Deprecated: Function create_function() is deprecated in /www/www.dadamoney.com/wp-content/themes/videopro/inc/widgets/popular_posts.php on line 331

Deprecated: Function create_function() is deprecated in /www/www.dadamoney.com/wp-content/themes/videopro/inc/widgets/widget-recent-comment.php on line 113

Deprecated: Function create_function() is deprecated in /www/www.dadamoney.com/wp-content/themes/videopro/inc/widgets/widget-social-accounts.php on line 75

Deprecated: Function create_function() is deprecated in /www/www.dadamoney.com/wp-content/themes/videopro/inc/widgets/widget-categories.php on line 270

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /www/www.dadamoney.com/wp-content/themes/videopro/inc/widgets/popular_posts.php:331) in /www/www.dadamoney.com/wp-includes/feed-rss2.php on line 8
investire in oro – DaDaMoney https://www.dadamoney.com Un aggregatore di contenuti finanziari in formato video rivolto a risparmiatori, banker, promotori, consulenti finanziari e curiosi di finanza. Thu, 09 Apr 2020 13:36:09 +0000 it-IT hourly 1 https://www.dadamoney.com/wp-content/uploads/cropped-dadamoney_logo-32x32.png investire in oro – DaDaMoney https://www.dadamoney.com 32 32 Perché paga investire in oro? | Morningstar UK https://www.dadamoney.com/?p=32135 Thu, 09 Apr 2020 13:36:08 +0000 https://www.dadamoney.com/?p=32135 L’oro può essere un’utile polizza assicurativa per i portafogli di investimento, dice l’analista di Morningstar UK Kenneth Lamont, ma non è perfetta.

Black: Quindi, una delle aree che si guarda è l’oro, che è tipicamente visto come un porto sicuro nei momenti di incertezza o quando il mercato azionario è volatile. Perché in questi momenti, in genere, va bene?

Lamont: Beh, è ampiamente considerato una valuta di ultima istanza. L’oro è piuttosto insolito. Non paga dividendi e in realtà ha un piccolo valore economico. Certo, sappiamo che può essere usato in gioielleria e per altri scopi, ma soprattutto, è guidato dal sentimento del mercato e per generazioni è stato considerato un bene apocalittico, un bene che si infilerebbe sotto il letto, per conservare i soldi quando tutti i muri stanno cadendo.

Black: Beh, è uno scenario piuttosto brutale. Allora, come è andata a finire questa volta? Come è andato l’oro in quest’ultimo sell-off sui mercati?

Lamont: Sì, ha agito come avremmo sperato. Per un investitore in sterline all’inizio dell’anno in un ETC o nell’indice dell’oro, il prezzo dell’oro è salito del 15%, più del 15%, mentre l’MSCI World, che è una proxy per i mercati azionari generali, è sceso di più del 15%. Quindi, questa è una differenza significativa.

Black: Quindi, il modo in cui gli investitori accederanno a questo, piuttosto che uscire e comprare lingotti d’oro, il che può essere difficile, specialmente quando non si può uscire di casa, è possedere uno di questi fondi negoziati in borsa che traccia il prezzo dell’oro. Ce ne sono un paio che ti piacciono particolarmente?

Lamont: Sì, ce ne sono due in realtà. C’è l’Invesco Physical Gold ETC. Questo ha appena abbassato il suo costo a soli 19 punti base, un modo molto, molto economico di accedere al prezzo dell’oro. Questo oro in particolare, il prodotto stesso, è sostenuto dall’oro fisico. Per questo prodotto, l’oro si trova nei caveau di JPMorgan a Londra, il che è abbastanza piacevole per gli investitori britannici. C’è qualcosa di positivo nel sapere dove l’oro è fisicamente custodito, il che è abbastanza rassicurante. C’è un altro prodotto elencato sul LSE, che è l’oro fisico svizzero del WisdomTree Physical Swiss Gold nel quale, come suggerisce il nome, l’oro è effettivamente conservato in Svizzera. Quindi, se avete una maggiore fiducia nella sicurezza dell’oro svizzero, allora forse sareste interessati a questo prodotto.

