In questo momento abbiamo dei grandi macrotrend che stanno trascinando, trainando un po’ il mercato. Il primo macrotrend forte in atto, a nostro avviso, è il cambiamento demografico, quindi c’è un un aumento del numero della popolazione a livello mondiale, che negli ultimi 70 anni è quasi più che triplicata. Stiamo parlando da due miliardi di persone negli anni 50 a oltre 7 miliardi e mezzo quasi 7 miliardi e 6. Oggi è questo il primo macrotrend. Perché parlo di questo primo macrotrend? Perché da qui si si vanno a cambiare le abitudini delle persone, i modi di lavorare, il modo di muoversi, di avere informazioni, stanno aumentando molto… ad esempio i consumi, la richiesta di servizi aumenta.
Dall’altra parte anche c’è il tema dell’urbanizzazione, di conseguenza poi ci sono anche tutta una serie di altri impatti che possono essere l’aumento dei rifiuti, quindi il problema di smaltimento dei rifiuti, piuttosto che il cambiamento climatico dovuto alla grande emissione di CO2. Questi sono un po i macrotrend che in questo momento stanno trascinando, stanno trainando un po’ questo questo mercato a livello globale.
Rischi ed opportunità, guardando i mercati, in questo momento, diciamo luci e ombre, nel senso che probabilmente l opportunità ci sono sempre, ma lasciandoci alle spalle un 2018 particolarmente difficile sotto il punto di vista delle performance, delle asset class, che hanno perso… praticamente il 90 per cento dell’asset class ha perso, non ha guadagnato, possiamo però vedere l’altra faccia della medaglia, che è quella di vedere dei valori, cioè dei dei prezzi più bassi, dei price earnings che sono tornati ai livelli del 2013. Diciamo queste potrebbero essere le prime le prime idee; per dire, non cambiamo completamente la rotta. Ecco, oggi potrebbe essere proprio il tema dei macrotrend e di una serie di investimenti legati a questi macrotrend, il locomotore, il traino verso il consulente finale per portare il cliente a fare più portafogli di lungo periodo, perché a breve, ovviamente, abbiamo grandi difficoltà, abbiamo una situazione che tra un mese e mezzo deciderà come uscirà l’UK dall’Unione Europea, quindi non ci sono certezze da questo punto di vista, non ci sono accordi. C’è un petrolio che in effetti rimane sempre intorno ai 50 dollari al barile… c’è una guerra dei dazi… cioè ci sono tanti punti che non possiamo far finta di non vedere, anche se a mio avviso i macrotrend, ripeto, ci possono aiutare a trovare le opportunità.
Noi abbiamo diverse strategie. Ovviamente, avendo un ampia gamma di offerta, c’è una strategia legata ai temi della sostenibilità, ma l’altra è legata ai temi della tecnologia. Questa strategia è una strategia legata ad una gamma di investimento che noi abbiamo creato circa due anni fa. Sono dei fondi che hanno un tema di investimento. Ognuno si focalizza chi sul tema dei consumi, chi sul tema delle tecnologie dirompenti, delle cosiddetti disruptive technologies, chi si concentra sulla parte energy, oppure dell’heathcare, e quindi noi a questo punto stiamo dando un’offerta ulteriore al classico modo di investire, che c’è che è quello di fare l’asset allocation geografica piuttosto che mettendoci qualcosa di settoriale. Stiamo andando sui tematici perché stiamo cercando con questi tematici di cavalcare i macrotrend che sono in atto in questo momento.
]]>Le tendenze a lungo termine creano valore: I portafogli tematici possono incrementare l’esposizione a un tema o a una tendenza specifici. Ciò consente agli investitori di incrementare l’allocazione a significative tendenze creatrici di valore e a tendenze che li riguardano personalmente (sanità, invecchiamento, trend demografici).
Definizione specifica: Le strategie tematiche sono in grado di offrire investimenti specifici e dettagliati, in grado di ottimizzare l’asset allocation tramite una strategia di tipo “core-satellite”. Le strategie tematiche vanno al di là dei fondi settoriali, venendo definite in base al tema di investimento ed essendo in grado di perseguire opportunità nell’ambito di settori tradizionali o indicizzati.
