Raccolta di 11 miliardi nel 2017, decisamente numeri importanti. Ci sono segnali positivi perché il flottante sul mercato è aumentato, ci sono più scambi ed è un mercato più liquido. Anche le performance dei titoli ne hanno beneficiato.
In termini di nuove quotazioni ci sono numeri significativamente superiori, ma ancora non sufficienti. Borsa Italiana si aspetta dati ancora in miglioramento nel 2018. Questo perché gli imprenditori stanno prendendo coscienza che ci saranno dei flussi stabili nei prossimi anni. Il mercato italiano sta maturando; non è più solo una “cenerentola” dove gli investitori arrivano, operano e poi scappano velocemente. Con flussi stabili le opportunità migliorano per tutti.
Si guarda non solo al mercato azionario, ma anche ad altre tipologie di strumenti. Un esempio è quello dei minibond. Pure questo mercato ha avuto dati in crescita l’anno scorso, e diversi fondi stanno cominciando ad utilizzarli. Potrebbe essere uno degli strumenti più ottimali per finanziare le aziende che magari trovano meno disponibilità nel canale bancario tradizionale. Oltretutto, con le strette date dalla BCE, le banche non potranno più finanziare le aziende come nel periodo pre-crisi.
I gestori, grazie ai flussi di cassa dei PIR, devono sempre di più trovare modalità nuove di investimento. Modalità che siano adeguate per i clienti e che contribuiscano a far crescere l’economia del Paese.
]]>«In uno scenario che vede l’aumento della volatilità e il ritorno dell’inflazione, a lungo assente nei mercati, siamo in una situazione in cui i tassi di interesse, soprattutto nel mercato americano, stanno salendo.
Assistiamo a uno scenario benevolo per la crescita economica che vede tassi di crescita positivi.
In tale contesto le soluzioni di investimento che riteniamo utili riguardano la parte obbligazionaria, quindi il Debito dei Mercati Emergenti che oggi rappresenta l’unica soluzione che offre dei rendimenti. All’interno dell’ampio mercato del Debito Emergente, la preferenza è sul segmento corporate o nell’ambito dei Mercati di Frontiera.
Spostandoci invece verso una soluzione più bilanciata, proponiamo la soluzione nel Multi Asset Growth, costruita con ampia diversificazione e prendendo nel portafoglio asset class che fino a qualche anno fa non venivano utilizzate.
Sulla componente azionaria, riteniamo interessanti delle tematiche di lungo corso legate al concetto infrastrutturale nell’area specifica dei Mercati Emergenti».
]]>«La prima differenza è che la volatilità che ha caratterizzato questi primi mesi rimarrà un po’ più elevato, sia in ambito azionario, che obbligazionario. Aspettiamoci quindi un mercato che sale in maniera più ondivaga rispetto alla meravigliosa performance dello scorso anno, dove abbiamo avuto un mercato in risalita. Questo non vuol dire che le performance saranno negative, esse saranno positive, ma ci sarà più volatilità, quindi più rischio insito nel mercato.
La seconda differenza, che è anche una buona notizia, è che è tornata la decorrelazione fra azioni ed obbligazioni.
Se fino a cinque anni fa avevamo riscontrato da un punto di vista economico una strana correlazione fra tassi ed azionario, ora ci troviamo in un momento che vede scendere le obbligazioni al salire delle borse. Questo permette di costruire portafogli più decorrelati di quattro anni fa.
La soluzione di Axa agli investimenti sia azionario che obbligazionario è un portafoglio bilanciato flessibile che si chiama Axa Global Optimal Income, che ha l’obiettivo di dare un rendimento simile al mercato azionario, contenendo di molto la volatilità, con profilo di rischio di circa la metà rispetto a quello del mercato azionario.»
]]>Si è parlato di consulenza finanziaria e distribuzione, di mercati ed asset allocation, di distribuzione dei servizi finanziari e dell’impatto sempre più rilevante del Fintech. Ed ancora, di previdenza e sostegno all’economia reale, di finanza sostenibile ed impact investing e di educazione finanziaria e formazione professionale.
