- Un nuovo tipo di tecnica di coltivazione. Mediato da Ssn: enzimi che causano piccole rotture nel Dna, poi riparate dalla cellula. Possono produrre mutazioni di vari tipi.
- Metodo altamente preciso. Consente di programmare gli enzimi con alta precisione in modo che finiscano in punti specifici del genoma della pianta.
- Capacità quasi illimitata per una nuova variabilità genetica. “diretta” verso aree del genoma identificate in precedenza per la loro funzionalità
- Nicotiana benthamiana come esempio. Questa pianta è ampiamente usata come ospite sperimentale nella virologia vegetale, in particolare per l’editing genomico, principalmente a causa del gran numero di virus vegetali che possono infettarla con successo.
Sulla strada di un vaccino contro il coronavirus
Questa tecnica potrebbe permettere in futuro di utilizzare le cellule e la linfa delle piante per produrre vaccini contro il Covid-19. Quest’approccio presenta numerosi vantaggi, come la riduzione dei costi e dei tempi della produzione in serie, ma anche una diminuzione dei rischi per i ricercatori, come spiega il virologo britannico George Lomonossoff: “Le piante sono molto utili per i ricercatori in quanto sono un altro mezzo per esprimere le proteine virali o gli acidi nucleici senza dover effettivamente lavorare con il virus stesso. E possiamo utilizzare tecniche di biologia sintetica per creare cose come particelle simili a virus senza maneggiare il virus infettivo”.
Una tecnica sempre più diffusa
La Nicotiana Benthamiana modificata è in grado di generare proteine simili a quelle sviluppate in una cellula umana. Questo è fondamentale per i ricercatori, poiché le proteine agiscono come una porta d’ingresso in una cellula umana. Un numero crescente di aziende starebbe adottando questa tecnica, svela Giovanni Giuliano, direttore di ricerca all’Enea: “Ci sono in questo momento un centinaio di gruppi intorno al mondo che stanno cercando di sviluppare vaccini contro il Sars-Cov-2, ci sono anche alcuni gruppi e anche alcune ditte private che fanno questo usando Nicotiana Benthamiana, questa pianta di cui abbiamo sequenziato il genoma. La messa a disposizione da parte nostra del genoma prima della pubblicazione presumibilmente servirà a queste ditte per ottimizzare questa produzione”.
Per contribuire alla risoluzione dell’emergenza, i ricercatori hanno infatti deciso di condividere il genoma della pianta con laboratori pubblici e privati che stanno lavorando su vaccini e cure contro il Covid-19.