Black: Ed è incredibile, sono così economici. Voglio dire, con tutto questo in mente, significa che tutti dovrebbero avere un po’ d’oro nel proprio portafoglio d’investimento? O ci sono dei lati negativi nel possederlo?

Lamont: Beh, non esiste un bene perfetto. Come ho detto prima, l’oro come bene non paga alcun dividendo. Non c’è un flusso di reddito da oro. Quindi, in realtà, si è obbligati alle fluttuazioni del prezzo dell’oro. Non c’è garanzia che il prezzo dell’oro continui a salire per sempre. Il vero punto di forza dell’oro è la sua bassa correlazione con altri beni tradizionali che avete nel vostro portafoglio. E quindi può essere utilizzato come zavorra nel tempo per ammortizzare i vostri rendimenti. Le correlazioni con l’ampio mercato azionario nell’arco di 10 anni sono state leggermente negative. Ma questo non racconta tutta la storia. Se si guardano momenti come quello di cui abbiamo parlato, come quelli di crisi del mercato, si vede una forte correlazione negativa, che dà una reale – è davvero utile per, come ho detto, penso che sia di equilibrio per il portafoglio.

]]>
Oro. E’ tempo di investirvi? | Schroders https://www.dadamoney.com/?p=22870 Thu, 15 Aug 2019 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/oro-tempo-di-investirvi/ In questo breve video di Schroders, il gestore di fondi James Luke spiega perché ora è il momento giusto per pensare ad aumentare l’esposizione all’oro, nonostante la grande salita fatta dai corsi del metallo giallo nelle ultime settimane.

Ci sono tre ragioni per cui crediamo che ora sia il momento giusto per pensare ad aumentare l’esposizione all’oro.

Il primo sarebbe che le valutazioni di mercato in generale sono alte, il che suggerirebbe che i rendimenti azionari nel prossimo decennio potrebbero essere inferiori rispetto all’ultimo decennio. Storicamente, ciò ha spesso coinciso con forti rendimenti per l’oro e le azioni in oro.

In secondo luogo, il caso del dollaro USA nel prossimo decennio è debole. In primo luogo, questa è la funzione di enormi deficit statunitensi. Ancora una volta, quando il dollaro è debole, storicamente l’oro ha ottenuto buoni risultati.

Infine, e riteniamo che ciò sia più importante, esistono rischi per le politiche macroeconomiche globali. Questi sono probabili oggi come in qualsiasi momento dalla seconda guerra mondiale e la causa di ciò è un carico di debito globale record.

Il rischio qui è che le risposte alle politiche macroeconomiche potrebbero continuare a essere non convenzionali e potenzialmente diventare più estreme, determinando tassi di interesse reali molto bassi o addirittura negativi.

 

]]>
Oro. Come viene raffinato quello puro? | Business Insider https://www.dadamoney.com/?p=25581 Sun, 16 Sep 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/oro-viene-raffinato-quello-puro-business-insider/ Baird & Co. è l’unica raffineria di oro nel Regno Unito. L’azienda ne raffina oltre 10 tonnellate all’anno. Il più piccolo lingotto prodotto da Baird & Co. è una barra da 1 grammo, che vale circa $ 41. Il più costoso è una barra da 5 chilogrammi del valore di circa 212.350 $. La Baird produce oro puro al 99.99%, e realizza barre di diverso tipo, e monete.

Chi compra oro?

Tante persone, di tipologie diverse. I clienti vanno dai nonni che vogliono una piccola moneta per il 18° od il 21° compleanno del nipote, al family office che gestisce 300 milioni di sterline, e decide di investire il 2% dei loro asset in oro fisico.

