Tassi, fattori di rischio e soluzioni per il 2017. Le prospettive di ETF Securities<\/a><\/strong> secondo Massimo Siano<\/a><\/strong>, Head of Southern Europe.<\/p>\n Il 2017, dopo cinque anni, sar\u00e0 quello in cui daremo l’addio ai tassi a zero. O le banche centrali principali aumenteranno i tassi, o fermeranno il quantitative easing. Nel peggiore dei casi aumenter\u00e0 inflazione. Questo fatto \u00e8 dovuto alla Cina, che ha smesso di importare deflazione. I prezzi alla produzione cinesi sono pi\u00f9 cari dell’anno precedente. Quando accade ci\u00f2, i consumi mondiali diventano pi\u00f9 cari, e quindi c’\u00e8 un problema d’inflazione globale. Per questo avremo tassi un po’ pi\u00f9 alti.<\/p>\n Per l’Italia vuol dire di fare immediatamente le riforme, perch\u00e9 un conto \u00e8 farle a tasso zero, un conto farle con tassi elevati. Il rischio Italia rimane quindi molto elevato perch\u00e9 c’\u00e8 incertezza politica. Non solo, ma negli ultimi cinque anni non \u00e8 stato fatto niente. L’Italia per crescere dovrebbe tagliare fortemente la spesa pubblica. Non solo quella corrente, ma anche quella strutturale.<\/p>\n <\/p>\n Due rischi serissimi nel 2017. La Turchia \u00e8 sull’orlo della guerra civile. La lira turca sta franando. Per coloro che hanno investimenti in questa valuta attratti dai tassi di interesse, si raccomanda massima attenzione. Lira turca e sterlina, ancor pi\u00f9 tragicamente, hanno avuto un 2016 praticamente identico contro il dollaro.<\/p>\n Il secondo rischio, altrettanto grave, \u00e8 quello della Brexit, che dal punto di vista geopolitico potrebbe contagiare anche l’Europa.<\/p>\nNel 2017 daremo l’addio ai tassi a zero<\/h2>\n
Gran Bretagna e Turchia i fattori di rischio dei prossimi mesi<\/h2>\n
Ecco le soluzioni di investimento per il 2017<\/h2>\n