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Europa minacciata dalle banche, vittoria di misura della Clinton. Vincenzo Longo di IG Italia

https://www.ig.com/it/news-e-analisi-di-mercato Europa minacciata dalle banche, negli Usa vittoria di misura della Clinton Prosegue l'incertezza sulle borse europee oggi nonostante i buoni rialzi nelle prime battute di scambio. Il cauto ottimismo visto stamane è dipeso per lo più dall'esito del primo round che si è svolto nella notte tra i due candidati alla corsa alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, che ha visto la prima vincere ai punti. I colpi bassi si sono limitati a qualche battuta e il dibattito si è concentrato sulle tematiche razziali, sull'economia e sulla politica sociale. La Clinton ha continuato ad essere se stessa, mentre Trump è apparso insolitamente pacato e questo potrebbe aver deluso le attese. I mercati per la prima volta in questa campagna elettorale hanno iniziato a risentire delle elezioni presidenziali. A beneficiarne questa notte è stato il peso messicano, che si è allontanato rapidamente dai minimi storici raggiunti verso dollaro, dato che gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale del Messico. Ieri Draghi ha ribadito che ci sono tanti strumenti ancora che la Bce può sfruttare per risollevare l'economia, ammettendo però che i tassi bassi possono creare distorsioni perverse. Continuiamo a credere che la delicata situazione delle banche europee costituisca un ostacolo importante alla ripresa nel Vecchio Continente nonostante la politica ultra accomodante della Bce. In questo momento è come se la Bce avesse versato troppa benzina in un motore malmesso, ingolfandolo. Sul fronte trading, le banche continuano a penalizzare il Ftse Mib, con l'indice che rimane pericolosamente vicino alla soglia dei 16 mila punti, il cui cedimento potrebbe aprire a una discesa verso i minimi post referendum Brexit, a 15 mila punti. La tenuta potrebbe creare occasione di rimbalzo con primi obiettivi collocati in sui massimi di settembre. Sarà solo con la rottura della trend line che congiunge i rialzi degli ultimi due mesi che il mercato potrebbe lasciarsi alle spalle tutta l'incertezza di questo 2016.

Borse in recupero, Fed apre a nuovi massimi storici per Wall Street. Il punto di IG Italia

Borse mondiali in rialzo. Fed apre ai nuovi massimi storici per Wall Street. Borse mondiali in verde dopo le news arrivate ieri dalla Fed. La Banca centrale statunitense ha lasciato i tassi fermi, sorprendendo forse qualche investitore. La decisione non è stata unanime, dato che 3 membri hanno votato per un rialzo, il numero più […]

Fed e BoJ salgono in cattedra, mercati intanto rimbalzano

Fed e BoJ salgono in cattedra, mercati intanto rimbalzano. Vincenzo Longo di IG Italia introduce la settimana sui mercati finanziari. Apertura in rialzo per le borse europee con gli operatori che attendono con trepidazione le decisioni della Fed e della BoJ. Le indiscrezioni sulle prossime manovre della Banca centrale nipponica e le dichiarazioni contrastanti dei vari […]

Competitività e attrattività per investimenti: 8 gli studi pubblicati quest’anno al Forum

42esimo Forum The European House - Ambrosetti: Valerio De Molli, Managing Partner The European House - Ambrosetti

