Zenone<\/strong><\/a>, per cui Achille non potr\u00e0 mai raggiungere la tartaruga, pi\u00f9 si inaspriscono le restrizioni, pi\u00f9 l’obiettivo sembra allontanarsi.<\/p>\nCome si sa, il debito diventa un problema se eccessivo rispetto alla capacit\u00e0 del paese di produrre ricchezza, cio\u00e8 PIL. Il vero obiettivo delle politiche di stabilizzazione non \u00e8 quindi ridurre il valore assoluto del debito, ma mantenere stabile, o decrescente, la proporzione tra debito e prodotto interno, che in Italia \u00e8 ormai superiore al 130 per cento, cio\u00e8 sensibilmente pi\u00f9 elevata che altrove.<\/p>\n
Il problema che a molti pare irrisolvibile \u00e8 come fare a raggiungere l’obiettivo di riduzione del rapporto tra debito e pil. L\u2019aritmetica della dinamica del debito cara agli economisti dice che il rapporto debito\/pil cresce in ragione di tre variabili: il deficit primario, cio\u00e8 il saldo tra entrate fiscali e spese non da interessi, le spese per gli interessi pagati sul debito e, terzo, la crescita nominale del pil, che a sua volta incorpora anche l’inflazione.<\/p>\n
Dai primi anni \u201990 in poi, i governi che si sono via via susseguiti hanno tentato di arginare la crescita del rapporto debito\/pil agendo sempre esclusivamente sul primo fattore, il saldo primario, con progressivi aumenti della tassazione e tagli della spesa non da interessi, cio\u00e8 pensioni, sanit\u00e0, investimenti, le retribuzioni di dipendenti pubblici, e cos\u00ec via, nella convinzione questo, che \u00e8 stata anche accreditata dalla teoria economica dominante, che le restrizioni fiscali fossero l’unica medicina efficace.<\/p>\n
Se, come abbiamo spesso sentito ripetere, il debito cresce perch\u00e9 si vive al di sopra dei propri mezzi, la soluzione non pu\u00f2 che essere espiare la passata prodigalit\u00e0 attraverso il ridimensionamento del proprio stile di vita. Osservati da vicino, per\u00f2, i dati storici suggeriscono una visione molto diversa.<\/p>\n
Un’analisi recente apparsa sul blog del Sole 24 Ore ad opera di due studiosi italiani, Sergio Cesaratto e Antonino Iero, ha scomposto il contributo relativo delle tre componenti, saldo primario, interessi e crescita, alla dinamica del rapporto debito\/pil italiano tra il 1980 e oggi, mostrando che negli ultimi 40 anni, e soprattutto a partire dagli anni \u201990, il fattore che ha portato il rapporto debito\/pil dal 56 per cento del 1980 ad oltre il 130 per cento di oggi \u00e8 stato in realt\u00e0 uno solo: la componente da interessi, mentre le altre due, surplus primario e crescita economica, hanno invece sistematicamente concorso a ridurlo.<\/p>\n
Cumulativamente, le cifre in gioco sono davvero impressionanti. Nel periodo 1993-2017, la spesa per interessi, presa da sola, aveva infatti fatto esplodere il rapporto debito pil di ben 160 punti percentuali. Cio\u00e8, senza le componenti compensative del surplus primario e della crescita, per effetto della sola spesa per interessi, il debito pubblico italiano sarebbe cio\u00e8 oggi pari a oltre il 260 per cento, anzich\u00e9 il 131 per cento.<\/p>\n
Nell’arco del periodo, le manovre fiscali restrittive sono riuscite a frenare solo parzialmente questa dinamica, ma il fattore davvero decisivo \u00e8 stato il contributo della crescita nominale dell’economia, che ha riassorbito nel periodo quasi 80 punti percentuali di pil. Da almeno trent’anni, ci\u00f2 che cresce al di sopra dei nostri mezzi sono cio\u00e8 solo gli interessi che lo stato paga, non il nostro tenore di vita. Anzi, essendo gli interessi l’unica componente propulsiva del debito, si pu\u00f2 dire che il nostro debito, almeno a partire dall’inizio degli anni novanta, cresce esclusivamente perch\u00e9 paghiamo cumulativamente interessi sugli interessi.<\/p>\n
Rigore e sacrifici non sono quindi la giusta espiazione per i nostri eccessi, ma il contributo perverso ad una spirale finanziaria che si alimenta su se stessa, e che solo la crescita nominale del pil sembra capace di spezzare. Finch\u00e9 non si affronta questo paradosso, e le soluzioni perseguite finiscono per deprimere, anzich\u00e9 alimentare, le capacit\u00e0 di reazione dell’economia, Achille difficilmente riuscir\u00e0 a raggiungere la tartaruga della riduzione del debito.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Rubrica a cura di Mario Noera, Docente di Economia degli intermediari finanziari, per Anima SGR.\u00a0Economia. Achille e la tartaruga del debito pubblico.<\/p>\n","protected":false},"author":141,"featured_media":21166,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[103],"tags":[195,199,159,140,90,87],"class_list":{"0":"post-22389","1":"post","2":"type-post","3":"status-publish","4":"format-video","5":"has-post-thumbnail","7":"category-economia","8":"tag-banche-centrali","9":"tag-debito-pubblico","10":"tag-economia","11":"tag-educazione-finanziaria","12":"tag-idee-di-investimento","13":"tag-macroeconomia","14":"post_format-post-format-video"},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/22389","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/users\/141"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcomments&post=22389"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/posts\/22389\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/media\/21166"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fmedia&parent=22389"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcategories&post=22389"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.dadamoney.com\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Ftags&post=22389"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}