la mia vita dipendesse da quel momento,<\/span> e incredibilmente, disse di s\u00ec.<\/span> Potevo a malapena trattenere l’entusiasmo durante il mio primo incontro di design,<\/span> mentre progettavo una barca con cui avrei veleggiato<\/span> da sola intorno al mondo.<\/span> Da quel primo incontro al traguardo della corsa,<\/span> tutto \u00e8 stato come me l’ero immaginato.<\/span> Come nei miei sogni, ci sono state parti fantastiche e parti difficili.<\/span> Abbiamo mancato un iceberg per sei metri.<\/span> Per nove volte mi sono arrampicata sull’albero maestro alto 27 m.<\/span> Ci siamo capovolte nell’Oceano Antartico.<\/span> Ma i tramonti, la fauna selvatica e il senso di lontananza<\/span> erano da mozzare il fiato.<\/span><\/p>\n

Il progetto parte 2<\/h2>\n

Dopo tre mesi per mare, a solo 24 anni,<\/span> ho ottenuto un secondo posto.<\/span> Mi piacque cos\u00ec tanto che dopo sei mesi<\/span> decisi di navigare di nuovo per il mondo, ma non per una gara questa volta:<\/span> per cercare di essere la persona pi\u00f9 veloce di sempre<\/span> a veleggiare in solitario intorno al mondo senza soste.<\/span> Per far questo, mi serviva un’altra barca:<\/span>pi\u00f9 grande, pi\u00f9 larga, pi\u00f9 veloce, pi\u00f9 potente.<\/span> Per darvi un’idea, mi potevo arrampicare all’interno dell’albero maestro<\/span> proprio fino alla cima.<\/span><\/p>\n

Lunga 23 metri, larga 18 metri.<\/span> La chiamai affettuosamente Moby.<\/span> Era un multiscafo.<\/span> Quando la costruimmo, nessuno era mai riuscito a navigare in solitario<\/span> senza soste intorno al mondo, anche se molti ci avevano provato,<\/span> ma mentre la costruivamo, un francese prese una barca pi\u00f9 grande del 25%<\/span> e non solo ci riusc\u00ec, ma abbass\u00f2 il record da 93 giorni a 72.<\/span> Il livello era ora molto, molto pi\u00f9 alto.<\/span><\/p>\n

Le barche<\/h2>\n

Queste barche erano emozionanti da governare.<\/span> Questa era una barca a vela da training a largo della costa francese.<\/span> La conosco bene perch\u00e9 ero uno dei cinque membri dell’equipaggio a bordo.<\/span> Tutto stava andando bene, ma ci vollero solo cinque secondi<\/span> perch\u00e9 il nostro mondo diventasse nero e finissimo sott’acqua,<\/span> e quei cinque secondi scorrono velocemente.<\/span> Guardate quanto \u00e8 basso il mare sotto quelle persone.<\/span> Immaginate una cosa simile, da soli, nell’Oceano Antartico<\/span> immersi nell’acqua ghiacciata, a migliaia di chilometri da terra.<\/span><\/p>\n

Gli sforzi<\/h2>\n

Era il giorno di Natale.<\/span> Stavo avanzando nell’Oceano Antartico a sud dell’Australia.<\/span> Le condizioni erano orribili.<\/span> Mi stavo avvicinando a un’area dell’oceano<\/span> che era lontana 2.000 miglia dalla citt\u00e0 pi\u00f9 vicina.<\/span> La terra pi\u00f9 vicina era l’Antartide, e le persone pi\u00f9 vicine<\/span> erano quelle sopra di me nella Stazione Spaziale Europea.<\/span>\u00a0Si \u00e8 davvero in mezzo al nulla.<\/span> Se vi serve aiuto,<\/span> e siete ancora vivi,<\/span> ci vogliono quattro giorni perch\u00e9 una barca vi raggiunga<\/span> e altri quattro giorni perch\u00e9 la barca vi riporti in porto.<\/span> Nessun elicottero pu\u00f2 raggiungervi l\u00e0,<\/span> e nessun aereo pu\u00f2 atterrare.<\/span><\/p>\n