Il processo di raffinazione

L’oro proviene da due fonti diverse. La primaria sono miniere d’oro, che forniscono un prodotto già puro al 90%; la secondaria sono gioielli dai negozianti, ma qui la purezza è solo del 37%. L’oro è poi lavato con sostanze chimiche fino a raggiungere una purezza del 99%. Più bassa la concentrazione di oro nella fonte originaria, più bagni chimici esso richiede.

Il primo agente chimico porta via i metalli di base; il secondo agente chimico lava via l’argento. Quel che rimane è solo oro. La gioielleria danneggiata è fusa, e ridotta in barre di base. Le temperature nei crogioli di fusione raggiungono i 1400° C; una dozzina di questi lingotti di base sono fusi insieme, e lavati con cloro. Ciò consente di ottenere oro puro al 90%. Per raggiungere la purezza, l’oro è nuovamente fuso, e raffinato ulteriormente in “fiocchi“.

A questo punto, viene lavato con un prodotto chimico detto “aqua regia“, cioè l’acido nitroclorico. Viene poi trasformato in liquidi, e quindi asciugato a formare una sorta di sabbia, che è la più pura forma di oro che si possa avere. Messa nel crogiolo, la sabbia si trasforma in granelli, che sono il prodotto finale della raffineria. A questo punto inizia la produzione del prodotto finale. I granelli vengono rifusi, e stampati secondo il tipo di prodotto che si voglia realizzare.

Un metodo è quello di realizzare strisce di metallo, e da queste realizzare il prodotto che serve, che sia una barra od una moneta. Un altro metodo è quello di mettere i granelli in una forma predefinita, farle rifondere ancora, ed ottenere vosì il tipo di barra che si vuole.

Attraverso tutto il processo, l’oro è controllato in laboratorio per verificare la presenza o meno di impurità.

Il prodotto più piccolo che viene realizzato, come detto, è la barra da un grammo, delle dimensioni della SIM card di un cellulare. Viene comprata come regalo, o come primo investimento nel metallo prezioso, per chi vuole iniziare con poco e chi vuole vedere come sia facile investire in oro.

La Baird realizza anche anelli d’oro, raffina argento,e processa platino, palladio e rodio.

Durante il processo di raffinazione, visto che ci sono molti passaggi, ci sono molti residui durante gli stampaggi di barre e monete. Cadendo al suolo, possono essere pestati. Quindi alla Baird hanno un sistema di filtri nell’aria e nell’acqua. A fine anno, tutti quei filtri vengono bruciati, e viene recuperato oro in una quantità che varia tra 3000 e 4000 sterline.

]]>
Investire in oro o investire in azioni? Ecco le principali differenze | GPInvest https://www.dadamoney.com/?p=24944 Wed, 28 Mar 2018 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/investire-oro-azioni-differenze/ Investire in oro o investire in azioni. Ecco le principali differenze delineate da GPInvest di Giorgio Pecorari.

Uno è considerato l’investimento sicuro per eccellenza. Infatti molte donne lo regalano alla comunione dei nipotini. L’altro, invece, è considerato un investimento speculativo e ad alto rischio. Si sta parlando di un tipo di investimento profondamente diverso.

Quando si parla di investimento è sempre bene tornare alla definizione di investimento che Benjamin Graham ha dato al mondo intero. Per Graham, un’attività di investimento è quella che, a seguito di un’analisi finanziaria, promette la sicurezza del capitale e un adeguato profitto o guadagno. Tutto ciò che non rispetta queste condizioni, in particolare la sicurezza del capitale, è da considerarsi speculazione. In altre parole, una scommessa. Scommessa che può andare bene, ma anche male.

Il guadagno di un investimento

Solitamente il guadagno da un investimento viene generato in due modi:

1) Il primo è il guadagno in conto capitale. In altre parole, si acquista un bene, che sia un’azione, un obbligazione, un immobile. Insomma, qualunque strumento di investimento ad un determinato prezzo. Se si è in grado di rivenderlo ad un prezzo superiore, si è guadagnato.