Borse sotto pressione, Wall Street preda della volatilità

Borse sotto pressione, Wall Street preda della volatilità Proseguono contrastate le borse europee in scia all'incertezza sulle prossime manovre delle Banche centrali. Questa mattina un cauto ottimismo aveva dato spazio a un'apertura positiva legata alle indiscrezioni di possibili nuove misure in arrivo dalla Banca centrale giapponese la prossima settimana. L'incertezza sulla Fed e una Bce meno accomodante del previsto sembrano però aver scosso il mercato. Le vendite spaziano dall'equity al comparto dei titoli a reddito fisso, governativi in particolare. La volatilità si è impadronita anche di Wall Street, che dopo 43 sedute con variazioni comprese tra meno uno e più uno percento, ha inanellato tre sedute consecutive fuori questo range. Molti investitori si stanno riposizionando in vista dell'appuntamento Fed della prossima settimana. L'SP500 ieri è arrivato al test della media mobile a 200 giorni in area 2.120 punti, al di sotto della quale le vendite potrebbero accentuarsi. Stabile l'euro/dollaro, che contrappone alla forza del biglietto verde la chiusura di posizioni in carry trade da parte degli investitori. Tra le commodity, sfuma il rimbalzo del petrolio dopo il tonfo di ieri, legato alle indicazioni arrivate dall'Agenzia Internazionale dell’Energia secondo cui l'eccesso di offerta potrebbe durare per tutto il 2017. Ci aspettiamo una volatilità ancora sostenuta soprattutto per i dati macro che arriveranno nelle ultime sedute della settimana che aiuteranno gli operatori a ricalibrare le aspettative sulla Fed e in vista della scadenza del giorno delle 4 streghe, in cui scadranno future e opzioni su indici e azioni.

Riflettori sui membri del FOMC, indici in calo

Video Analisi di Filippo Diodovich www.ig.com Partenza negativa per i mercati azionari sulla scia di un aumento delle attese su un prossimo rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve dopo i commenti molto hawkish del presidente della FED di Boston Eric Rosengren che venerdì scorso ha allarmato sui pericoli di rinviare la decisione di incrementare il costo del denaro negli Stati Uniti. Nella giornata odierna saranno ben tre membri del FOMC a rilasciare dichiarazioni in merito all’economia USA, il governatore della FED di Atlanta Dennis Lockhart il governatore della FED di Minneapolis Neel Kashkari e il membro del Board of Governors Lael Brainard. Proprio le parole della Brainard al Chicago Council sono molto attese dalla comunità finanziaria. La Brainard da sempre considerata una “colomba” all’interno del FOMC potrebbe cambiare i toni lanciando un segnale che la FED possa rialzare i tassi già dal meeting di settembre. In settimana avremo la possibilità di valutare anche molti dati macro soprattutto l’inflazione che daranno ulteriori indizi per capire le prossime mosse della FED. Giovedì si riunirà il Consiglio Direttivo della Bank of England. Dopo il pacchetto di misure lanciato da Carney lo scorso mese, non ci aspettiamo ulteriori azioni. Da un punto di vista grafico il cambio eurodollaro mantiene inalterate le prospettive rialziste di medio-breve periodo. Possibile in caso di superamento di 1,1285 il raggiungimento dell’obiettivo a 1,1366. Discorso diverso invece in caso di cedimento del supporto dinamico rappresentato dalla trendline rialzista partita dai minimi di luglio al momento in transito a 1,1166. Opportunità di trading anche sullo sterlina/dollaro che negli ultimi 3 mesi si è mosso all’interno di un canale orizzontale. Dopo aver testato recentemente il limite superiore probabile il raggiungimento dell’estremo inferiore del trading range. Sotto 1,32 obiettivi a 1,2850. Cambio di rotta per il Germany 30 Cash. La violazione al ribasso del supporto a 10388 ha dato conferma alla figura di doppio massimo creatasi a 10780. Sotto 10320 target a 10 mila punti, proiezione dell’ampiezza della figura.