Stavamo lottando contro una grande tempesta.<\/span> Il vento soffiava ad ottanta nodi,<\/span> era troppo forte per me e la mia barca.<\/span> Le onde erano alte gi\u00e0 tra i 12 e i 15 metri,<\/span> e gli spruzzi delle onde che si infrangevano<\/span> venivano soffiati orizzontalmente, come la neve durante una bufera.<\/span> Se non navigavamo abbastanza in fretta, la tempesta ci avrebbe inghiottito,<\/span> e ci avrebbe o capovolto o fatto a pezzi.<\/span> Ci stavamo letteralmente tenendo stretti alle nostre vite,<\/span> eravamo sul filo del rasoio.<\/span><\/p>\n

Al volante<\/h2>\n

La velocit\u00e0 che mi serviva disperatamente comportava dei pericoli.<\/span> Sappiamo com’\u00e8 guidare una macchina a 40, 50, 60 chilometri all’ora.<\/span> Non \u00e8 tanto stressante. Ci possiamo concentrare.<\/span> Possiamo accendere la radio.<\/span> Andate per\u00f2 a 80, 90, 100, accelerate fino a 120, 130, 140 km\/h.<\/span> Le vostre nocche sono bianche e tenete stretto il volante.<\/span> Ora provate a guidare di notte,<\/span> senza tergicristalli, parabrezza, fari o freni.<\/span> Ecco com’\u00e8 l’Oceano Antartico.<\/span><\/p>\n

Potete immaginare<\/span> che sarebbe piuttosto difficile dormire in questa situazione,<\/span> anche come passeggero.<\/span> Ma non siete un passeggero.<\/span> Siete soli su una barca su cui potete a stento stare in piedi,<\/span> e dovete prendere ogni decisione a bordo.<\/span> Ero completamente esausta, fisicamente e mentalmente.<\/span> Otto cambi di vela in dodici ore.<\/span> La vela maestra pesava il triplo del mio peso corporeo,<\/span> e dopo ogni cambio,<\/span> crollavo a terra zuppa di sudore,<\/span> con la gelida aria dell’Oceano che mi bruciava la gola.<\/span><\/p>\n

Ed infine uscimmo…<\/h2>\n

Ma l\u00ec fuori, i momenti pi\u00f9 difficili e deprimenti<\/span> vengono spesso contrastati da momenti meravigliosi.<\/span> Alcuni giorni dopo, uscimmo dal periodo deprimente.<\/span> Contro ogni previsione, stavamo riuscendo a battere il record<\/span> nonostante quella depressione.<\/span> Il cielo era libero, la pioggia si era fermata,<\/span> e i mostruosi mari intorno a noi si erano trasformati<\/span> in bellissime montagne al chiaro di luna.<\/span><\/p>\n

Realizzazioni<\/h2>\n

\u00c8 difficile da spiegare, ma si \u00e8 in una modalit\u00e0 diversa l\u00e0 fuori.<\/span> La vostra barca \u00e8 tutto il vostro mondo,<\/span> e quello che portate con voi quando partite \u00e8 tutto ci\u00f2 che avete.<\/span> Se vi dicessi ora: “Andate a Vancouver<\/span> e prendete tutto il necessario per sopravvivere per i prossimi tre mesi”,<\/span> sarebbe un’impresa ardua.<\/span> Vi servono cibo, carburante, vestiti,<\/span> perfino carta igienica e dentifricio.<\/span><\/p>\n

Ecco cosa facciamo,<\/span> e quando partiamo gestiamo tutto<\/span> fino all’ultima goccia di diesel e all’ultimo pacchetto di cibo.<\/span> Nessun’altra esperienza<\/span> avrebbe potuto farmi capire meglio la definizione della parola “finito”.<\/span> Quello che portiamo \u00e8 tutto ci\u00f2 che abbiamo.<\/span> Non c’\u00e8 altro.<\/span><\/p>\n

E mai nella mia vita avevo esteso quella definizione di finito<\/span> che avevo avvertito a bordo ad altro che non fosse la navigazione<\/span> finch\u00e9 non uscii dalla barca al traguardo dopo aver battuto il record.<\/span><\/p>\n

L’illuminazione<\/h2>\n

Improvvisamente ho unito i puntini.<\/span> La nostra economia globale non \u00e8 diversa.<\/span> Dipende completamente da materiali finiti<\/span> che abbiamo solo una volta nella storia dell’umanit\u00e0.<\/span> \u00c8 stato un po’ come vedere qualcosa di inaspettato sotto una roccia<\/span> e avere due alternative:<\/span> o scansare la roccia<\/span> e scoprirne di pi\u00f9, o mettere la roccia a posto<\/span> e continuare il mio lavoro da sogno navigando intorno al mondo.<\/span><\/p>\n