2) In aggiunta al guadagno in conto capitale, c’è l’eventuale flusso di cassa (per esempio una cedola) che l’investimento può generare. Ad esempio, se si parla di azioni, visto che sono quote di partecipazione all’interno di una società, questa potrebbe distribuire dei dividendi, che per l’azionista sono un flusso di cassa, o cedolare; sono soldi che entrano.

Altri esempi di flussi di cassa sono, nel caso di un’obbligazione, gli interessi che vengono distribuiti periodicamente; nel caso di un immobile, l’affitto che incasso mensilmente.

L’investimento in oro

Si è capito che investendo in azioni si può sia ricevere dei dividendi, che guadagnare rivedendo l’azione ad un prezzo più alto di quanto la si sia pagata. Per quanto riguarda l’oro, invece, l’opzione del flusso cedolare non è prevista. Si può guadagnare solamente rivendendo uno strumento finanziario legato a l’oro (come un fondo, oppure il lingottino che ha regalato la nonna) ad un prezzo superiore a quello a cui l’abbiamo pagato, o l’ha pagato la nonna.

Perché? perché l’oro è un metallo e non produce un reddito.

Sotto certi aspetti investire in oro è pura speculazione. Questo perché NON PRODUCE UN REDDITO, ma può guadagnare solo se lo si rivende ad un prezzo più altro.

È però importante capire che loro ha una storia come bene rifugio che è millenaria. In altre parole, in momenti di crisi sui mercati finanziari, l’investitore medio compra oro e vende azioni ed obbligazioni.

Questo è un comportamento che si verifica in modo più o meno analogo durante ogni crisi finanziaria; per questo l’investimento in oro, direttamente o indirettamente, può essere una scelta sensata all’interno di un portafoglio di investimento diversificato.

I rendimenti storici di oro e azioni

Si è parlato di rendimenti che tendono ad essere diversi, contraddistinti da guadagni differenti, ma anche dal punto di vista temporale ci sono specificità diverse. Ma quale tra i due investimenti ha avuto un rendimento superiore nel lungo periodo? Quale fa guadagnare di più?

Sebbene quando si valutano i rendimenti medi di un investimento è importante definire il periodo di analisi, perché questi possono variare sensibilmente da decade a decade, si possono trovare online diversi report che ci ricordano come il mercato azionario, ad esempio quello americano, su lunghi periodi abbia avuto un rendimento tra l’8 e il 10% medio annuo. L’oro, negli stessi periodi, ha avuto un rendimento tra il 4 ed il 6%. L’inflazione, nello stesso periodo, ha eroso i risparmi tra il 2 e 4% all’anno.

Quello che emerge è che l’oro, al di là di avere una funzione diversificante all’interno di un portafoglio, è un investimento che nel lungo periodo ha avuto un rendimento inferiore a quello azionario. Questo proprio per via della mancanza di flussi di cassa e di un reddito ad esso associato. Quindi, in parole povere, un po’ di oro va bene, ma se si vuol veder crescere il proprio portafoglio, si dovrebbe preferire l’investimento azionario.

]]>
Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar https://www.dadamoney.com/?p=23874 Tue, 21 Mar 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/europa-rischio-politico-meno-paura/ Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar

Secondo Philippe Ithurbide (Amundi), potrebbe nascere una nuova alleanza franco-tedesca all’interno dell’Ue, e più in Europa in generale. Gli investitori che desiderano coprirsi possono puntare su dollaro, bond americani e oro.

Nel corso del 2017 l’Europa dovrà affrontare una serie di appuntamenti elettorali ad alto rischio, in particolare in Francia e Germania. Senza dimenticare gli sviluppi della Brexit, l’instabilità italiana e la situazione ancora difficile in Grecia.

Philippe Ithurbide è intervistato da Valerio Baselli.

Innanzitutto, che cos’è il rischio politico secondo Amundi, e come si misura?

