Risparmiare o investire? | Mercati che fare

Risparmiare per investire. Per farlo nel modo corretto serve crescere in consapevolezza: obiettivi chiari, conoscenza dei prodotti di investimento, dai conti correnti ai PIR e la capacità di farsi consigliare dal professionista giusto. Nello studio di Mercati Che Fare , Mauro Meazza, Caporedattore Centrale de “Il Sole 24 Ore”.

 

Secondo definizione il risparmiatore è colui che abitualmente limita i consumi e le spese, sembra però che il risparmiatore rinunci a qualcosa.

Effettivamente la componente del sacrificio è insita in questa definizione di risparmiatore. Esso appare come colui che non si vuole concedere una spesa e decide di mette da parte. C’è però un’altra definizione da tenere in considerazione, ossia quella di investitore. Egli è una persona che investe il proprio denaro in beni e imprese fruttifere. Qui le cose cambiano: il risparmio ha un aspetto premiante perché finalizzato. Il risparmiatore, in quest’ottica non si priva, ma decide di allocare diversamente i propri risparmi confidando in un rendimento futuro.

1400 miliardi di accantonamenti sui conti correnti sono da investitore o risparmiatore? O meglio, sono sacrificio o obiettivo di crescita?

Sono segno della paura di questi anni di crisi che hanno portato fatalmente a fare delle scelte penalizzanti. Accantonare denaro sul conto corrente non permette una sana pianificazione delle nostre aspettative di investitori/risparmiatori.

Proprio questa settimana il Sole 24 Ore ha emesso il primo numero, di 12 uscite, di Dai conti correnti ai Pir. La collana spiega ai risparmiatori come trasformarsi in investitori orientati verso i propri obiettivi. La collana ribadisce uno sforzo di rendere il risparmiatore/investitore più consapevole. Spesso si lasciano soldi sul conto corrente o si decidono scelte di investimento senza valutazione e conoscenza, in modo causale. Bisogna invece informarsi e cercare informazioni.

Nella terza uscita di metà dicembre si parlerà della scelta de consulente, un tema che aiuta a indirizzare l’educazione finanziaria del risparmiatore che si appresta a diventare investitore. Il consulente deve aiutare a fare emergere gli obiettivi, a breve, medio e lungo termine dei propri progetti finanziari e guidare l’investitore tra i vari prodotti.

Informarsi significa anche comprendere in che direzione sta andando il mondo in cui viviamo.

Ecco il video dello Smart Lab di Abb che ci fa capire dove sta andando il mondo e cosa ci aspetta:

La quarta rivoluzione industriale sta avanzando anche in Italia e non può essere ignorata da coloro che vogliono scrivere il futuro dell’economia del nostro Paese. In Italia ci sono realtà che stanno correndo da diversi anni. Paolo Perani, Strategic Business Development Manager di ABB, racconta: «Abbiamo sviluppato molte tecnologie per il 4.0. Abbiamo dimostratori che mostrano i robot collaborativi, comandati da una telecamera che riconosce visivamente l’oggetto su cui sta lavorando. Yumi è un robot collaborativo a due bracci che consente di fare istallazioni, movimentazioni e assemblaggi che farebbe una persona»
In Italia non mancano esempi virtuosi di eccellenza capaci di distinguersi anche in ambito tecnologico e che stanno ponendo le basi per una digitalizzazione responsabile. Continua Perani, «iI know how implementato in componenti, servizi e sistemi, il modo di sviluppare nuovi prodotti, pensarli e testarli, ci danno un esempio di come sia vivo il made in Italy».
Conoscenza delle esigenze ed esperienza digitale: è la strada per creare valore, sulla quale è richiesto a tutti i protagonisti dell’economia mondiale di confrontarsi, sulla scia delle incentivazioni fiscali che consentono alle aziende che innovano di dedurre fino al 250% degli investimenti in tecnologia.

Spesso, parlando dell’Italia si parla delle bellezze del nostro Paese agroalimentare, del turismo, dei monumenti, ma non sappiamo che c’è anche tanta meccanica di precisione.

In questi anni difficili, dal 2007 in poi, abbiamo avuto la capacità di aziende piccole che, esportando e collocandosi ai vertici massimi dei loro settori di produzioni, hanno sostenuto con l’export i nostri conti. Si pensa che la liquidità può essere istintivamente posta in un conto corrente, ma in realtà quando il risparmio si trasferisce all’economia reale, attraverso eccellenze italiane, può essere di giovamento a tutti, non solo all’impresa, ma anche all’investitore che viene gratificato dai buoni risultati di quell’economia reale.

Ecco una bella storia che mostra come ‘Italia sia un Paese che funziona e che le città virtuose possono essere oggetto di investimento da parte di imprese. Questo crea mercati e opportunità di sviluppo diverse.

 

Savona è la prima città europea ad avere misurato la propria sostenibilità e ad avere ottenuto una pre certificazione dal Green Building Council, l’ente statunitense che ha lanciato il progetto Leed for Cities, leadership in energy & environmental design. Per ottenere la certificazione di città sostenibile il programma di valutazione si basa sull’analisi dei dati di cinque aree di gestione pubblica: il consumo energetico, il consumo idrico, la fruibilità di servizi di trasporto pubblico, la produzione di rifiuti e il benessere sociale. Grazie al raggiungimento della pre certificazione, Savona ha affiancato importanti realtà statunitensi ed asiatiche dimostrando di possedere la giusta visione amministrativa, lungimiranza politica e strategia imprenditoriale. Leed for City è importante perché offre sostenibilità ai cittadini e ha avviato il rilancio economico della città. Diventare una città sostenibile è un’ottima opportunità per aumentare la reputazione, rilanciare l’economia del territorio e per accrescere il senso di appartenenza della cittadinanza.

 

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