Ho scelto la prima.<\/span> Ho scansato la roccia e ho intrapreso un nuovo viaggio di scoperta,<\/span> parlando con dirigenti, esperti, scienziati, economi,<\/span> per cercare di capire come funzioni la nostra economia globale.<\/span> La mia curiosit\u00e0 mi ha condotto in posti straordinari.<\/span><\/p>\n

Foto<\/h2>\n

In questa foto siamo nell’inceneritore di una centrale alimentata a carbone.<\/span> Ero affascinata dal carbone, fondamentale per i bisogni dell’economia globale,<\/span> ma anche molto vicino alla mia famiglia.<\/span> Il mio bisnonno era un minatore di carbone,<\/span> e trascorse 50 anni della sua vita sotto terra.<\/span> Questa \u00e8 una sua foto, e quando la guardate,<\/span> vedete qualcuno di un’altra epoca.<\/span> Nessuno indossa pantaloni con una vita cos\u00ec alta<\/span> al giorno d’oggi. <\/span>Quella sono io col mio bisnonno,<\/span> e tra parentesi, quelle non sono le sue vere orecchie.<\/span><\/p>\n

Eravamo uniti. Ricordo che mi sedevo sulle sue ginocchia<\/span> e ascoltavo le sue storie sulla miniera.<\/span> Parlava del cameratismo sotto terra,<\/span> e del fatto che i minatori conservavano le croste dei loro panini<\/span> per darle ai pony con cui lavoravano sotto terra.<\/span> Mi sembra ieri.<\/span> E nel mio viaggio di scoperta,<\/span> sono andata sul sito della World Coal Association<\/span> e al centro della homepage c’era scritto:<\/span> “Ci rimangono circa 118 anni di carbone.”<\/span> E pensavo, b\u00e8, accadr\u00e0 ben dopo la mia morte,<\/span> ed \u00e8 una cifra molto pi\u00f9 alta delle previsioni del petrolio.<\/span> Ma ho fatto i conti e mi sono resa conto che il mio bisnonno<\/span> era nato esattamente 118 anni prima,<\/span> e che mi sono seduta sulle sue ginocchia fino agli 11 anni,<\/span> e ho capito che 118 anni non sono niente<\/span> nel tempo, n\u00e9 nella storia.<\/span><\/p>\n

La nuova sfida. I materiali<\/h2>\n

Ci\u00f2 mi ha fatto prendere una decisione che mai avrei pensato di prendere:<\/span> lasciare lo sport della navigazione in solitario<\/span> e concentrarmi sulla sfida pi\u00f9 grande che avessi mai incrociato:<\/span> il futuro dell’economia globale.<\/span><\/p>\n

Mi sono resa subito conto che non si trattava solo di energia,<\/span> ma anche di materiali.<\/span> Nel 2008 ho letto uno studio scientifico<\/span> che esaminava gli anni che ci rimangono<\/span> di materiali preziosi che estraiamo dalla terra:<\/span> rame, 61; stagno, zinco, 40; argento, 29.<\/span> Le cifre potrebbero non essere esatte, ma sapevamo che sono materiali finiti.<\/span> Li abbiamo solo una volta.<\/span> Eppure, la velocit\u00e0 con cui li usiamo \u00e8 aumentata rapidamente,<\/span> esponenzialmente.<\/span><\/p>\n

Con pi\u00f9 persone al mondo, con pi\u00f9 roba,<\/span> abbiamo assistito a cento anni di declino dei prezzi<\/span> di queste materie basiche cancellati in soli dieci anni.<\/span> E ci\u00f2 influenza tutti noi.<\/span> I prezzi sono diventati talmente instabili<\/span> che nel 2011, in Europa,<\/span> i costruttori di auto hanno assistito in media<\/span> a un aumento dei prezzi delle materie prime<\/span> di 500 milioni di euro.<\/span>\u00a0Aumento che ha spazzato via met\u00e0 dei loro profitti<\/span> a causa di qualcosa su cui non hanno alcun controllo.<\/span><\/p>\n