Il rischio politico è multiforme; può essere una scissione del governo, degli scioperi, oppure come oggi l’incertezza delle elezioni presidenziali. È multiforme e quest’anno ce ne sono molti in Europa. Come lo misuriamo? Nel caso europeo è piuttosto semplice; si tratta dell’evoluzione dello spread tra i tassi sovrani tra i paesi e la volatilità tra gli spread di credito e sulle monete. Ecco come lo misuriamo.

L’anno scorso ci ha riservato diverse sorprese: Brexit, Donald Trump, le dimissioni del governo italiano dopo il referendum. Questa tendenza continuerà nel 2017?

Non credo che si possa definire una tendenza, sono casi diversi e specifici. Non credo che continuerà, abbiamo due elezioni importanti in Europa, quelle tedesche e quelle francesi. Non che quelle olandesi non siano importanti; ci sarà probabilmente un governo di coalizione che ci permetterà di avere una visibilità sul paese migliore di quella attuale.

Per quanto riguarda la Francia è la stessa cosa; non crediamo in questa tendenza in quanto a differenza della Brexit o delle elezioni americane, qui abbiamo due turni, il che cambia assolutamente il gioco. E, nel caso tedesco, abbiamo due candidati in testa, Martin Schulz e Angela Merkel, che rappresentano più del 60% dei voti. Sono entrambi molto pro-Europa e che piacciono alla comunità finanziaria.

D’accordo. Le elezioni francesi rappresentano comunque una preoccupazione importante per i mercati finanziari. D’altronde, basta guardare l’evoluzione dello spread tra i titoli di Stato francesi e tedeschi nel corso degli ultimi mesi. Quali sono secondo Amundi i rischi principali legati a questa incertezza politica?

Allora, la prima cosa è che quando guardiamo in generale i livelli di spread, sono molto bassi grazie al Qe della Bce. In effetti abbiamo raggiunto dei livelli che non sono estremi, facili da spiegare, ma che sono un po’ fuori dalla realtà dei fondamentali economici dei paesi. Quindi il fatto di avere degli spread più elevati non è insensato. Inoltre, il rischio politico si è aggiunto e questo ha degli effetti. Terzo punto, per chi vive a 10 – 12 mila km è estremamente complicato; anche per noi che viviamo in Francia è molto difficile capire e spiegare la situazione politica francese. Quando ci sono situazioni un po’ anormali, eccessive, la cosa più facile è dire “resto un po’ in attesa”, e già solo questo fa salire i tassi.

Front National in Francia, partiti euroscettici che salgono un po’ dappertutto, in particolare in Italia e Spagna; dopo la Brexit si ha l’impressione che la fine dell’euro, che sembrava fino a poco tempo fa impossibile, possa diventare cosa reale. Qual è l’opinione di Amundi al riguardo?

Gli elettori del Front National non sono tutti anti-europei. Se avessimo davvero un referendum in Francia, ipotizzando una loro vittoria, cosa a cui noi non crediamo, un voto per l’uscita dall’euro non è assolutamente scontato. In realtà, non crediamo alla fine dell’euro. Ma non siamo nemmeno ingenui, ci sono degli appuntamenti e delle sfide molto importanti; non crediamo a un salto federalista, ma ci sono dei punti da risolvere, come la redistribuzione della ricchezza, la fiscalità.

Se prendiamo un paese come l’Italia, negli ultimi dieci anni, al netto delle imposte, il 100% delle famiglie italiane hanno visto il loro reddito diminuire o restare immobile. Si può facilmente immaginare che una parte importante di queste persone possano decidere di cambiare il proprio voto andando contro i partiti tradizionali. Questo, però, non fa per forza di loro degli anti-europeisti.

Non scommettiamo quindi su un scenario anti-Europa, anzi. Forse, andando controcorrente, pensiamo che la possibilità di avere una coppia franco-tedesca molto solida sull’Europa è tutt’altro che improbabile.

Infine, come possono gli investitori coprirsi da questo rischio politico molto presente sui mercati e che fa aumentare la volatilità?

