La crisi ha cambiato i portafogli degli italiani, complici i bassi tassi d\u2019interesse che, come conferma M. Platero, resteranno tali ancora a lungo. Cambiano le condizioni economiche, cambiano gli strumenti finanziari ad iniziare dai PIR. Leopoldo Gasbarro ne parla con Carlotta Scozzari<\/a><\/strong>, giornalista finanziaria di Business Insider Italia<\/a><\/strong>, nella trasmissione Mercati Che Fare<\/a><\/strong> per TGcom24<\/a><\/strong>.<\/p>\n Era il 2007 quando le prime societ\u00e0 americane attive nel mercato dei mutui subprime hanno iniziato a fallire. I primi segnali di una crsi che ebbe il suo culmine nel 2008, con il crack di Lehman Brothers.Crisi che si \u00e8 poi velocemente propagata oltreoceano. Sono passati dieci\u00a0anni da allora, e le abitudini dei risparmiatori italiani sono profondamente cambiate.<\/p>\n Prendendo in esame i dati pubblicati da Banca d’Italia sulla ricchezza delle famiglie, e paragonando gli asset in portafoglio nel 2007 con quelli del 2014, si notano doverse cose. Possiamo natare come sia aumentata notevolmente la liquidit\u00e0. I depositi bancari sono infatti cresciuti del 17,43%. Isolando poi solo le somme presenti sui conti correnti, l’aumento \u00e8 del 30,64%.<\/p>\n Anche il risparmio gestito ha fatto registrare un segno positivo, con un +5,77% sui fondi comuni. Le polizze vita arrivano addirittura a +42,44%. In netto calo, invece, il settore obbligazionario, che segna -28,25%. Il decremento sui titoli pubblici italiani \u00e8 addirittura del -33,76%. Complice del tutto \u00e8 anche probabilmente l’effetto dei tassi a zero, che ha portato i rendimenti al minimo storico.<\/p>\n Perch\u00e9 tutto questo? Per mettersi al riparo da possibili perdite, dal bail-in<\/a><\/strong> o da imprevisti? Di certo l’opzione liquidit\u00e0 fa pensare ad un’incertezza di fondo, una scelta rimandata al domani. Peccato, per\u00f2, che anche il non scegliere rappresenti un costo.<\/p>\n Ma cosa sono i PIR, di cui si sta parlando tanto?<\/strong><\/p>\n Dedicati ai piccoli investitori, i piani individuali di risparmio<\/strong> (PIR) vogliono veicolare risorse verso le piccole e medie imprese italiane. Sono uno strumento di investimento di medio e lungo periodo.<\/p>\n piani individuali di risparmio sono stati creati come forma di investimento a medio termine, capace di veicolare i risparmi verso le imprese italiane, e in particolare verso le piccole e medie imprese. Saranno proposti e gestiti da societ\u00e0 di gestione del risparmio<\/strong> (SGR). E sono riservati alle persone fisiche.<\/p>\n I piani individuali di risparmio<\/strong> sono uno strumento dedicato in particolare ai piccoli investitori. Ogni singolo PIR non pu\u00f2 superare i 30mila euro di investimento\u00a0e un singolo investitore non pu\u00f2 superare i 150mila euro di investimento. Per saperne di pi\u00f9 leggi l’articolo su\u00a0SoldiOnline<\/a>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La crisi ha cambiato i portafogli degli italiani, complici i bassi tassi d\u2019interesse che, come conferma M. Platero, resteranno tali ancora a lungo. Cambiano le condizioni economiche, cambiano gli strumenti finanziari ad iniziare dai PIR.<\/p>\n https:\/\/www.bancamediolanum.it\/mercati-che-fareCome \u00e8 cambiata la modalit\u00e0 di approccio al risparmio? Come sono cambiati i nostri portafogli? Come sono cambiati\u00a0i numeri della dislocazione del risparmio degli italiani?<\/h2>\n
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