Lezioni di vita<\/h2>\n

Pi\u00f9 imparavo, pi\u00f9 ho cominciato a cambiare la mia vita.<\/span> Ho cominciato a viaggiare meno, a fare meno, a usare meno.<\/span> Mi sembrava che fare di meno fosse la scelta giusta.<\/span> Ma mi metteva a disagio.<\/span> Non mi sembrava giusto.<\/span> Mi sembrava che stessimo prendendo tempo.<\/span> Stavamo centellinando le cose.<\/span> Anche se tutti fossero cambiati, il problema non si sarebbe risolto.<\/span> Non avrebbe aggiustato il sistema.<\/span> Era un passo vitale nella transizione, ma ci\u00f2 che mi colpiva era:<\/span> nella transizione verso cosa? Qual era la soluzione efficace?<\/span><\/p>\n

Comprendere l’economia di oggi<\/h2>\n

Mi resi conto che il sistema stesso, la struttura in cui viviamo,<\/span> \u00e8 fondamentalmente imperfetto,<\/span> e ho capito infine<\/span> che il nostro sistema operante, il modo in cui funziona l’economia,<\/span> il modo in cui \u00e8 costruita l’economia, \u00e8 un sistema di per se stesso.<\/span> In mare dovevo capire sistemi complessi.<\/span> Dovevo prendere numerosi input,<\/span> dovevo processarli<\/span> e dovevo capire il sistema per vincere.<\/span> Dovevo dargli un senso.<\/span>Mentre esaminavo l’economia globale, mi resi conto che anch’essa \u00e8 un sistema,<\/span> ma non \u00e8 un sistema a lungo termine.<\/span><\/p>\n

Economia circolare<\/h2>\n

E mi sono resa conto che sono 150 anni<\/span> che perfezioniamo quella che \u00e8 di fatto un’economia lineare,<\/span> in cui estraiamo un materiale,<\/span> ne creiamo qualcosa e poi infine<\/span> quel prodotto viene gettato via, e s\u00ec, parte lo ricicliamo,<\/span> ma alla fin fine \u00e8 un tentativo di recuperare il possibile,<\/span> non \u00e8 intenzionale.<\/span> \u00c8 un’economia che fondamentalmente non pu\u00f2 avere lungo termine,<\/span> e se sappiamo di avere materiali finiti,<\/span> perch\u00e9 costruiamo un’economia che di fatto consuma le cose,<\/span> che crea rifiuti?<\/span> La vita esiste da miliardi di anni<\/span> e si adatta continuamente per usare al meglio i materiali.<\/span> \u00c8 un sistema complesso al cui interno, tuttavia, non c’\u00e8 spreco.<\/span> Tutto \u00e8 metabolizzato.<\/span> Non \u00e8 affatto un’economia lineare, ma \u00e8 una economia circolare.<\/span><\/p>\n

Sensazioni. La Ellen MacArthur Foundation<\/h2>\n

Mi sentii come quella bambina in giardino.<\/span> Per la prima volta nel mio nuovo viaggio, riuscivo a vedere dove eravamo diretti.<\/span> Se potessimo costruire un’economia che usa le cose invece di consumarle, un’economia circolare,\u00a0<\/span>potremmo costruire un futuro davvero a lungo termine.<\/span> Ero emozionata.<\/span> Era qualcosa per cui lavorare.\u00a0<\/span>Sapevamo dove eravamo diretti. Dovevamo solo lavorare per arrivare l\u00e0,<\/span> ed \u00e8 proprio con questo obiettivo<\/span> che abbiamo creato la Ellen MacArthur Foundation nel settembre 2010.<\/span><\/p>\n

Cosa fa la Fondazione<\/h2>\n

Molte scuole di pensiero ci hanno ispirato questo modello:<\/span> la simbiosi industriale, l’economia delle prestazioni,<\/span> il consumo collaborativo, la biomimetica,<\/span> e ovviamente, la progettazione Cradle to Cradle.<\/span> I materiali sarebbero definiti tecnici o biologici;<\/span>\u00a0i rifiuti sarebbero eliminati completamente,<\/span> e avremmo un sistema che potrebbe funzionare<\/span> a lungo termine.<\/span><\/p>\n

