Cosa hanno in comune i fondatori e i leader di Tesla, YouTube e LinkedIn? Hanno tutti iniziato le loro prime carriere in PayPal, la società di pagamenti online.
Questo gruppo di ventenni e trentenni molto ambiziosi è stato soprannominato la “mafia di PayPal”, e una volta si sono anche vestiti da mafiosi per la copertina della rivista Fortune. Elon Musk era assente il giorno delle riprese a causa di un inderogabile impegno precedente.
Hanno continuato a fondare o dirigere alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo.
Quelli della copertina non sono affatto tutti i membri. Peter Thiel stima che la “mafia” sia composta da circa 220 persone.
Thiel è un famoso investitore in start-up, spesso indicato come il “don” della PayPal mafia.
PayPal ha iniziato le sue operazioni quando Thiel e Max Levchin hanno creato lasocietà di software Confinity come un modo per trasferire denaro attraverso il Palm Pilot, un tempo un gadget popolare.
Confinity si è poi fusa con il sistema di pagamento di Elon Musk, x.com, per diventare PayPal nel 2000.
Musk è stato brevemente l’amministratore delegato prima di essere cacciato in favore di Thiel, che ha preso il controllo fino a quando eBay ha acquistato PayPal nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari.
È stato in parte merito di eBay se questi imprenditori hanno avuto tanto successo.
Quando eBay comprò PayPal, molti dei dipendenti di PayPal se ne andarono perché avevano difficoltà ad adattarsi alla tradizionale cultura aziendale di eBay.
Entro quattro anni, solo 12 dei primi 50 dipendenti di PayPal rimasero. Gli altri utilizzarono le loro capacità imprenditoriali per fare la prossima grande cosa. E, poiché erano amici, potevano appoggiarsi l’un l’altro per costruire nuove aziende.
Thiel e Levchin avevano l’abitudine di assumere persone che gli piacevano.
Thiel reclutò un gruppo di laureati di Stanford che hanno frequentato la famosa università all’incirca lo stesso periodo in cui lo ha fatto lui.
Levchin ha fatto uno scouting di sviluppatori ed ex compagni di classe della sua alma mater, l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign.
Levchin una volta ha chiesto a un ragazzo in un’intervista cosa gli piaceva fare per divertirsi. Lui rispose: giocare a basket.
Levchin decise di non assumerlo perché disse che tutti quelli che conosceva al college che giocavano a basket erano idioti.
Hanno eliminato gli atleti, i membri delle confraternite e quelli con MBA. Invece, hanno assunto persone come loro.
Levchin ha descritto il candidato ideale: “Pensa come me, è altrettanto secchione e non scopa molto spesso. Grande assunzione! Andremo perfettamente d’accordo“. E, cosa molto importante, hanno assunto degli stacanovisti.
Una start-up comporta lunghe ore e molta pressione, ma non molto sonno. Il ritmo di PayPal era così intenso che i dipendenti non avevano una vita al di fuori del lavoro. Erano la vita sociale degli altri.
La maggior parte degli amici che si sono presentati al 29° compleanno di Levchin in un ristorante vietnamita di lusso a San Francisco erano ex colleghi di PayPal.
Ad un certo punto la conversazione si è rivolta a quanto fosse difficile trovare un buon dentista. Questo ha portato Jeremy Stoppelman, un ex VP di ingegneria a PayPal, e Russel Simmons, uno dei brillanti ingegneri dietro PayPal, a parlare di un sito web dove le persone potevano recensire i servizi. Avrebbero poi fondato Yelp.
I problemi che hanno risolto a PayPal sono serviti loro per costruire le proprie aziende.
Hanno dovuto capire come fermare PayPal dal perdere milioni di dollari ogni mese. Hanno dovuto affrontare le frodi, la forte concorrenza delle società di carte di credito e il sistema di pagamento di eBay.
Come ha detto Reid Hoffman, un ex vicepresidente esecutivo di PayPal: “Niente focalizza la tua attenzione come perdere soldi“. E la concentrazione era tutto quello che serviva.
L’ex dirigente di PayPal Keith Rabois ha spiegato sul sito di domande e risposte Quora che PayPal era guidato dalla “concentrazione estrema” di ogni individuo su un singolo compito.
C’era grande enfasi sulla realizzazione individuale e, di conseguenza, il COO David Sacks non era un fan delle grandi riunioni.
Questo è qualcosa che Elon Musk ha preso a cuore come CEO di Tesla. Si dice che abbia inviato un’e-mail ai dipendenti Tesla dicendo che le grandi riunioni sono una perdita di tempo. E le persone sono libere di uscire da una di esse o di abbandonare una chiamata al telefono se non stanno aggiungendo nulla di valore.
Musk ha preso i suoi 180 milioni di dollari di guadagni di PayPal dalla vendita ad eBay per diventare uno dei maggiori finanziatori di Tesla, mentre avviava anche la sua azienda spaziale SpaceX.
Altri hanno messo i loro soldi per sostenere le startup degli ex alumni di PayPal. È così che è nato YouTube.
Tre ex dipendenti di PayPal hanno avuto l’idea di una piattaforma di condivisione video quando non riuscivano a trovare alcun video del famoso incidente dell’intervallo del Superbowl che ha coinvolto Justin Timberlake e Janet Jackson nel 2004.
Chad Hurley ha progettato il logo e il look di YouTube. Steve Chen si è assicurato che funzionasse. E Jawed Karim ha aiutato sia con il design che con la programmazione.