Investimento dedicato: I portafogli tematici sono in grado di investire in una gamma più ampia di titoli nell’ambito di una tendenza, ottimizzando l’opportunità di trarne vantaggio.

Temi significativi: Investire in questi strumenti offre una gamma di strategie azionarie globali a carattere tematico per aiutare ad investire sulle tendenze e sulle società di domani. Si fa fronte fronte alla crescita e all’invecchiamento delle popolazioni e all’avvento di tecnologie rivoluzionarie tramite strategie a carattere demografico, di impatto oncologico e imperniate sui settori biotecnologico e robotico e su marchi leader.
I processi di investimento adottati hanno carattere globale, e non sono limitati da definizioni di categoria storiche o rigide in uso nell’industria degli investimenti. Pur essendo attentamente definito, ciascun universo di investimento può ignorare i confini settoriali per comprendere la totalità del tema target.
L’investimento tematico può comportare un’elevata percentuale di titoli market-sensitive o una sostanziale esposizione a un singolo settore. In qualsiasi dato momento, i segmenti in questione possono incontrare o meno il favore dei mercati finanziari. Al fine di investire con la dovuta convinzione quando si gestiscono portafogli tematici, è necessaria una notevole esperienza di mercato.
I fondi tematici stanno sperimentando un’evoluzione importante, che ha portato ad aumentare l’offerta dei prodotti a disposizione degli investitori. Le SGR a livello internazionale hanno gareggiato per essere i pionieri nel fornire all’investitore dei prodotti focalizzati su tematiche ben precise. L’innovazione si concentra principalmente sui fondi azionari, ma è possibile trovare anche prodotti obbligazionari.
]]>Cosa significa investire sui fattori? Come spiega Willem van Dommelen, Head of Factor Investing & Solutions di NN Investment Partners, un fattore è qualsiasi aspetto che incida in modo strutturale e sistematico sul ritorno di un investimento.
Esistono fattori tradizionali, come il premio al rischio azionario o lo spread di credito, e fattori alternativi, come il value, il carry e il momentum. Entrambe le tipologie hanno motivazioni ben precise riconducibili a tre argomenti principali, in base ai quali il fattore d’investimento può:
I fattori hanno una bassa correlazione tra loro e con le fonti di rendimento tradizionali. Una caratteristica che li rende particolarmente adatti a fungere da elemento di diversificazione e ottimizzazione dei portafogli tradizionali.
Come nei piatti più saporiti, non sono gli ingredienti a fare la differenza: il segreto sta nella loro combinazione. È la conoscenza approfondita dei fattori e delle loro dinamiche che consente di stabilire e gestire il portafoglio secondo regole di investimento predefinite e intelligenti.
Tra i fattori di cui NN Investment partners tiene conto, ad esempio, c’è il momentum. Si tratta del principio secondo il quale ciò che sale continua a salire e viceversa, come conseguenza dei trend comportamentali: il cosiddetto effetto gregge. Gli investitori acquistano quando il mercato sale e vendono quando scende. Questo errore comportamentale, ampiamente documentato, ha un effetto di lunga durata sui mercati. Il fattore momentum osserva queste dinamiche e ne trae beneficio.
L’ampia diffusione del factor investing è riconducibile a una serie di elementi. Prima di tutto, coi suoi rendimenti interessanti e diversificati, può essere una soluzione ai bassi tassi d’interesse e alle stime di una crescita economica contenuta o comunque non omogenea.
Allo stesso tempo, gli investitori sono sempre più alla rcicerca di soluzioni trasparenti, liquide ed efficienti sotto il profilo dei costi. Il factor investing è in grado di rispondere anche a queste tre importanti esigenze. Il factor investing è completamente strasparente sulla metodologia, si basa su regole ed è sistematico. I fondi di investimento offrono infatti liquidità giornaliera e commissioni competitive rispetto ad altri strumenti.
Ecco perché, chiosa Willem van Dommelen, in futuro l’investimento fattoriale svolgerà un ruolo sempre più importante nei portafogli d’investimento.
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