Il progetto di biotecnologia europeo “Chassy<\/strong>“, coordinato da sei Universit\u00e0, sta provando a sostituire i prodotti petrolchimici presenti nelle nostre medicine, cosmetici, plastiche e carburanti con organismi unicellulari: la base per nuovi prodotti biologici. Decisamente pi\u00f9 “nature-friendly”.<\/p>\n Alla ricerca della biotecnologia che ci cambia il mondo,<\/strong>\u00a0anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Quante volte, ad esempio, abbiamo sentito parlare dell’inquinamento plastico degli oceani? Tante di quelle volte che, ormai, siamo diventati un po’ tutti esperti, cercando pure – lo speriamo – di adottare i giusti comportamenti, almeno nel nostro piccolo. Se la plastica industriale non \u00e8 biodegradabile, ecco le notizie che ci servono per rincuorarci nei confronti della salute cagionevole del nostro pianeta.<\/p>\n Il giornalista di Euronews<\/strong><\/a>, Denis Loctier, \u00e8 andato a Delft, nei Paesi Bassi, per una nuova puntata del programma “Futuris<\/strong>“, proprio per scoprire le novit\u00e0 che riguardano l’eliminazione progressiva dei prodotti petrolchimici da molti dei beni di consumo che usiamo ogni giorno. E con cosa li sostituiamo? Adesso lo andiamo a scoprire.<\/p>\n “Lievito: l’umanit\u00e0 lo usa da pi\u00f9 di settemila anni per cuocere il pane, fermentare cibi e bevande. Ma non possiamo affidare agli\u00a0organismi unicellulari<\/strong><\/a>\u00a0un compito pi\u00f9 impegnativo, sostituendo i prodotti petrolchimici nelle nostre medicine, cosmetici, plastiche e carburanti?”<\/p>\n Questo \u00e8 ci\u00f2 che gli scienziati sperano di ottenere in un progetto di ricerca europeo denominato “Chassy”. “Per rendere questi lieviti pi\u00f9 efficienti come produttori di cellule, quello che dobbiamo fare \u00e8 ricablare il loro metabolismo. Abbiamo bisogno di ricalcolare il modo in cui convertono gli zuccheri in altri prodotti per assicurarsi che ogni molecola di zucchero che entra nella cellula del lievito ne esca poi come un altro prodotto”, spiega Jack Pronk, ricercatore in microbiologia industriale all’Universit\u00e0 di Delft.<\/p>\n I lieviti riprogrammati possono riciclare colture agricole e rifiuti in biomolecole, che potrebbero quindi essere utilizzate come elementi costitutivi di vari componenti di plastica, cosmetici e altri beni di consumo. Ci\u00f2 significa sostituire i prodotti petrolchimici con materiali biologici sostenibili.<\/p>\n “Nel progetto utilizziamo geni che provengono da piante. Per produrre un metabolita prodotto dalle piante, ad esempio dall’arancio. Produciamo\u00a0naringina<\/strong><\/a>, che \u00e8 una molecola prodotta dai frutti del gruppo limone, pompelmo, arancia, per esempio”, dice Jean-Marc Daran, microbiologo molecolare dell’Universit\u00e0 di Delft.<\/p>\n Per riprogrammare il lievito, i ricercatori della\u00a0Delft University of Technology<\/strong><\/a>\u00a0stanno utilizzando l’ormai celebre tecnica\u00a0CRISPR<\/a>,<\/strong>\u00a0la cosiddetta tecnica del “taglia e cuci il DNA”, resa famosa dal\u00a0biofisico He Jiankui che ha “creato” due gemelle con il DNA modificato.<\/a><\/strong><\/p>\n Inserendo geni da piante o batteri nel lievito, cambiano il modo in cui funzionano le fabbriche cellulari e persino il loro odore!<\/p>\n “Abbiamo modificato il DNA e abbiamo aggiunto, tra gli altri, un gene da una pianta. E per questo c’\u00e8 profumo di rose”, ci spiega Jasmijn Hassing, ricercatrice in ingegneria metabolica dell’Universit\u00e0 di Delft. “Il laboratorio ha un odore migliore del normale, certo, ma l’uso pi\u00f9 comune \u00e8 nel settore cosmetico, soprattutto per quanto riguarda i profumi, ma anche il mascara e il rossetto: tutti hanno questo sapore e profumo”.<\/p>\n Gli scienziati forniranno i loro risultati alle societ\u00e0 europee che potranno presentarli sul mercato. Ci\u00f2 significa che i ceppi di lievito devono essere abbastanza robusti da sopravvivere e produrre composti di valore in laboratorio su scala industriale.