Morningstar

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Consulenza fondamentale anche per gli investitori passivi | Morningstar Italia

Intervenuto alla MIC 2017, Matteo Ramenghi (UBS WM Italia) ha spiegato come combinare al meglio gestione attiva e prodotti indicizzati, sottolineandone la complementarietà, oltre ai pro e contro dell’approccio algoritmico.

Green bond, futuro rosa | Morningstar Italy

Intervistato in occasione della MIC 2017, Aldo Romani (BEI) ricorda come ci sia stato un cambiamento strutturale e un’esplosione delle emissioni verdi dal 2013. Il nodo principale resta l’integrazione e la possibilità di confrontare gli indicatori di sostenibilità.

Pazienza. Saperla esercitare è importante | Morningstar

A 10 anni dalla crisi, Kevin Johnson di Dodge & Cox scommette sui mercati emergenti e sul settore finanziario. E invita gli investitori a ricordare le lezioni di questo decennio.

ETF. Dove si trovano e quali sono i migliori? Le medaglie | Morningstar

Hortense Bioy spiega a Valerio Baselli di Morningstar come nasce l’Analyst Rating per gli ETF, ed indica in quali categorie i prodotti passivi producono risultati migliori. Mifid II spingerà ancora di più la raccolta. È ormai da quasi un anno che Morningstar ha lanciato il rating qualitativo (Analyst Rating) per gli ETF. Ecco, quali sono […]

Fondo del Mese, Maggio 2017. Deutsche Invest I Top Dividend | Morningstar

Gli analisti di Morningstar mantengono un’elevata convinzione nelle qualità di questa strategia conservativa e attenta ai rischi che investe in azioni internazionali ad alto dividendo.

Titolo del mese, maggio 2017: Stericycle | Morningstar

Moat elevato e buone prospettive di crescita di lungo periodo per il gruppo americano. Gli analisti stimano un fair value pari a 105 dollari che vale al titolo un rating di quattro stelle. L’azienda americana attiva nel business della gestione dei rifiuti speciali è riuscita a sfruttare la forte regolamentazione del settore per costruirsi una posizione di vantaggio nei confronti dei concorrenti.

ESG. Piacciono passivi, ma il gestore può fare la differenza | Morningstar

Secondo Steven Smit, Head of Sustainability di Morningstar, l’investimento responsabile offre grandi opportunità ai manager attivi, anche se i replicanti stanno attirando sempre più flussi. E il Sustainability Rating dev’essere integrato con altri strumenti. Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono Valerio Baselli e mi trovo in compagnia di Steven Smit, responsabile Esg di Morningstar. Buongiorno Steven e grazie. Steven Smit: Buongiorno Valerio. Baselli: È da circa sette mesi che Morningstar ha lanciato il proprio Sustainability Rating. L’idea è quella di mostrare agli investitori il profilo Esg (Environment, social e governance) di un fondo in confronto ai suoi concorrenti. Ma perché gli investitori dovrebbero prendere in considerazione l’Esg? Smit: Sappiamo che il mondo sta cambiando e che le persone sono sempre più sensibili alle problematiche legate a questi tre aspetti: ambiente, società e governance. Affrontiamo grandi temi come il cambiamento climatico, l’inquinamento, le condizioni sociali dei lavoratori, il buon governo delle aziende e dei paesi. Le persone vogliono fare qualcosa riguardo a tutto ciò e crediamo che nell’attività di investimento sia la stessa cosa. Gli investitori cercano di allocare i propri capitali seguendo altre vie, attraverso una nuova lente e, guardano il livello di sostenibilità dei fondi comuni, questo rating risponde a queste esigenze. Baselli: Secondo i nostri dati, quasi la metà del patrimonio investito in fondi azionari globali che si dichiarano socialmente responsabili è detenuto da strumenti passivi. Credi che il futuro delle strategie Esg risieda nella gestione passiva? Smit: In un certo senso sì, in effetti vediamo che i flussi vanno in questa direzione, anche perché sempre più fondi passivi ed Etf stanno adottando strategie Esg. Ma allo stesso tempo qui c’è una grande opportunità per i gestori attivi, perché ci sono strumenti accessibili ai soli gestori attivi che sono fondamentali per l’investimento responsabile. Ad esempio, l’azionariato attivo nelle società in cui s’investe, attraverso l’uso del voto, al fine di cambiare in meglio le politiche aziendali; e anche il poter reagire rapidamente a eventi che possono accadere e che riguardano la società. Questi sono strumenti che gli investitori passivi hanno in una misura decisamente inferiore. Baselli: Gli investitori interessati a includere i criteri Esg nel proprio portafoglio, come possono utilizzare il Sustainability Rating? Smit: È molto semplice, il rating è disponibile e visibile a tutti sul sito di Morningstar, su cui si possono quindi confrontare migliaia di fondi. Esso va da uno a cinque globi ed è un giudizio relativo a ogni categorie, mentre il Sustainability Score, anch’esso disponibile sul sito, è un giudizio assoluto. Quindi, l’investitore può oggi includere anche la lente Esg agli strumenti disponibili per scegliere un fondo, il che è molto importante. Allo stesso tempo noi ricordiamo sempre che si tratta di un parametro generale e che gli investitori dovrebbero scavare un po’ più a fondo. Noi abbiamo informazioni più approfondite, così come i gestori dei fondi. Raccomandiamo quindi di prendere in considerazione altri parametri, come il Morningstar Analyst Rating, il rapporto rischio-rendimento, e combinarli nella decisione d’investimento. Baselli: Grazie Steven. Smit: Piacere mio.

Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar

Europa, il rischio politico fa meno paura | Morningstar Secondo Philippe Ithurbide (Amundi), potrebbe nascere una nuova alleanza franco-tedesca all’interno dell’Ue, e più in Europa in generale. Gli investitori che desiderano coprirsi possono puntare su dollaro, bond americani e oro. Nel corso del 2017 l’Europa dovrà affrontare una serie di appuntamenti elettorali ad alto rischio, […]

PIR. Luci e ombre secondo Andrea Rocchetti | Morningstar

Secondo Andrea Rocchetti di Moneyfarm, i Piani individuali di risparmio presentano diversi punti deboli, in particolare sotto il profilo della diversificazione e dei costi. Il suggerimento è di dedicare eventualmente solo una piccola parte del proprio portafoglio a tali strumenti.
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