Karim ha caricato il primo video in assoluto su YouTube, “Me at the zoo“, il 23 aprile 2005, che ora ha quasi 200 milioni di visualizzazioni.
Ma il legame tra tre “fratelli di PayPal” non era sufficiente per il successo di YouTube. Avevano bisogno di un sostegno finanziario. Ed è qui che le loro connessioni PayPal sono tornate utili.
Durante un barbecue in giardino, Karim ha mostrato il sito al suo amico Rabois, l’ex dirigente di PayPal. Rabois in seguito ne parlò all’ex direttore finanziario di PayPal, Roelof Bathoa.
Bathoa è un partner di Sequoia Capital, una società di venture capital che ha sostenuto grandi nomi come Apple e Google. Botha ha poi convinto Sequoia a investire in YouTube.
Alcuni dirigenti di PayPal sono diventati prolifici investitori angel, come Hoffman. Se volevi avviare una società, questo era l’uomo da conoscere.
Si dice che abbia organizzato il primo incontro tra Thiel e Mark Zuckerberg, che ha portato Thiel a investire intelligentemente mezzo milione di dollari in Facebook in cambio di una quota del 10%. Thiel sarebbe andato via con più di 1 miliardo di dollari qualche anno più tardi.
C’erano pochi investitori che volevano staccare assegni all’epoca. La bolla dot-com della fine degli anni novanta ha distrutto i sogni di molti quando è scoppiata nei primi anni 2000. Nella Silicon Valley si diceva addirittura che la tecnologia di consumo poteva essere morta.
PayPal è stata una delle poche start-up a sopravvivere al crollo. E non solo a sopravvivere, ma a prosperare, il che dimostra quanto sia importante il networking, e il circondarsi delle persone giuste.
La mafia di PayPal ha continuato a creare aziende; sette aziende “unicorno” – start up private valutate oltre 1 miliardo di dollari – sono state fondate da loro.
]]>Chi è che decide le sorti del mondo? Nessuno può saperlo naturalmente, ma è lecito farsi delle domande. Magari, rileggendosi (o leggendo per la prima volta) Noam Chomsky ed il suo “Who rules the world”. Dove, naturalmente, non c’è scritto niente di sensazionale, ma ci sono molti spunti utili.
Marco Montemagno, per esempio, lo ha chiesto alla propria pagina Facebook. I risultati sono stati molto vari e, per diversi aspetti, poco o tanto sorprendenti.
Molte risposte scontate, ovviamente, alcune divertenti. Il sesso; poche famiglie importanti; Trump; Kin Yong Un; nessuno; tutti; la forza di gravità; la politica; i massoni; gli Illuminati; il Vaticano; i banchieri; la finanza occulta; i soldi; la natura, gli algoritmi; la matematica; la massa; noi singolarmente; Salvatore Aranzulla.
Insomma, chi lo comanda il mondo? Ovviamente, ciascuno ha la propria opinione.
Una cosa da fare, semmai, è provare a capire quali siano quei settori che vengono influenzati da gruppi piccoli di persone. Per esempio, nel mondo tech, dove è piuttosto facile fare questo. Un esempio interessante sono le criptovalute.
Alcuni gruppi si ritrovano sui canali di social tipo Telegram. Qui decidono di fare “pump and dump“, ovverosia di comprare tutti insieme ad un dato prezzo, per poi magari rivendere, anche solo qualche minuto dopo. In questo caso sono, appunto, piccoli gruppi di persone; ma possono influenzare l’andamento, ad esempio, di una criptovaluta.
Ai tempi di PayPal, un sacco di persone in gamba, una volta avviata l’azienda, se ne andarono per fare altro. Peter Thiel, Elon Musk, Reid Hoffman, che ha fondato LinkedIn, i tre fondatori di YouTube, Max Levchin, ed altri. Può essere vero che sono andati a fare ciascuno qualcosa per conto loro, ma sono rimasti in contatto. Un gruppo così ha un enorme potere, in questo mondo tecnologico.
Perché? Perché sanno prima dove investire; sapranno prima quale tecnologia starà per uscire; magari si danno una mano a vicenda per trovare le persone giuste… Si tratta, chiaramente, di un gruppetto di potere, grazie alla loro bravura ed abilità. Se non si è in questo mondo, magari, non si collega perché quella start up sta avendo un botto pazzesco. E poi, molto dopo, magari si scopre che dietro c’erano cinque di questi che erano d’accordo per spingerla.
Davvero. Pensiamo alla politica italiana. Immaginiamo di lanciare, domattina, il partito del ping-pong. Nessun programma, non frega niente di niente a nessuno. Unico scopo: mettere un tavolo da ping-pong in ogni casa d’Italia. Un programma formidabile, no? In grado di vincere facilmente. Non paghi, si può decidere di coinvolgere un gruppo di amici, che aggregano online. Ciascuno magari con mezzo milione, un milione di follower. Tutti innamorati del tennis da tavolo, si crea queste bella rete di influencer. Direttamente o indirettamente si può raggiungere tutta Italia. Arrivate le elezioni, si può star certi che un’organizzazione del genere due votarelli li porterebbe a casa.
Ciò significa, a parte gli evidenti scherzi, che 20 persone che si mettano insieme oggi, e che veicolino l’attenzione delle persone online, sono in grado di impattare sulla politica di un Paese. Prima dell’era digitale ciò non era chiaramente possibile.
La prossima volta che leggiamo una notizia, proviamo a pensare. Chi ci guadagna? A chi torna utile? C’è un gruppo di persone che magari sta influenzando questo tipo di avvenimento? E chi sono? Quindi, chi comanda il mondo?
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