DaDaMoney è stato presente durante i tre i giorni e ha dato voce ad alcuni dei protagonisti del risparmio gestito.
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Dalla domanda che gli investitori e risparmiatori si chiedono su come sarà questo 2018, la risposta non può che prendere le mosse da una situazione di fatto. Infatti dal febbraio 2018 stiamo assistendo a un aumento della volatilità e a problematiche di tipo inflazionistico e tariffario che dobbiamo inevitabilmente tenere presente.
Per queste ragioni è necessaria una maggiore prudenza.
Le economie stanno crescendo in modo positivo e le banche centrali mostrano un buon operato. Per queste ragioni Vontobel crede che la crescita potrà continuare. Bisognerà però essere più selettivi e diversificati sull’obbligazionario e sull’azionario di qualità.
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Piccoli scossoni nel mese di febbraio; di conseguenza c’è preoccupazione e tensione sui mercati. Si rimane comunque moderatamente positivi.
Un tema ricorrente di approccio ai mercati rimane la difensività. Cioè tutto ciò che è protezione del capitale nelle fasi ribassiste dei mercati, come sembra si sia adesso. Quindi, il tema della difesa è molto sottolineato. Il tutto per evitare di trovarsi in situazioni di drastiche perdite di capitale, da cui poi è molto difficile risollevarsi.
Approcci molto prudenti, con un rigoroso controllo del rischio e della volatilità. Gli obiettivi di rendimento e di income sono interessanti, nei dintorni del 4-5%. Soprattutto, come detto, c’è una forte attenzione alla protezione dalla volatilità e dalle fasi ribassiste. Ovviamente, nel contesto di mercato attuale, tali soluzioni sono molto adatte.
Queste soluzioni possono essere declinate in ambito income (Global Multiasset Income), ma anche in ambito azionario (Global Franchise), magari con pochi titoli di altissima qualità, e spiccate attitudini difensive. In fasi ballerine come queste, certi prodotti tornano davvero utili.
]]>«Si consiglia di valutare l’esposizione dei propri portafogli in questo momento molto particolare. Ci si sta avvicinando alla normalizzazione di alcune politiche monetarie, in primis quella della BCE?
Il portafoglio italiano medio è molto sovraesposto al settore obbligazionario europeo, ed ovviamente a quello nazionale. Di conseguenza, bisognerebbe rivalutare il tutto, e passare ad un’ottica molto più globale. Perché?
La normalizzazione, in questo momento, è prezzata per uno scenario perfetto. Ci si attendono, invece, alcuni sussulti durante questa normalizzazione dei tassi e del programma di riacquisto dei bond europei.
Prodotti globali attivi, capaci di esporsi a mercati diversi, con logiche diverse. Quindi, per esempio, il debito dei mercati emergenti. Ma anche essere molto attivi nella gestione delle curve del panorama bond globale.»
]]>Andamento dell’economia, andamento dei mercati finanziari e possibili soluzioni d’investimento per i prossimi anni.
L’economia, in questi ultimi anni, ha visto una crescita sincronizzata a livello globale, con grossi vantaggi per gli investitori sia azionari che obbligazionari.
Nei mercati finanziari, i tassi d’interesse seguiranno la parola d’ordine del “lower for longer” (più bassi per più tempo). Quindi, un aumento non forte, non marcato. Un investimento nell’obbligazionario globale potrebbe essere interessante anche nei prossimi anni.
Per quanto concerne il mercato azionario, le valutazioni sono abbastanza ricche in quasi tutti i mercati. Nei prossimi anni vengono preferite soluzioni meno legate al raggiungimento di un benchmark, ma che aumentino la liquidità nei portafogli. Questo in modo tale da consentire agli investitori accorti di poter compare quello che quelli meno accorti avranno disinvestito nei momenti di difficoltà.
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