Con la crisi che ha ridotto le sicurezze delle asset class tradizionali, sempre più risparmiatori decidono di investire in arte. In Italia il nome di riferimento è Finarte, la casa d’aste milanese nata nel 1959 e rilanciata nel 2014 in un mercato che, come spiega il nuovo amministratore delegato Michele Acquarone, è vivace, in espansione e capace di garantire plusvalenze. E soprattutto trasversale, cioè accessibile: non solo ai collezionisti di lungo corso ma anche ai più giovani. Il prossimo appuntamento per chi vuole investire in arte è per il 30 e 31 maggio, quando la Permanente di Milano ospiterà rispettivamente l’asta di Arte Moderna e Contemporanea e quella di Fotografia.
Finarte è sempre stata il punto di riferimento dei collezionisti d’arte italiani. Un nome di prestigio, garanzia di qualità e professionalità. Una realtà che continua a essere centrale in un contesto estremamente competitivo, grazie allo scrupoloso lavoro di selezione degli autori e delle opere. L’arte moderna e contemporanea è al centro dell’attività della casa d’aste, accanto ad altri cinque settori: Dipinti del XIX secolo, Dipinti antichi, Fotografia, Gioielli e orologi e, da qualche mese, Arti decorative e Design.
Che si tratti di quadri, fotografie, elementi di design, auto o gioielli, il primo valore aggiunto dell’investire in arte in senso ampio è la possibilità di godere dei beni. Il secondo vantaggio, sottolinea Acquarone, è che il mercato è in crescita. “Grazie al lavoro di case d’asta come Finarte, è possibile ricollocare facilmente gli oggetti su cui si è investito”. Ogni dipartimento è gestito da un team di esperti che assiste i collezionisti nella vendita e nell’acquisto e garantisce la selezione di opere di qualità. C’è un’ampia varietà di tagli di investimento, a partire da poche centinaia di euro, e un potenziale di crescita con moltiplicatori spesso sorprendenti.
L’appuntamento di fine maggio alla Permanente di Milano permetterà di investire in un ampio catalogo di opere. Il 30 maggio, dalle 18, è il turno dell’asta d’Arte Moderna e Contemporanea. Tra i nomi ci sono i principali protagonisti del ‘900 italiano ma anche artisti internazionali. Dadamaino ed Emilio Isgrò trovano posto accanto a Bruno Munari e agli esponenti della Pop Art italiana, come Mimmo Rotella. Il 31 maggio, sempre dalle 18, sarà dedicato alla Fotografia e Multipli d’artista. La selezione, anche in questo caso, è per tutte le fasce di collezionisti, con nomi di punta della fotografia italiana ma anche contemporanei, come Massimo Vitali.