Innanzitutto, comprare della volatilità sui mercati. Tradizionalmente, quando c’è del rischio politico, la volatilità degli spread di credito aumenta. Quindi andare lunghi sulla volatilità è sensato. Un altro modo di proteggersi è puntare sul dollaro, valuta rifugio ma anche controciclica; quando le azioni scendono di solito il dollaro sale. Quindi se l’equity dovesse soffrire, potrebbe essere una soluzione interessante.

Terza opzione è quella di comprare delle obbligazioni americane; sono interessanti perché c’è dello spread e poi sono un valore rifugio. Quarto, comprare degli attivi che sono attualmente un po’ trascurati, come le obbligazioni indicizzate all’inflazione, che sono interessanti non tanto per il rischio politico ma piuttosto per la situazione attuale.

Quindi andare lunghi sulla volatilità, sul dollaro e sui bond americani. Poi, per chi ha davvero molta paura, comprare dell’oro fisico, il solo attivo capace di salire in tutte le situazioni difficili, per una ragione semplice: l’oro non rappresenta un debito verso nessuno.

Ci sono sempre dei mezzi per proteggersi, quello che vediamo oggi è che effettivamente non vediamo moltissime persone che si proteggono da questi rischi, vediamo invece molte persone che hanno difficoltà nel comprendere questi eventi e che quindi restano a guardare.

]]>
Petrolio e oro, opportunità sulle materie prime | Swissquote https://www.dadamoney.com/?p=23806 Tue, 28 Feb 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/petrolio-e-oro-materie-prime/ Petrolio e oro, opportunità sulle materie prime | Swissquote

Intervista di Stefano Gianti, Senior Business Developer di Swissquote presso gli studi CNBC Europe di Londra con Angela Antetomaso. Si parla di America e del resto del mondo, con un focus sulle commodities, in particolare petrolio e oro.

Com’è il mercato in questa prima parte dell’anno, anche considerato cosa succede negli USA, con un mercato a livelli record in attesa delle mosse di Trump e la FED che ha confermato il prossimo taglio dei tassi?

Inizio anno abbastanza particolare, con trend ben definiti. L’S&P500 e gli altri indici USA disegnano continuamente nuovi massimi storici. Ci si chiede quanto possa durare questo rally. Il rialzo non è comunque fortissimo, visto che il rapporto P/E è in area 18, ancora normale. Tutto si muove sulle aspettative del piano fiscale, previsto molto ampio.

Cosa molto particolare è che anche l’oro si stia muovendo al rialzo, nonostante la salita dei mercati e del dollaro.

Come mai questo, visto che l’oro di solito è considerato un bene rifugio?

Il rialzo finora è del 10%; l’anno scorso, di questo periodo, fu addirittura del 20%, ma la situazione in borsa era contraria (Cina). L’oro è ancora un bene rifugio; ricordiamoci che ci sono ancora molte incertezze economiche dall’Europa, ma anche politiche (elezioni prossime venture). Alcuni investitori stanno mettendo in questo porto sicuro parte dei loro soldi.

Non scordiamoci che l’inflazione sta salendo ed è vista ancora in rialzo; l’oro sta reagendo a questa situazione. Questo nonostante il dollaro sia, nel complesso, ancora molto forte.

A preoccupare è quindi la situazione politica in Europa, più che nel resto del mondo?

L’Europa è ancora il maggior problema a livello globale. Però i dati economici complessivi sono i migliori da parecchio tempo a questa parte, diversi anni. PMI europeo ai massimi da sei anni.

L’inflazione però sta ancora salendo…

Questo è un bene. Anche perché finché non si supererà il famigerato 2% la politica monetaria rimarrà accomodante. Il vero problema è la crescita disomogenea, anche se a livello globale la crescita è comunque continua e costante.

Ci sono diversi problemi da risolvere in europa, in primis il settore bancario, quello italiano in particolare. In America, nello stesso settore, ci sarà una “deregulation”. Vedremo se questa arriverà anche in Europa; da noi, nonostante Basilea III e IV, la trasparenza non è comunque aumentata. Dobbiamo quindi chiederci se tutta questa regolamentazione vale la pena, visto che le banche non producono utili al momento. E questa compressione degli utili è dovuta all’aumento dei costi.

