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Estate dell’incertezza dopo Brexit. Cosa è veramente successo?

Estate dell’incertezza? I mercati finanziari hanno resistito bene all’onda d’urto della ‎Brexit, ma sarà così anche per l’‎economia? La Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale, tutte le principali istituzioni ci dicono che un rallentamento ci sarà. Alessandro Plateroti, vicedirettore de Il Sole 24 Ore, fa il punto della situazione sull’argomento più scottante dell’anno.

Lo sguardo sui mercati con la riunione della BoE e gli NFP

Video analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Dopo la tanto attesa pubblicazione degli stress test dell’EBA venerdì notte i mercati possono tornare a guardare altri temi importanti soprattutto relativi alle politiche monetarie delle banche centrali. In settimana si riunirà il Consiglio Monetario della Bank of England. Avremo, infatti, quello che viene chiamato il Super Thursday con le decisioni della BoE e la pubblicazione dell’inflation report. Le nostre attese sono per un taglio dei tassi di 25 punti base dallo 0,50% allo 0,25%. Attenzione quindi alle coppie valutarie con sterlina che evidenzieranno forte volatilità. Settimana importante anche per la Federal Reserve. Molti dati macroeconomici saranno pubblicati in ottava che potranno dare informazioni sulle prossime mosse della principale banca centrale mondiale. Riflettori soprattutto puntati sui non farm payrolls di venerdì. In Europa le cifre macro più interessanti saranno quelle sugli indici prospettici PMI. Da un punto di vista grafico il cambio eurodollaro si è stabilizzato dopo il forte rialzo del 29 luglio. L'eventuale superamento della resistenza a 1,12 getterebbe le basi per un allungo in direzione della trendline ribassista partita dai top di maggio al momento in transito a 1,1260. Discorso diverso in caso di cedimento del supporto a 1,1070 preludio a una discesa in direzione di 1,096. Settimana importante per il cable, il cambio dollaro sterlina/dollaro statunitense potrebbe mostrare fortissima volatilità per la riunione della Bank of England. La violazione al ribasso del sostegno a 1,3060 creerebbe i presupposti per una estensione della flessione verso 1,28, minimi di luglio. Segnali positivi sopra 1,3482. Continua il movimento rialzista del Germany30 arrivato a superare i 10400 punti. L’indice tedesco sembra puntare i picchi degli ultimi 7 mesi a 10532 registrati il 21 aprile. Attenzione a una fisiologica correzione dei prezzi dopo aver toccato quella resistenza. Discese fino a 10200 resterebbero, comunque, compatibili con lo scenario rialzista di breve.

Brexit e incertezza. Come investire? Ecco la market view di ThreadNeedle Investments

Brexit e incertezza. Come investire? Alex Lyle, il responsabile dei fondi di ThreadNeedle Investments, ci parla delle conseguenze della Brexit e di ciò che è successo. Non c’è dubbio che il mercato fosse orientato al “remain” e, sebbene colto di sorpresa sul momento, non è crollato. Il deciso intervento delle banche centrali ha provveduto a rassicurare gli animi. Il […]

Passportabilità degli strumenti finanziari, problema politico

Una delle problematiche maggiori collegate a Brexit è la cosiddetta passportabilità degli strumenti finanziari, ovvero la capacità di prodotti e servizi di essere commerciati in più Paesi per via di un “passaporto” europeo, che nel caso dei fondi si chiama Ucits. La Brexit, per quanto non voluta e sgradita, è accaduta. E’ un fatto, e come tale […]

Indici PMI bene in Germania ma deludono in Eurozona e UK

Video Analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Oscillazioni sui mercati azionari e valutari dopo la pubblicazione degli indici PMI. In Germania gli indici sono stati particolarmente positivi e superiori alle attese. La Brexit e gli attentati terroristici in Francia non hanno colpito l'espansione delle attività economiche nel paese tedesco. In Germania le aziende hanno segnalato il più rapido tasso di crescita della produzione nel 2016, evidenziando uno dei maggiori aumenti dei liuvelli occupazionali degli ultimi 5 anni. L'ottimismo sulla Germania (ma in parte anche sulla Francia) è stato annullato da un deludente indice PMI su Eurozona che si è avvicinato sui valori minimi degli ultimi 18 mesi. Male anche l'indice PMI UK sotto i 50 punti e sui minimi degli ultimi 7 anni. Le attese erano comunque per un indice su vlaori bassi. Il Germany 30 è stato l'indice che ha evidenziato le oscillazioni più forti. Dopo aver toccato un massimo sopra 10150 è sceso rapidamente. Consideriamo il ribasso ancora fisiologico dopo le forti accelerazioni delle sedute precedenti. L'eurodollaro si attestato a 1,1034. Forte calo per il cable sceso fino a 1,3180.

Chi è Theresa May? Il Financial Times racconta il nuovo PM britannico

Theresa May sarà il nuovo PM britannico da oggi. Ma chi è, e quali sono/saranno le sue politiche? Lionel Barber, editor del FT parla con il giornalista Janah Ganesh della prima donna a Downing Street dopo 26 anni, sulla quale ci sarà sicuramente, almeno all’inizio, l’ingombrante ombra di una grande leader del passato quale Margaret […]

Dove sono le tasse societarie più basse al mondo? | WEF

In un minuto il World Economic Forum illustra quali sono le nazioni che applicano le tasse societarie più basse al mondo, e quanto basse esse siano. La Gran Bretagna è tra queste, e finché era nell’UE era un grosso vantaggio per loro. Non stupisce che diverse siano nazioni che stanno passando da emergenti a sviluppate, […]

Lo Scenario Economico secondo la view di GAM Italia

E adesso? Nel video di market outlook di GAM SGR, Carlo Benetti parla della Grande Incertezza

Mercati finanziari: l’analisi del mese di Luglio 2016 di Pictet Italia

L'effetto di Brexit si fa sentire a livello di mercato, economico e soprattutto politico. L'impatto principale ricade certamente sulla crescita della Gran Bretagna, ma è stato l'azionario continentale a recepirlo in modo più immediato. È importante anche trovare una soluzione alla situazione dei npl italiani, perché da tali accorgimenti dipenderà la salute o meno dei mercati azionari nelle prossime settimane. Ci sarà della volatilità e il sentiero negoziale sui vari fronti è sicuramente stretto, ma può valere la pena prendersi alcuni rischi misurati sull'azionario europeo.
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