Errori negli investimenti: ecco i cinque da non fare | IG Italia

Oggi parliamo degli errori negli investimenti più comuni dei trader e degli investitori. Nessun trader o investitore è infallibile. Ma si può cercare di migliorare evitando gli errori più comuni. In questo video, il market strategist Filippo Diodovich di IG Italia spiega quali siano gli errori più comuni. Ecco i cinque errori negli investimenti che vengono commessi con più […]

Attesa per la BCE, mentre deludono i dati USA

Video Analisi di Filippo Diodovich www.ig.com/it Mercati europei in rialzo in attesa del meeting della BCE di domani. Crediamo che il meeting possa concludersi con un nulla di fatto su tassi e QE. Riteniamo che Draghi possa utilizzare toni molto accomodanti ma posticiperà le decisioni su una estensione del piano di QE e un rivalutazione dei titoli acquistabili all'interno del piano nella prossima riunione di fine anno. Non solamente la BCE si manterrà ferma nella propria stance accomodante ma anche la FED dovrebbe fare altrettanto dopo i deludenti dati macro di ieri. L'indice ISM dei servizi in agosto è sceso ai minimi degli ultimi 6 anni quasi azzerando le possibilità che i membri del Board possano rialzare i tassi già da settembre. Il cambio eurodollaro dopo il forte movimento rialzista di ieri sta evidenziando una fase di consolidamento. In data odierna l'andamento della coppia valutaria si è mantenuto all'interno della fascia orizzontale compresa tra 1,1230 e 1,1260. Altro argomento caldo degli ultimi giorni è il petrolio dopo l'accordo raggiunto da Russia e Arabia Saudita nel G20 in Cina per stabilizzare il mercato dell'oro nero. Salgono le attese per il meeting di Algeri di fine settembre quando si terrà una riunione informale dell'OPEC. Restiamo comunque scettici su un possibile ritorno delle quotazioni del petrolio al di sopra dei 55 dollari al barile nel breve termine. Crediamo che l'eccesso di offerta nel mercato oil possa rimanere ancora a lungo e solamente scelte importanti prese dai produttori su taglio o congelamento produzione possano efficamente rialzare i prezzi del greggio.

Lo sguardo sui mercati con la riunione della BoE e gli NFP

Video analisi di Filippo Diodovich https://www.ig.com Dopo la tanto attesa pubblicazione degli stress test dell’EBA venerdì notte i mercati possono tornare a guardare altri temi importanti soprattutto relativi alle politiche monetarie delle banche centrali. In settimana si riunirà il Consiglio Monetario della Bank of England. Avremo, infatti, quello che viene chiamato il Super Thursday con le decisioni della BoE e la pubblicazione dell’inflation report. Le nostre attese sono per un taglio dei tassi di 25 punti base dallo 0,50% allo 0,25%. Attenzione quindi alle coppie valutarie con sterlina che evidenzieranno forte volatilità. Settimana importante anche per la Federal Reserve. Molti dati macroeconomici saranno pubblicati in ottava che potranno dare informazioni sulle prossime mosse della principale banca centrale mondiale. Riflettori soprattutto puntati sui non farm payrolls di venerdì. In Europa le cifre macro più interessanti saranno quelle sugli indici prospettici PMI. Da un punto di vista grafico il cambio eurodollaro si è stabilizzato dopo il forte rialzo del 29 luglio. L'eventuale superamento della resistenza a 1,12 getterebbe le basi per un allungo in direzione della trendline ribassista partita dai top di maggio al momento in transito a 1,1260. Discorso diverso in caso di cedimento del supporto a 1,1070 preludio a una discesa in direzione di 1,096. Settimana importante per il cable, il cambio dollaro sterlina/dollaro statunitense potrebbe mostrare fortissima volatilità per la riunione della Bank of England. La violazione al ribasso del sostegno a 1,3060 creerebbe i presupposti per una estensione della flessione verso 1,28, minimi di luglio. Segnali positivi sopra 1,3482. Continua il movimento rialzista del Germany30 arrivato a superare i 10400 punti. L’indice tedesco sembra puntare i picchi degli ultimi 7 mesi a 10532 registrati il 21 aprile. Attenzione a una fisiologica correzione dei prezzi dopo aver toccato quella resistenza. Discese fino a 10200 resterebbero, comunque, compatibili con lo scenario rialzista di breve.
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