Nei vostri interventi avete più volte fatto riferimento alla possibilità di investire con un rischio basso e rendimenti di buon livello. A quali strumenti possiamo fare riferimento?

Sì, è importante parlare delle polizze assicurative in questo ambito, perché polizia assicurative ce ne sono di diversissimi tipi ormai. E’ un investimento già da tempo a tutti gli effetti paragonabile ai fondi comuni, polizze che possono veramente tutelare, proteggere il patrimonio, come poi di fatto evocherebbe la parola assicurativo, sono le polizze a gestione separata. Sono investimenti tradizionali, che esistono da sempre. Gestione separata sta a significare che quello che noi conferiamo nell’investimento, versando l’investimento stesso, va in una gestione separata dalla società che ci ha proposto l’ investimento stesso, e quindi è una tutela ulteriore, perché anche in caso di fallimento di quella società i nostri patrimoni così investiti sono
inattaccabili. Ecco, in questo tipo di investimenti in questi anni si sono verificati una buona stabilità di rendimento e rendimenti, in alcuni casi, anche di buon livello.

A fronte di queste garanzie di sicurezza, quali possono essere i rendimenti attesi?

Questo tipo di polizze investe principalmente in titoli di stato. Per la maggior parte parliamo di titoli di stato italiano, quindi c’è da dire che a livello di rendimenti, in questi ultimi dieci anni, hanno via via gradualmente calato i rendimenti proprio per effetto del calo che si è verificato nei titoli di stato italiano, che un tempo, ricordiamo, rendevano intorno al 10 per cento… Parliamo di 20 anni fa; oggi hanno rendimenti che sono decisamente più bassi. Come si vede anche dalla diapositiva, negli ultimi anni, prendendo ad esempio il riferimento dell’anno 2018, questo tipo di polizza assicurativa ha raggiunto mediamente rendimenti che vanno ad un 2-3 per cento in base alla società emittente ed in base anche all’efficienza dello strumento che è stato proposto, quindi sono strumenti che val la pena di andare a considerare, ovviamente facendo sempre attenzione.

Punti nodali

• Assicurare, già come parola, evoca sicurezza, ma bisogna fare dei distinguo;
• Le polizze a gestione separata hanno la garanzia del capitale, le unit-linked e le index-linked no;
• Unit-linked significa uno strumento legato a quote di fondi;
• Sono contenitori dove la compagnia assicurativa che le gestisce mette più fondi;
• La tipologia di rischio è dall’alto al medio-alto; la cosa è definita anche contrattualmente, comunque;
• Non c’è garanzia di rendimento. in questi strumenti, ed il valore della polizza è legato unicamente all’andamento dei mercati dei fondi sottostanti la polizza stessa;
• Vengono proposte come polizze assicurative, ma non lo sono. Sono piuttosto contenitori di fondi, ed a rischio elevato;
• Le unit-linked non assicurano il capitale neanche in caso di morte del sottoscrittore;
• Oltre alla sicurezza del prodotto, il sottoscrittore deve prestare attenzione ai costi;
• Queste polizze sono, infatti, un sistema di “scatole cinesi”, con elevati costi di caricamento ed un fondo interno che a sua volta gestisce i fondi che fanno parte della polizza. Aggiungiamo i costi di uscita, e si vede bene che, perché il prodotto performi, il mercato deve andare molto, molto bene, altrimenti le perdite sono pressoché certe;
• Le polizze a capitale garantito, quelle tradizionali, esistono ancora, sebbene siano diventate molto desuete. Nel 2017 (e molto probabilmente lo faranno anche nel 2018), hanno reso, in media, il 3%;
• Attenzione, anche in questi casi, ai costi (soprattutto di ingresso) ed all’andamento della gestione;