Quanto sono forti ancora i timori per le banche italiane?

Sono ancora molto forti. Gli NPL sono un problema gravoso, sia quelli vecchi incagliati che quelli ceduti ai fondi di private equity. Ci vorrebbe una TARP europea, per replicare il successo di quella americana, che fornì liquidità alle banche in momenti di crisi, e che fu girata al sistema.

La ripresa in Europa ormai c’è da diversi mesi, ma il livello di ottimismo non sale di pari passo in tutte le aree.

Una cosa importante è la stabilizzazione del prezzo del petrolio, da ormai due mesi. Siamo stabili in area 55, cosa mai successa di recente. Questa cosa fa anche bene all’inflazione.

Vi aspettate prezzi stabili del petrolio anche per il resto dell’anno?

A nostro avviso sì. Difficile che risalgano, visto che ci sono ancora grandi quantitativi di scorte a livello globale. Nei prossimi 2-3 mesi i prezzi dovrebbero rimanere ancora abbastanza stabili. E questa cosa fa bene alle borse ed al mercato obbligazionario. Ricordiamo che ci sono stati, nel ultimi 2 mesi, 2 trilioni di deflussi dall’obbligazionario, e 6 trilioni di ingressi nell’azionario. Siamo quindi ancora in una fase di risk-on.

]]>
Europa positiva senza Wall Street, petrolio in recupero | IG Italia https://www.dadamoney.com/?p=23778 Sat, 18 Feb 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/europa-positiva-wall-street-petrolio/ Europa positiva senza Wall Street, petrolio in recupero | IG Italia

Market Update del 20/02/2017. Focus su Europa, Wall Street, Brexit e Commodities.

Apertura di settimana con il segno più per le borse europee, che saranno orfane oggi di Wall Street, chiusa per il Presidents’ Day. Unica eccezione, Amsterdam, appesantita dal forte calo di Unilever dopo che Kraft-Heinz ha ritirato la sua offerta per il colosso anglo-olandese da 143 mld di dollari.

I nuovi record di venerdì delle borse americane sembrano guidare i rialzi delle borse europee stamane; il tutto in un contesto di volumi non eccezionali e con la volatilità schiacciata sui minimi storici. Tutti questi elementi non lascerebbero presagire imminenti nuovi cali. I listini del Vecchio Continente potrebbero puntare sui nuovi massimi da inizio anno.

Sul fronte macro, l’attenzione rimane rivolta sulle indicazioni preliminari di febbraio degli indici PMI della zona euro e sull’indice IFO sulla fiducia delle imprese tedesche in agenda rispettivamente martedì e mercoledì.

Sul fronte Brexit, oggi il dibattito si sposta alla Camera dei Lord; entro domani la Camera Alta britannica dovrebbe rilasciare il nulla osta per la richiesta di adesione all’art. 50. La sterlina sembra recuperare terreno stamane, anche se la volatilità è destinata a rimanere alta per il resto dell’anno.

Tra le commodity, prosegue il recupero del petrolio nonostante l’ennesimo rialzo delle trivellazioni e il record di scorte negli Usa. Stabile invece l’oro, che rimane in agguato vicino ai massimi da 3 mesi a questa parte.Sul metallo prezioso continuiamo ad essere rialzisti, dato che il rischio politico in Europa potrebbe riportarlo verso i picchi del 2016.

]]>
Oro. Ecco cosa attendersi secondo ETF Securities https://www.dadamoney.com/?p=23686 Mon, 23 Jan 2017 23:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/oro-cosa-attendersi-etf-securities/ Oro. Ecco cosa attendersi secondo ETF Securities

James Butterfill: “Ecco cosa attendersi dall’oro”. Il responsabile degli investimenti di ETF Securities spiega la view della casa d’investimento sul metallo giallo.