Come sarebbe l’economia circolare<\/h2>\n

Come sarebbe allora questa economia?<\/span> Forse non compreremo lampadari, ma pagheremo per l’uso della luce,<\/span> e i produttori recupererebbero i materiali<\/span> e cambierebbero i lampadari quando abbiamo prodotti pi\u00f9 efficienti.<\/span> E se gli imballaggi fossero non tossici, e si potessero sciogliere in acqua<\/span> e potessimo berli? Non diventerebbero mai rifiuti.<\/span> E se i motori fossero ri-fabbricabili,<\/span> e potessimo recuperare i componenti<\/span> e ridurre significativamente la richiesta di energia?<\/span> Se potessimo recuperare i componenti delle schede elettroniche, riusarli,<\/span> e recuperare quindi i materiali interni<\/span> tramite una seconda fase?<\/span><\/p>\n

E se potessimo raccogliere i rifiuti alimentari, umani?<\/span> Se potessimo trasformarli in fertilizzanti, calore, energia,<\/span> rimettendo in contatto i sistemi nutritivi,<\/span> e ricostruendo il capitale naturale?<\/span> E le macchine \u2014 vogliamo spostarci.<\/span> Ma non abbiamo bisogno di possedere i materiali interni.<\/span> Potrebbero le macchine diventare un servizio<\/span> e fornirci mobilit\u00e0 in futuro?<\/span> Tutto ci\u00f2 sembra straordinario, ma non sono solo idee,<\/span> sono reali oggi,<\/span> e sono l’avanguardia dell’economia circolare.<\/span> Dobbiamo espanderle ed ingrandirle.<\/span><\/p>\n

Spostarsi<\/h2>\n

Come ci si sposta dal lineare alla economia circolare?<\/span> Io e la mia squadra abbiamo pensato che avreste voluto lavorare<\/span> con le maggiori universit\u00e0 al mondo,<\/span> con le imprese principali del mondo,<\/span> con le maggiori piattaforme al mondo,<\/span> e con i governi.<\/span> Abbiamo pensato che avreste voluto lavorare con i migliori analisti<\/span>per chiedere loro:<\/span> “Pu\u00f2 l’economia circolare scollegare la crescita dai limiti delle risorse?<\/span> Pu\u00f2 l’economia circolare ricostruire il capitale naturale?<\/span> Potrebbe sostituire l’uso attuale di fertilizzante chimico?”<\/span><\/p>\n

S\u00ec \u00e8 la risposta allo scollegamento,<\/span> e s\u00ec, potremmo riciclare il fertilizzante<\/span> per ben altre 2,7 volte.<\/span> Ma ci\u00f2 che pi\u00f9 mi ha colpito dell’economia circolare<\/span> \u00e8 stata la sua capacit\u00e0 di ispirare i giovani.<\/span> Quando i giovani vedono l’economia attraverso lenti circolari,<\/span> vedono nuove opportunit\u00e0 sullo stesso orizzonte.<\/span> Possono usare la loro creativit\u00e0 e le loro conoscenze<\/span> per ricostruire l’intero sistema,<\/span> \u00e8 l\u00ec per questo,<\/span> e pi\u00f9 velocemente lo facciamo, meglio \u00e8.<\/span><\/p>\n

Conclusioni<\/h2>\n

Possiamo ottenerlo durante le loro vite?<\/span> \u00c8 davvero possibile?<\/span> Credo di s\u00ec.<\/span> Ripensando alla vita del mio bisnonno, tutto \u00e8 possibile.<\/span> Quando nacque, c’erano solo 25 auto al mondo;<\/span> erano appena state inventate.<\/span> Quando aveva 14 anni, ci fu il primo volo della storia.<\/span> Ora ci sono 100.000 voli charter<\/span> ogni giorno.<\/span> Quando aveva 45 anni, costruimmo il primo computer.<\/span><\/p>\n

Per molti non si sarebbe diffuso, e invece prese piede,<\/span> e solo 20 anni dopo l’abbiamo trasformato in microchip<\/span> e solo in questa stanza oggi ce ne saranno migliaia.<\/span> Dieci anni prima che morisse, fu creato il primo cellulare.<\/span> Non era molto tascabile, a dire la verit\u00e0,<\/span> ma oggi lo \u00e8,<\/span> e quando il mio bisnonno lasci\u00f2 questa terra, arriv\u00f2 Internet.<\/span> Oggi possiamo fare di tutto,<\/span> ma soprattutto,<\/span> oggi abbiamo un piano.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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