<\/p>\n “Una volta che abbiamo ceppi che lavorano in questo processo e producono abbastanza sostanze chimiche in condizioni normali e per esigenze industriali, trasferiremo la tecnologia ai partner interessati”, aggiunge John Morrissey, coordinatore del progetto “Chassy”, biotecnologo dell’University College di Cork (Irlanda). Questo metodo “bio” pu\u00f2 accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti di consumo: le innovazioni che normalmente potrebbero richiedere 10-20 anni per arrivare sul mercato potrebbero essere pronte in appena un paio di anni.<\/p>\n “La ricerca che stiamo facendo \u00e8 molto significativa per una vasta gamma di aziende biotech: ad esempio per le bioplastiche o altri prodotti di grande dimensioni”, continua Jack Pronk. I consumatori potrebbero non notare la differenza, ma i benefici ambientali dei prodotti a base biologica saranno evidenti: con meno prodotti petrolchimici, i nostri prodotti potranno diventare pi\u00f9 sostenibili e pi\u00f9 facili da riciclare.<\/p>\n “Chassy”<\/strong>\u00a0\u00e8 un progetto di un consorzio di istituti composto dall’University College di Cork (Irlanda), dalla Technology University di Delft (Paesi Bassi), dalla Chalmers University di G\u00f6teborg (Svezia), dalla Goethe Universit\u00e4t di Francoforte (Germania) e dall’INRA di Parigi (Francia).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il progetto di biotecnologia europeo “Chassy”, coordinato da sei Universit\u00e0, sta provando a sostituire i prodotti petrolchimici presenti nelle nostre medicine<\/p>\n","protected":false},"author":45,"featured_media":21426,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[103,77],"tags":[960,961,58,159,90,962],"class_list":{"0":"post-22509","1":"post","2":"type-post","3":"status-publish","4":"format-video","5":"has-post-thumbnail","7":"category-economia","8":"category-trends","9":"tag-biotech","10":"tag-biotecnologia","11":"tag-come-investire-oggi","12":"tag-economia","13":"tag-idee-di-investimento","14":"tag-pharma","15":"post_format-post-format-video"},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/22509","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/users\/45"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcomments&post=22509"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/22509\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":30793,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/22509\/revisions\/30793"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/media\/21426"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fmedia&parent=22509"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcategories&post=22509"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Ftags&post=22509"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}Le mille qualit\u00e0 (nascoste) del lievito<\/h3>\n
Le cellulare di lievito funzionano come mini-fabbriche<\/h3>\n
\nI ricercatori sanno che le cellule di lievito possono funzionare come mini-fabbriche, convertendo lo zucchero in sostanze chimiche preziose. Normalmente, questo metodo non \u00e8 abbastanza produttivo per essere riproducibile su scala industriale, quindi i ricercatori del progetto o stanno modificando con l’aiuto dell’ingegneria genetica.<\/p>\n“Ricablare il metabolismo”<\/h3>\n
Sostituire i prodotti petrolchimici con materiali biologici sostenibili<\/h3>\n
La famosa tecnica CRISPR<\/h3>\n
Produzioni “sostenibili” su scala industriale<\/h3>\n
\n“E i partner interessati che hanno accesso a grandi aziende agricole li testeranno poi su scala pilota e su scala pi\u00f9 ampia, al fine di sviluppare effettivamente un processo commerciale”.<\/p>\nUn metodo “bio” molto rapido<\/h3>\n
\n“Ma anche per una start-up che vuole sviluppare un nuovo prodotto e cominciare da zero, creando composti ad alto valore aggiunto che si possano usare come prodotti farmaceutici, ingredienti alimentari, composti aromatici, qualunque cosa per iniziare a produrre”.<\/p>\nProdotti pi\u00f9 “sostenibili” e pi\u00f9 riciclabili<\/h3>\n
Progetto europeo<\/h3>\n