Il prezzo dell’oro è correlato inversamente al dollaro americano. Le aspettative per il dollaro stavano raggiungendo dei massimi alla fine del 2016. Per questo volevamo vedere quanto il prezzo dell’oro potesse scendere in basso. Abbiamo guardato quanto fosse profondamente negativo il sentiment verso l’oro alla fine del 2015. Abbiamo applicato lo stesso al 2016. Esso suggeriva che potesse raggiungere un livello compreso tra 1050 e 1070. Alla fine non ha mai raggiunto questi livelli. Eventi recenti ci suggeriscono come sia molto probabile che non ci arrivi.

Trumpism

L’insediamento di Trump e l’inizio della sua presidenza potrebbero rappresentare un problema. Il modo in cui i mercati si sono mossi suggeriva che lui avrebbe rispettato tutte le promesse elettorali. Già quest’anno iniziamo a vedere delle crepe nelle sue promesse. Stiamo iniziando a vedere delle grosse divergenze tra le sue promesse e quello che dicono i suoi candidati ministri. Questo suggerisce che molte delle sue promesse elettorali saranno ridimensionate sensibilmente. In particolare, l’argomento tasse, negli USA, ha sostenuto l’andamento delle azioni a fine 2016. Potremmo vedere questo effetto ridursi nel 2017. Consequenzialmente, ciò fornirà slancio al prezzo dell’oro. Per questo è improbabile il raggiungimento del minimo precedentemente accennato, cioè 1050 – 1070 $ l’oncia.

Fattori di rialzo

Un altro fattore che alzerà il prezzo dell’oro quest’anno sarà l’instabilità politica in Europa. Ci saranno elezioni in Olanda a Marzo, in Francia ad aprile-maggio ed in Germania a settembre-ottobre. Questi sono tutti paesi dove i partiti populisti od estremisti stanno vincendo o facendo molto bene nei sondaggi. Per questo potremmo vedere un ulteriore apprezzamento del metallo giallo.

Investire nel metallo più prezioso

.ETF Securities fornisce una vasta gamma di ETC per investire sulla commodity più importante che ci sia. Tra l’altro, durante Brexit, questi sono stati i prodotti con la migliore liquidità in circolazione, e non hanno avuto il minimo problema di scambi.

]]>
Report: investire in diamanti, fondi comuni e immobili. Occhio al portafoglio https://www.dadamoney.com/?p=23388 Sun, 16 Oct 2016 22:00:00 +0000 https://www.dadamoney.com/report-investire-in-diamanti-fondi-comuni-immobili-2/ Report: investire in diamanti, fondi comuni e immobili. “Occhio al portafoglio” è il nome dell’inchiesta realizzata da Emanuele Bellano per la trasmissione di Milena Gabanelli, Report.

Focus sul risparmio, quindi. E soprattutto il risparmio di quei milioni di risparmiatori italiano che non vorrebbero speculare, ma solo guadagnare qualcosina. L’inchiesta individua pratiche che tendono, al contrario, erodere il capitale. Anche perché tenere i soldi in banca ha un costo di gestione e se ti va bene, con gli interessi che sono così bassi, si riesce ad andare in pari con le spese. La trasmissione ripete come un mantra una cosa verissima, non sempre ben compresa dai risparmiatori: non esistono investimenti a rischio zero.

Report: investire in diamanti, fondi comuni e immobili. Occhio al portafoglioBellano analizza quindi le soluzioni di investimento che vengono proposte ai risparmiatori come le più sicure. A partire dal mattone. Insomma comprare un secondo appartamento come investimento, con l’obiettivo di guadagnarci in futuro. Oppure comprare delle quote di fondi comuni di investimento? O ancora, investire nell’oroinvestire in diamanti come bene rifugio.

Il reportage risponde anche alla domanda “conviene di più investire in banca o in posta?”.

Si cominci con i diamanti: le banche stanno facendo una grande campagna di promozione, ma il prezzo chi lo fa? Anche perché non è come l’oro o il petrolio… guardate il video.

]]>